mercoledì 23 dicembre 2009
Incompetenza e malattie
I medici milanesi sono rimasti di stucco quando ha presentato la vecchia risonanza: era chiarissimo già da allora la natura del male e se gli incompetenti che ci sono qui l'avessero diagnosticata correttamente oggi la mia amica l'avrebe combattuta già da 8 anni impedendogli di proseguire.
Ora ha davanti un percorso molto più difficile, irto di difficoltà e paure, paure per come potrà stare accanto alla figlia, per come potrà essere ancora mamma, per come sarà ridotta fra un decennio.
Ve ne racconto un'altra, questa volta mi tocca da vicino: mio padre è stato per 30 anni quasi cieco dall'occhio sinistro. Tutti erano d'accordo nel dire che aveva avuto un qualcosa che gli ha rovinato le arterie del fondo oculare e che non era possibile recuperare la vista. Circa 2 anni fa mio padre è partito per Torino, dove c'e' un'oculista molto famoso, che riceve privatamente, zeppo di macchinari avveniristici e che si fa pagare la metà di quanto vogliono gli oculisti "di grido" catanesi. Questi dopo gli esami e dopo il racconto di quello che dicevano i suoi colleghi è scoppiato a ridere, una di quelle risate di... non trovo il termine... ecco, commiserazione per l'ignoranza altui. Ebbene dalla foto dettagliata del fondo oculare è risultato che l'occhio di mio padre era perfetto, le arterie capillari sane e nessuna cicatrice.
Dopo due settimane mio padre si è operato ed ha recuperato l'80% della vista e vi giuro, non distingueva a 2 metri una A di 30 centimetri da una O. Ora riesce a vederle anche senza occhiali.
Da piccolo sentivo parlare dei pellegrinaggi al nord Italia perchè qui i medici ti ammazzano e non capivo perchè. Da grande finalmente so la motivazione. Ha tanti nomi: lauree facili, corruzione, incompetenza, favori politici. Sono tanti mali che potrebbero guarire tramite 2 altre parole: giustizia e meritocrazia. Invece il popolo si ostina a votare chi ti fa questo o quel favore e la Sicilia, il sud, sono la discarica del male, la casa del diavolo, la patria dell'ignoranza e dello spreco.
Vi saluto cari amici... vi ho lasciato qualcosa su cui riflettere.
Giuseppe Chillemi
lunedì 21 dicembre 2009
I miei cani.
Ogni cane ha il proprio carattere.
Chiara mi è stata tolta troppo presto (l'hanno rubata) per potervelo definire.
Argo era soprannominato il "figlio di satana". Cane dolcissimo con noi; si arrabbiava quando provavi a torglieli l'osso; solitario; dominatore e feroce con gli estranei; sottomesso alla consorte; era matto per la palla e letteralmente gridava se gliela mostravi; era molto intelligente e gli ho insegnato anche a saltare muretti e recinzioni a comando. Stazza 50KG, spaccava anche il più spesso guinzaglio in cuoio per la potenza della sua trazione. E' morto a 9 anni per problemi al retto.
Zara, sorella e consorte di Argo, era il cane più corrispondente alla descrizione di cane fedele mai avuto. Fedelissima al padrone, dolcissima, coraggiosa quando doveva difenderti; ti seguiva sempre ovunque andassi; se eravamo seduti e tenevamo una mano penzoloni allora lei faceva avanti ed indietro strusciandosi per sentire le tue carezze; di una fedeltà assoluta. Mirabolanti le sue orecchie che ruotava come voleva. Ha partorito 30 cuccioli.
Billy, trovatello, è spuntato dal nulla dietro la nostra recinzione. Abbaiava come un forsennato per attirare l'attenzione in tenerà età. Ha subito molti morsi dalla madre ed ha imparato a difendersi ed essere diffidente sin da piccolo. E' rimasto cosi' anche da grande, a volte pure coi padroni. Prepotente come non mai: se carezzavi Lola lui si intrometteva obbligandoti a carezzare lui. Se Lola mangiava lui gli azzannava la testa per farla fuggire in un raptus di violenza (che grida la povera cagnolina). Di recente il carattere psicopatico si è calmato. Assolutamente docile ed arrendevole con gli estranei. Taglia media è tutt'ora vivo.
Lola: la sfortunata. Sorella di Billy l'abbiamo adottata 1 giorno prima di prendere anche lui. Si è lanciata da 6 metri di altezza perchè stava per essere sbranata da un altro cane. Mezza morta, con un gigantesco livido lungo tutto il busto e due buchi nella schiena l'ho curata ed adottata ma psicologicamente non si è mai ripresa. Era sempre terrorizzata da tutto e si nascondeva; dimostrava inoltre una forte depressione. Solo dopo il primo parto ha iniziato a prendere coraggio e ringhiare a Billy per difendere il proprio cibo. Nell'ultimo anno è stata sbranata 2 volte dai randagi entrati nella proprietà. La prima alla schiena, la seconda al collo e nella zampa anteriore. Nonostante paresse guarita continuava a riaprirsi le ferite a morsi; ha cominciato a dimagrire sempre più ed essere ancora più depressa. Quattro giorni fa, mentre doveva partorire è morta.
Vi lascio una foto dopo la prima operazione. E' nella veste più buffa che ha fatto ridere tutto il paese: indossa uno splendido collare elisabettiano.
Ora vi lascio e ci sentiamo presto !
Giuseppe Chillemi
martedì 1 dicembre 2009
Chi non c'e' più...
Ora ho 35 anni e sono solo e senza nessun Nonno. Quando ero piccolo ben 4 di loro mi accompagnavano nella vita ed uno di questi è nonno Giuseppe, o nonno Peppe, da cui traggo il nome.
In questa foto eravamo assieme, sicuramente all'esterno di qualche locale, e lo potete vedere sorridente. Lui era sempre sorridente e sicuramente orgoglioso della vita che ha fatto: tutta dedita al lavoro, la terra e la famiglia.
Quando sono nato io lui era giù in pensione e con papa' e gli zii ha costruito la casa di campagna in cui viviamo ora d'estate; e da solo con mio padre la cisterna dell'acqua potabile, la cantina, la casa degli attrezzi ed una seconda cisterna per abbeverare le piante che amava tanto.
Non aveva la patente ed ogni giorno prendeva l'autobus per andare nell'appezzamento di terra di famiglia. Tutto intorno a lui sorrideva ed era rigoglioso. Ricordo casse e casse di pomodori, melenzane, zucchine, fagiolino; e poi le marmellate il sugo dei primi anni fatti tutti assieme. Si dice in famiglia che lui "parlava alle piante" e loro stavano a sentirlo con piacere. La sera, all'imbrunire, percorreva quei 3 KM a piedi che lo separavano dal capolinea e riprendeva l'autobus per ritornare a casa dove l'attendeva mia nonna.
Se nonno fosse ancora qui avrei molto da chiaccherare con lui, mi farei raccontare quello che non mi ha mai detto perchè ero piccolo: come ha trascorso la vita. Chissà quante storie avrebbe da dirmi.
Aveva un unico difetto che pero' faceva ridere: sparava bestemmioni da fare cadere i crocifissi circostanti ma è certamente perdonabile...
Negli ultimi anni della sua vita è stato colpito da ictus e non è più potuto andare in campagna, mondo che lui ha creato e sostenuto per tanto tempo. Il secondo che l'ha colpito è stato strano: l'ha fatto diventare sempre allegro ed un po' stonato.
Quando è andato via per sempre io non l'ho voluto vedere. Mi avevano detto che era magrissimo ed irriconoscibile: solo la pelle e le ossa.
L'ho voluto ricordare in questo blog per dargli vita nelle nostre memorie e fargli respirare un po' di aria, dopo tanti anni chiuso in un cassetto impolverato. Chissà cosa direbbe a sapere che tutti i miei amici stanno leggendo di lui con il semplice click di un mouse.... ah, dovrei spiegargli cosa è internet... ve lo immaginate !
Giuseppe Chillemi
venerdì 27 novembre 2009
Le bugie del potere
Ieri sera vedevo a tratti una trasmissione "eversiva" su Rai 2 (a voi immaginare quale) e c'era un certo Tremonti che sparava cazzate colossali. Mentre dall'esterna si vedevano i lavoratori EUTELIA dimostrare perchè 1200 posti di lavoro stanno andano in fumo, con tutta tranquillità lui sciorinava che l'Italia ha meglio contenuto la crisi, che reggerà più degli altri paesi. Mentre dall'esterna i rappresentanti di quei 1200 operai dicevano: "si sono portati i soldi dei nostri TFR all'estero ed ora li fanno rientrare anonimi con lo scudo" Tremonti asseriva "il nostro scudo è in linea con quello di altri paesi". Nemmeno citava che il nostro è anonimo, tassato al 5%, consente di bruciare i libri contabili ed essere aministiati di tutto mentre quello degli altri è in chiaro, ben tassato, e vieni messo in una lista nera a vita.
E che dire delle affermazioni di Berlusconi apparse su Repubblica dove taccia i magistrati "rossi" di complottare per buttare giù il potere (corrotto, aggiungo) e che siamo vicini ad una guerra civile ? Ma se senza leggi e leggine ad personam questo uomo sarebbe già in galera da una decina di anni !!! Invece è salito al comando portandosi d'appresso tutta una caterva di ladroni patentati e la magistratura sta solo tentando, affannosamente, di fare applicare le leggi che puniscono corruttori, evasori e tanti altri parassiti di cui la politica è piena.
Io sono allibito di come le persone tengano ancora il prosciutto sugli occhi e credano che "stanno governando per il bene del paese". Del paese dei balocchi, se permettete. Del paese dei cretini, se permettete. Altro non siamo se ancora non scendiamo in piazza a fare una grande manifestazione contro i predoni dell'Italia.
Sono una persona moderata ma ogni tanto qualcuno riesce a farmi incazzare. Beh, l'attuale governo è questo qualcuno. E' riuscito a farmi meravigliare di me stesso.
Giuseppe Chillemi
lunedì 23 novembre 2009
Immagine dal passato
Sto restaurando le foto di famiglia ed eccone una appena digitalizzata.
Rivedere il passato a volte aiuta a fare i conti della propria vita e rivedere come è andata.
Nell'immagine potevo avere 10-11 anni e mi trovavo in una campagna con i genitori.
Al tempo la famiglia attraversava un momento tranquillo, nessuno sapeva cosa ci avrebbe riservato la vita per il futuro e devo dire che di sorprese ce ne ha fatte tante; molto spesso spiacevoli.
A quella età quello è importante l'affetto dei genitori, avere compagni sani con cui crescere, i cartoni animati e nemmeno si pensa a cio' che vuoi fare da grande. Si vive per la bellezza di vivere, perchè una forza misteriosa ci ha messo al mondo e ci spinge ad esistere ad ogni costo.
Poi c'e' l'adolescenza ed altre forze misteriose ci tirano: c'e' il male ed il bene ma scoprire cosa sono è l'avventura dell'esistere che ti da i valori e ti insegna che cio' che è male a volte è bene e viceversa.
Quante ribellioni e quanti litigi con i miei !
Poi, ad un certo punto della vita la confusione sparisce e sai quale è il tuo posto nel mondo. Sei tranquillo, hai sconfitto la morte come concetto e decidi di godertela. Per me quel momento è arrivato.
Ora c'e' il futuro, tanti progetti in mente ed una solida esperienza alle spalle. Quello che sembra un punto di arrivo è invece il punto di partenza perchè l'esistenza mai arriva e mai finsice finchè la forza misteriosa riappare è dice "è finita". Cala il sipario e senza preavviso scompare uno dei protagonisti di questo mondo.
Domani si ricomincia: apriro' gli occhi, vedro' quello che mi aspetta, mi turero' il naso per non sentire il fetore che spesso ammorba questa terra e proseguiro' nella mia strada. L'impegno è di far andare le cose per il meglio, trovare gente che non ti pugnali alle spalle e tenere sempre una porticina socchiusa per l'amore...
Se potessi dire qualcosa al me ritratto in quella foto direi: forza e coraggio, non ti abbattere mai, tieni la testa dritta e tuffati; prima lo fai e prima imparerai a nuotare fra le onde dell'esistere.
Giuseppe Chillemi
domenica 22 novembre 2009
Expobit Sicilia: quadro di una crisi globale.
Credevo che un'oretta bastasse a visitare tutti gli stand. Mi sbagliavo. In 10 minuti sarei potuto essere già fuori.
E' stato un fiasco senza precedenti e le notizie che vengono da ogni parte sono negative.
Ho incontrato un amico che ha chiuso l'azienda per passività ed un altro ragazzo, che portava un curriculum in uno stand, iperpreparato, ingegnere con laurea in america, che ha avuto il medesimo problema. Cosi', in una sera di novembre, ci siamo ritrovati, anime perse in un mercato che non esiste, nell'unico stand che trattava veramente informatica, a raccontarci dei nostri problemi ed essere solidali. Tutto intorno stand della pubblica amministrazione a supportare questa fiera che senza loro non avrebbe motivo di esserci.
Io non so con che coraggio dicano: "la crisi finirà nel 2010 !". La crisi c'e' ed è cosi' solida che si taglia con il coltello. Qui non c'e' nulla, non ci sono occasioni, non ci sono idee, non ci sono soldi. Come uscirne resta un mistero. Talenti e speranze di una generazione vanno perdendosi in un buco nero.
Domani ricomincia il tran tran quotidiano e ci sarà parecchio da riflettere, o meglio, starsi zitti, turasi il naso ed andare avanti, sperando che il puzzo di marcio finisca preso.
Piccola nota personale: chissà a quanto ammonta il costo della partecipazione delle pubbliche amministrazioni a queste fiere. Sicuramente fra personale, allestimenti e quota si superano i 300.000 euro. Per fare che ? Per ottenere che ? Nulla !
Giuseppe Chillemi
venerdì 20 novembre 2009
Lo faccio per te...
Potevo immaginare che accadesse tutto in politica ma non quello che quest'anno è successo. Lo scudo fiscale consente a mafiosi, terroristi, spacciatori, corruttori, truffatori di riciclare il proprio denaro anonimamente in un paese civile senza dire provenienza e ragioni che stanno dietro a quelle enormi cifre con la totale aministia dei reati commessi. Tutto con la scusa che "ci servono soldi" ed allora facciamo patti con i mafiosi ed i colletti bianchi corrotti, anzi, altro che patti, gli spalanchiamo la porta !
Che dire allora del "processo breve ?" si dovrebbe chiamare "la norma cancella processi". Anche qui, con la scusa di farlo per il mio bene, cittadino che denuncio ed aspetto giustizia, mi vedro' andare a monte il processo se dopo due anni non si è raggiunto il primo grado di giudizio. Qui grazie lo diranno i delinquenti e non certo io.
Incredibile a che punto siamo giunti. Che faccia tosta hanno questi ladroni autorizzati da noi nel pulirsi le mani con leggi da stato dittatoriale del terzo mondo. Mi chiedo come faccia la gente a rimanere nella anestetica vita in cui è immersa senza scendere in piazza e ribellarlsi. Questo perchè, parliamoci chiaro: il governo sta dicendo chiaramente: è meglio rubare, truffare, spacciare, chiedere il pizzo, ammazzare, evadere le tasse, portare i soldi nei paradisi fiscali, piuttosto che essere cittadini onesti.
Mi vergogno di dirmi italiano. Siamo diventati il paese del male. E per fortuna che c'e' la chiesa ed il vaticano. Ricordate quando papa Giovanni Paolo II gridava "pentitevi ! convertitevi !" ai malandrini che commissionavano stragi e reggevano la mafia. Chissà se lui fosse qui cosa direbbe.
Giuseppe Chillemi
domenica 15 novembre 2009
Qualcuno fuma erba poco buona

Ci sono film che toccano il cuore, altri che ti fanno sganasciare dalle risate, altri ancora ti commuovo, certuni ti arrabbiono ed altri che... meglio non avere visto.
In questa ultima categoria io annovero tre film:
- Blair Witch Project
- Il sapore della ciliegia
e per la palma d'oro "gran cagata pazzesca" stasera aggiungo: "L'uomo che fissa le capre".
Se mai vi fosse venuta la voglia di andare a vederlo fatevi un favore: statevene a casa ! Avrete risparmiato soldi e speso meglio il vostro tempo.
Ci sono andato stasera con un amico grazie a due biglietti omaggio e devo dire che questo film ha scalato la TOP TEN dell'inutilità, del senza senso. E' pieno di demenzialità che non fa ridere e l'unica cosa che ti viene da pensare è "qualcuno ha fumato qualcosa di brutto" e dopo ha fatto questo film. Noia, desiderio di andar via dal cinema, ricerca di un senso che non esiste, frustrazione.... e' tutto cio' che ti assale al cinema quando lo guardi.
Eppure qualcuno ha avuto il coraggio di scrivere:
"Un film che produce il piacere assoluto della visione, pieno zeppo di trovate eccellenti: parodie, new age, giochi linguistici, citazioni, filosofia "star wars", che dimostrano una volta ancora che il cinema può essere più esplosivo della polvere da sparo"
MA VAI A CAGARE PURE TU !
La cosa che ci ha meravigliato era il pienone nella sala dell'Ariston. Chissà cosa si aspettava la gente che non ha avuto il coraggio di dire la verità che ho scritto prima: "L'uomo che fissa le capre E' UNA CAGATA PAZZESCA !!!".
All'uscita mi aspettavo un coro di pernacchie ma la gente è strana e forse si vergognava di dire che aveva buttato i soldi; tutti guardavano in basso e si dirigevano tristi all'uscita. "Carino", "ironico" gli unici commenti per salvare la proprio coscienza dall'aver fatto una scelta orribile.
La cosa più bella: il gioco di sguardi ridacchianti con una signora avanti con l'età che mi ha sentito dire "fortuna che avevamo i biglietti omaggio, altrimenti piangevamo il denaro speso".
Bleahhhhhh !!!
(La pizza e la buona compagnia per cena sono state descisamente meglio)
Giuseppe Chillemi
venerdì 13 novembre 2009
Strane voglie
Io, ipertecnologico e digitale, voglio qualcosa di analogico nella mia vita. Desidero mettere le mani sulla tastiera e produrre melodia invece del solito "click click" della tastiera del computer.
Aspettiamo un paio di mesi e vediamo se questo desiderio scema oppure se rimane prendiamo provvedimenti.
(No, non sono incinto !)
Giuseppe Chillemi
domenica 8 novembre 2009
La riforma sanitaria americana
La maggioranza è stata risicata: 220 si contro 215 no e la legge si appresta ad andare in senato.
Da noi la sanità è pubblica da tempo immemore e ti puoi operare o essere curato con poche lire. Certo, questo costa in termini di tasse ma impedisce che si creino troppe speculazioni sulla salute pubblica e consente a tutti gli strati sociali di potere guarire.
Mi chiedo come abbiano vissuto tutti questi anni almeno 40 milioni di americani che si son visti negare le medicine, un medico, un cosulto perchè non potevano pagare e perchè le multinazionali e le lobby tendenvano a far crescere sempre più i costi.
Io credo che un uomo che sta male e non puo' uscire da questa situazione costi alla società e 40 Milioni di persone che non possono farlo siano un immenso bacino di vite sprecate che potenzialmente protrebbero dare ad un paese nuova forza e dignità.
Cosa fa la gente malata ? Soffre, fa soffrire chi gli sta accanto, non produce, è depressa e crea dentro se un cancro di infelicità che contamina tutta la rete sociale che li circonda.
Insomma, è una situazione in cui tutti perdono.
Spero vivamente che la riforma passi in senato. Sentiro' dentro me il grido di felicità di 40 milioni di esseri umani che finalmente hanno una speranza.
Giuseppe Chillemi
martedì 3 novembre 2009
Le guerre dei poveri
Siamo messi in allerta da un vociare di persone che non riusciamo a capire: una babele di lingue si è infuocata. Fuori gente di colore e non di tante nazionalità, una decina di persone in tutto, stanno litigando per qualcosa. Un paio di loro quasi arrivano alle mani e li dividono.
Mamma è preoccupata ma io esco fuori a fumarmi una sigaretta e tenere d'occhio la situazione. Uno di loro me ne chiede una, prima nego e poi prendo il pacchetto e le offro a tutti. I ragazzi ringraziano e sorridono.
Dura poco: in questo momento sono arrivati dei bianchi, non si sa perchè stanno buttando benzina sul fuoco. E' arrivata una botta in una porta.
Perchè litigano ? Non si sa. Sono poveri e non hanno nulla da perdere o spartirsi. Litigano e passano la giornata. Potrebbero stare assieme ed ottenere molto di più ma questo è un pensiero che agli uomini non passa per la mente. L'umanità è cosi': litiga quando invece dovrebbe stare unita.
Le lotte continuano. Ora volano i pugni e gente è sbattuta nel vetro del negozio. Qui potrebbe scapparci una coltellata e noi non ci avventuriamo più in azioni "buonistiche". Finirà come deve finire. Piuttosto che le sigarette ci vorrebbe una litrata di sedativo a testa.
Giuseppe Chillemi
PS: Aggiornamento... sono arrivate due volanti della polizia e la babele di insulti in tutte le lingue si è dispersa.
mercoledì 14 ottobre 2009
La mia spazzatura, la loro ricchezza.
Ci sono i mendicanti; i marocchini; le prostitute che ti fanno cenno di fermarsi; i senza casa; i rumeni che cercano lavoro; le casalinghe mattiniere e le donne nottambule ancora vestite da sera che rientrano dopo una notte brava; ed infine ci sono i figli di nessuno: stranieri raminghi che si conoscono l'uno con l'altro e vagano a destra ed a manca in cerca di una vita.
Ieri si è rotta la sdraio in plastica dove stavo seduto: si è lineata una gamba ed era pericoloso starvi sopra. Allora l'ho chiusa e messa accanto al cassonetto della spazzatura. Arrivato a casa ne ho presa un'altra e messa davanti la porta per non dimenticarmela.
Stamattina sono partito presto ed alle 07:10 ero già davanti al negozio. Qui vedo una folla di gente in "riunione", tutti stranieri che stavano intorno a qualcuno. Era uno di loro, seduto come un RE sopra la mia sdraio che chiaccherava con gli altri. L'avevano presa da accanto la spazzatura ed usata come se fosse la cosa più bella del mondo.
Io nel mentre, vedendo loro, mi sono accorto che la sdraio l'avevo dimenticata ed oggi mi sarebbe toccato rimanere seduto su di una seggiola ed a pranzo non riposero' :-)
Giuseppe Chillemi
martedì 6 ottobre 2009
Nuovamente a casa
Abbiamo trasferito tutto nella casa invernale, lasciato in cani, un po' tristi, sull'Etna ed eccoci qui a riprendere il tran tran quotidiano.
Mamma ieri ha avuto la visita dal neurologo. Ancora non è in condizioni di lavorare, ci vorranno almeno altri 10 giorni. Ha provato a fare qualcosa in casa per mettersi in movimento ma il suo corpo gli ha detto "NO" e si è dovuta fermare. La botta è stata troppo violenta.
I clienti del negozio sanno di cosa le è accaduto ed è divertente come le notizie che diamo ritornino alterate. Alcuni vengono a dire "sappiamo che si è rotta il bacino", altri "si è rotta il femore". Io telefono a mamma è chiedo "stai bene ? Qui dicono che sei in fin di vita :-)".
Ora è tempo di andare a nanna che domattina mi devo svegliare presto per lavorare.
Un altro autunno è cominciato...
Vi stringo calorosamente.
Giuseppe Chillemi
sabato 19 settembre 2009
La privacy che non c'e'.
Vado in un sito e trovo la pubblicità per dimagrire rapidamente.
Vado in un altro sito ed appare la pubblicità per sbiancare i denti.
Vado in un altro sito ancora e trovo la pubblicità per siti di incontro con belle donnine straniere.
Vado in un altro sito e trovo assieme la pubblicità per un sito di incontri e quella che suggerisce una regola per avere il ventre piatto.
Se a questi siti si collega un amico la pubblicità cambia.
Si chiama "target advertising", ossia pubblicità mirata, dove si conosce l'obbiettivo e gli si manda un messaggio che colga i suoi bisogni.
Da qualche parte, fra Facebook e qualche sito di incontri io ho scritto che sono:
Un 35 enne
Single
Obeso
Che ogni tanto fuma
Nel mondo, dentro un megacomputer ci sarà memorizzato tutto cio' e quando entro in qualsiasi pagina, ecco la pubblicità personalizzata.
Immagino che da qualche parte avessi detto di essere povero mi sarebbe apparso qualcosa per fare soldi subito e viceversa, se avessi detto di essere ricco mi sarebbe apparsa l'opportunità di investire il mio denaro o di comprare beni di lusso.
Devo dire che non mi importa niente della privacy, io condivido le esperienze e non voglio nascondere chi sono. Mi è tornato sempre utile. Anzi, io la privacy l'abolirei perchè mentre tutte le multinazionali mi fanno firmare accordi per qualsiasi cosa e cedo la mia privacy, i grandi potenti la invocano per nascondere le malefatte. In poche parole la privacy per il cittadino comune è un fallimento, per le piccole aziende un costo ed una limitazione, per i veri manigoldi una pacchia senza fine.
Giuseppe Chillemi
mercoledì 16 settembre 2009
La vita vista da un negozio
Qui arrivano i ragazzi alle 07:45 e comincia il tran-tran quotidiano che significa: le telefonate ai clienti; preparare un impasto per i maccheroni caserecci; approntare le consegne; fare bolle fatture; aprire la cassa e magari andare a comprare la colazione per tutti (con il rischio che facendolo ogni giorno lo stomaco si mette in disordine).
Durante le 12 ore che mia madre passa al negozio si intercalano clienti con le più disparate richieste, tante chiacchere e notizie portate da fuori, altre telefonate, la produzione e commenti dei ragazzi che lavorano sulle strabelle che ogni tanto passano. L'odore del pastificio è quello della farina e dei ripieni...
Li fuori c'e' il mondo ed ogni tanto mi affaccio per fumare una sigaretta. C'e' il ragazzo rumeno che cerca lavoro, quello con un braccio rinsecchito, il Sig. Pippo che ogni giorno con la sua ape vende frutta, il dipendente SOstare che vigila sui tagliandini e una miriade di turisti di tutte le razze...
Alle volte si fa una scappata al tabacchi a scambiare il denaro perchè gli spiccioli finiscono, altre ci si ferma a chiaccherare con questo o quel cliente, altre ancora si guarda il cielo per dirsi: sta per venire a piovere.
Arriva l'ora di pranzo e la routine vuole che un ragazzo esca a comprare un panino per chi rimane. Solitamente e per mia madre, in questi giorni è per me.
Si abbassano le saracinesche fra l'una e 30 e le 2 per poi riaprirle fra le 16 e 30 e le 17. Il pomeriggio prosegue come la mattina ed alle 20 e 30 dopo una sonora ramazzata al pavimento ed una pulita ai macchinari si chiude bottega. Fuori il paesaggio cambia e si vedono loschi figuri e prostitute ammiccanti provenienti da paesi lontani: c'e' la cicciottella bionda in minigonna, le giovanissime con gonnelline sopra i glutei e le under 30 in svariati vestiti.... specchio di questa civiltà incivile ed ingiusta che vuole qualcuno a mercificare il proprio corpo.
Si arriva a casa dopo 1/2 ora. Qui c'e' ad accogliere il sorriso di mia sorella, papa' e mamma ancora dolorante ma contenta di essere sopravvissuta.
Se lo stress non è troppo ci si addormenta subito, altrimenti si fatica un po'.
L'indomani è un altro giorno mentre domenica pomeriggio e tutto lunedi' sono i giorni di riposo.
L'estate si prende qualche giorno di ferie.
Fra salumeria e pastificio mia madre ha fatto questa vita per quaranta anni; si è costruita una famiglia, con suo marito ha avviato uno stabilimento e si prepara a trascorrere la vecchiaia.
Nipotini putroppo ancora nulla ma spero che quando sarà il momento lei sia ancora in vita per vederli.
Un bacio a tutti. Volevo solo darvi uno scorcio dell'esistenza di colei che più o meno bruscamente è entrata nelle vostre vite.
Giuseppe Chillemi
giovedì 10 settembre 2009
Sopravvissuta...
La cosa che mi fa più impressione è non potermi avvicinare perchè si terrorizza. Ha tanto male addosso ed alla testa che basta sedermi sulla panca un po' più velocemente che le vibrazioni la fanno impazzire. Per non parlare di carezzarla al capo: chiude gli occhi come se la stessero per bastonare. Non può nemmeno ridere o tossire che le duole tutto.
La vita è cambiata per tutti noi: mia sorella ha dovuto rimandare la partenza ed è diventata la "mamma" di casa; accudisce lei la mamma vera, prepara da mangiare, lava, fa la spesa... Lo sapevamo che era meravigliosa ma oggi lo dimostra ancora di più.
Io, dal giorno dell'incidente, mi trovo al negozio. Sveglia alle 06:15 (se non alle 5:45 come oggi), doccia veloce e via. Totalmente diverso dai miei orari abituali. Mi ritiro alle 21 e 30 di sera dopo una intensa giornata e vado a letto.
Papa' all'inizio piangeva sempre, ora un po' meno. Dorme assieme alla mamma nella stanza di sotto perchè lei non puo' salire le scale. Spesso è a casa.
Sperando in bene e pregando tutti i santi, la situazione dovebbe normalizzarsi fra circa un mese. E' il tempo della convalescenza e della ripresa.
Cambieranno molte altre cose in famiglia dopo quanto è accaduto.
Sempre grazie a tutti quelli che ci stanno vicino.
Giuseppe Chillemi
mercoledì 2 settembre 2009
Brutto risveglio
Siamo subito corsi via da casa ed arrivati nel luogo dell'incidente ho visto il furgone su cui era mia madre tutto distrutto ed i carabinieri. Mamma era stata portata con l'ambulanza in ospedale.
Ci siamo sentiti tutta la mattinata ed ora è arrivato mio padre con notizie fresche e la sua borsa... tutta piena di sangue, fa impressione.
Ora mi trovo al negozio a fare le sue veci, in questa giornata calda ed afosa di settembre...
Giuseppe Chillemi
venerdì 12 giugno 2009
Il diritto di informazione
Dalla Costituzione Italiana:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Da un paio di giorni è stata votata quella che definisco una legge-vergogna, che imbavaglia la stampa ed impedisce la pubblicazione delle intercettazioni.
Una sentenza che viene dagli USA, dove il diritto alla libera informazione e manifestazione del pensiero è più forte che da noi, recita più o meno: "una volta resa nota, anche se proveniente da un illecito, non si puo' impedire la pubblicazione dell'informazione. Questo è un diritto". In Italia, dall'altro ieri, questo principio non esiste più e lo stato ha applicato sanzioni civili e penali a chiunque renda note notizie provenienti da intercettazioni telefoniche, illegali o meno che siano.Questa censura nasce non da un'esigenza di privacy del cittadino comune, che fino ad ora non si è mai lamentato di essere spiato, ma dall'esigenza dei ladri, malfattori, doppia faccia che ci governano senza principi e che sentono addosso il fiato dei giornalisti e della legge che spiffera a destra ed a manca le loro pressioni e le malefatte.
Io come cittadino di un paese con una giustizia lumaca, che si è comportato (quasi sempre) irreprensibilmente, vivendo in un luogo dove il male si è radicato come un cancro esteso nel corpo di un uomo, ritengo inaccettabile sifatta legge e desidero fortemente che sia abbrogata o che non diventi definitiva. E' la morte della libertò di informazione dell'unica fonte capace di smascherare chi si presenta da buono ed invece è un lestofante manipolatore: la stampa.
Possiamo domandarci se sia lecito o meno l'uso massivo delle intercettazioni, se queste debbano essere soggette a regole più o meno stringenti, all'autorizzazione di un giudice, ma non possiamo dimenticare di trovarci in uno stato dove la malavita ed il malaffare sono estesi ad ogni livello e cedo benvolentieri parte della mia privacy affinchè la magistratura abbia mezzi potenti per indagare il marcio in cui sono immerso. Giudico negativa solo quella parte di intercettazioni deviate volte ad ottenere informazioni di caratte strategico, politico-economico, che possano avvantaggiare questo o quel partito o azienda.
Spero vivamente che i giovani facciano propri tali principi ed ideali perchè a loro penso quando immagino di vivere in un mondo migliore.
Giuseppe Chillemi
www.giuseppechillemi.it
domenica 7 giugno 2009
Con gli occhi di un bambino
Poi si cresce ed il modo con cui guardavo quello cose è scomparso affogato fra i mille problemi della crescita e che la vita ci impone.
Ultimamente qualcosa è cambiato: vado fuori per fumarmi una sigaretta e mi siedo guardado verso l'alto ed ammirando estasiato le nuvole e le stelle; guardo in basso e le piante ondeggiano e mi meraviglio di quella stupenda forza invisibile chiamata vento.
Dovremmo tutti ritornare un po' indietro e riacquisire la capacità di stupirci ed ammirare le cose semplici perchè altrimenti siamo gretti dentro e fuori.
Io faro' in modo di non dimenticare questi occhi particolari che sono rinati dentro me ed auguro a tutti di reincontrarli.
Vi lascio un paio di immagini per rimanere a bocca aperta pure voi.


Giuseppe Chillemi
www.giuseppechillemi.it
venerdì 1 maggio 2009
Poveri noi !
Non ho un orientamento particolare politico, penso di essere di centro e di credere nello stato socialista fatto di mercato ma anche di regole ed ammortizzatori sociali.
Ricordo, anche se tristemente, tutti i tentativi fatti per andare avanti nei vari lavori che ho tentato ed ho comparato questa mia esperienza con quella dei miei cugini in Germania dove il mondo è diverso. Uno dei loro padri dice sempre: "Io in Italia non ci tornerei mai più".
Perchè una persona da un giudizio di questo genere ? Beh, di ragioni ne ha e tante !
Vi cito alcune cose apprese:
- Quando è andato in Germania ha aperto il classico ristorante italiano. Dopo un po' si è trasferito e doveva comprare gli arredamenti in Italia. Non aveva soldi ne' garanzie tranne se stesso ed il mestiere che sapeva fare. E' andato in banca ed ha chiesto un prestito, allora in marchi, e la banca gli disse "non si preoccupi, spenda quanto ha necessita e provvederemo a saldare". Cosi' con il conto a zero ando' in Italia e spese per 40.000 marchi. Quando arrivarono gli assegni in banca costoro pagarono senza fiatare e cosi' mio zio pote' portare avanti la sua carriera di ristoratore.
- Oggi i suoi figli sono grandi. Già a scuola erano stati inseriti nel mondo del lavoro con degli stage formativi ed a 20 anni lavoravano tutti e ben pagati... non come da noi a fare i garzoni a 300 euro al mese. A 28 oggi sono bene inseriti, proprietari di immobili e fuori casa con una vita tutta loro.
- Si è trasferito mio cugino dall'Italia e doveva sbrigare dei documenti. In Italia sarebbe rimbalzato da una parte all'altra per la burocrazia. In Germania è andato in comune e dopo 5 minuti i documenti erano pronti e la sua residenza pure.
- Capitolo spazzatura e civiltà: la differenziata da loro c'e' da tanto tempo. Ognuno paga quello che mette nell'immondizia. Ci sono cassonetti per tutto e cumuli di rifiuti non ne ho mai visti.
- La polizia tedesca è efficientissima. Guai se sgarri con i limiti automobilistici o con il normale vivere civile. I punti funzionano ed il ritiro della patente è realtà. LA delinquenza esiste ma è limitata ed i vicini controllano che tu non stia facendo stronzate a casa tua.
- Pizzo ? Neanche a parlarne. Ricordate i servizi andati in onda qualche anno fa ? Si sono presentati degli italiani con una letterina data ai commercianti dove facevano capire che era meglio trovarsi l'amico. Dopo poco tempo gli "amici poliziotti" sono andati a trovare loro arrestandoli.
- I pagamenti ? Entro 45 giorni li hai dai grandi supermercati. Che significa ? Ve lo spiego dopo.
- Rimani senza lavoro ? Sei ragazza madre ? Sei pensionato senza nulla ? Lo stato garantisce un sussidio per il primo; sussidio e casa per la seconda; pensione completa per il terzo se proprio non ha nulla e nessuno.
- Mio zio farebbe ancora il cameriere perchè nessuno gli avrebbe dato soldi.
- Se i suoi figli si fossero trasferiti qui sarebbero ancora a casa a cercare lavoro a 28 anni nonostante il loro talento.
- Se mio cugino si fosse trasferito qui dalla Germania, ancora starebbe sbrigando carte e cartacce per la burocrazia.
- Se io avessi un locale, quella letterina probabilmente avrei dovuto leggerla e capire, come tanti altri, che a breve mi avrebbero bruciato tutto quello che avevo creato.
- Se qui i cittadini si rivolgono alla giustizia passano anni per avere sentenze e risultati. Nel mentre sprechi una vita.
- Se vuoi fornire i supermercati, attenditi pagamenti di 90 giorni ed esposizioni bancarie assurde dovute a questo, e non solo. I pagamenti da noi sono incerti e le truffe tante.
- Spazzatura ? Un monticciolo davanti casa a mio zio non lo avrebbe levato nessuno.
- Sussidi ? Se non hai lavoro muori di fame; se sei ragazza madre e nessuno vai a fare la prostituta o non hai altra scelta; se sei pensionato indigente tale eri e tale resti.
In Italia sembra che tutti remini contro tutti pensando solo al proprio orticello fatto di favori, clientele ed inciviltà. E' la mediocrità dell'italiano medio che vive in un mondo fuori dal mondo privo di stimoli, ideali e senso del bene comune.
Non so se ha senso lanciarsi in battaglie per cambiare. Io ho più paura di rimanere isolato che riuscire a concludere qualcosa. Attorno a me ancora nessuno parla la lingua che vorrei sentire e se propongo qualcosa il risultato è un non detto "vai avanti tu, che se ti riesce ci aggreghiamo".
Poveri noi !
Giuseppe Chillemi
mercoledì 15 aprile 2009
Film: il medico della mutua
Non ho mai seguito i film di Alberto Sordi con molto interesse ma da un po' di tempo gira spesso su un emittente locale questo film.Devo dire che, partendo dall'accattivante musichetta di inizio, questa pellicola è splendida. Mostra in tutta la sua intierezza come gira l'Italia.
Ve lo consiglio. C'e' marketing, lecchinaggio, clientelismo, approssimazione nell'agire.
E' appassionante dal primo all'ultimo istante in cui viene raccontata l'escalation di questo praticante da medico volontario ausiliario a gran luminare con 3300 mutuati.
Giuseppe Chillemi
www.giuseppechillemi.it
venerdì 10 aprile 2009
Sfogo da notte insonne
Perchè ci troviamo in questo schifo ? Perchè le case crollano nonostante leggi che avrebbero dovuto garantire la solidità di esse ? Perchè i giovani non riescono a salire al governo ? Perchè siamo comandati da una banda di ladroni ? Perchè stiamo indietreggiando come paese ?
Io non riesco a credere che siamo caduti cosi' in basso ma era invitabile. Anni ed anni di clientelismo; di giustizia bloccata; di furbi; di gente che si rivolge ai mafiosi per potere lavorare ed ad essi paga il pizzo; di omertà perchè questo sono dei in terra collusi con politici mafiosi o che della mafia se ne servono; di assenza di meritocrazia; di ricerca della soluzione concreta oggi senza guardare gli effetti del poi.
Guardiamo cosa è diventata l'Italia !
Boom della disoccupazione
Boom della cassa integrazione
Necessità ricercarti il santo in paradiso che ti aiuta ma ti lega
Assenza di sviluppo perchè le idee sono soffocate da una casta clientelare che ti prende solo se gli baci i piedi.
Povertà diffusa
Vecchi costretti a fare la fila nei centri di carità perchè non arrivano a fine mese
Gente che muore di malasanità perchè i dottori non sono veri dottori ma marionette del potere
Io non posso credere che la gente non si ribelli. Non posso credere che, come un popolo suddito, siamo con la testa china ed il didietro scoperto parato a chiunque voglia prendercelo.
Ma dove è lo spirito di successo che non vuol dire calpestare il prossimo ma collaborare con lui per avere un paese integro, dalle pari opportunità, che ricerchi il miglioramente collettivo piuttosto che la nicchia di amara serenità personale.
Puo' essere che siamo tutti ormai cosi' depressi ed obnubilati da avere paura di dire... "ehi, io ho vissuto questo, è stato amaro, so che l'hai vissuto pure tu, perchè non proviamo a cambiare ?"
Si, perchè non proviamo a cambiare per i nostri figli, per dargli un mondo più giusto, con più opportunità, dove il povero sia assistito e chi ha possibilità di creare venga supportato ?
Mi sembra di impazzire stanotte. Sto impazzendo. Non ci credo che non ci sia nessuno come me che chieda cose semplici ma concrete come:
L'efficienza
La trasparenza
L'assenza di sprechi
La scoperta degli intrecci massonico mafiosi di interessi locali e multinazionali
Una giustizia veloce e più giusta
Un'assenza di conflitti di interesse che non consenta a pochi di controllare tutto
Una coscienza di stato come gruppo di persone unite, leoni in un'arena ma anche benevoli verso chi sta peggio.
Io non ci credo. Come siamo potuti cadere cosi' in basso ed ammalarci di un cancro fatto lavoratori che non lavorano, spazzatura nelle strade, costruzioni di paglia, sprechi di denaro, ipertassazione, privilegi solo ai furbi, incertezza della pena, imbarbarimento dei valori, cecità verso la ricchezzà di cui l'Italia è piena (turismo, beni culturali) e miseria ?
Io non ci credo ma è cosi'.
Vorrei fare qualcosa ma mi sento impotente. In questa notte del 10 aprile, venerdi' santo per i cattolici, io mi sento nulla che non puo' fare niente.
Giuseppe Chillemi
www.giuseppechillemi.it
sabato 28 marzo 2009
Ascoltare i giovani, esperienza personale
Cosa accadeva ? Portavo idee, nuovi concetti e venivano applicati con interesse ma tutti facevano il gioco del padrone che ti paga poco e fa finta di non ascoltarti.
Una società in particolare mi ha molto seguito, era di un imprenditore furbo ma aperto alle nuove idee, ha creduto molto in quello che ho detto ed ora naviga l'onda sulla cresta e su quell'idea fa buoni fatturati annui.
Solo un'azienda non mi ha ascoltato, azienda dove mi accingo a rientrare dopo un furibondo periodo di liti durato 8 anni.
Cosa è accaduto ? E' accaduto che io avevo le classiche idee innovative e presuntuose dei giovani e l'azienda aveva la mentalità del padre padrone che non vuole offuscata la propria immagine.
Avevo 8 anni meno, una eternità. Ero impulsivo ed incapace di accettare quei no che sembravano come un'offesa alla mia persona e me ne sono andato.
Questo lungo periodo mi è servito per immedesimarmi nella posizione degli altri e capire i limiti loro e miei. Specialmente il settore informatico mi ha dato una grande lezione: se il cliente non è pronto allora non portare avanti soluzioni che lo potrebbero ingolfare e fare fallire.
Cio' mi ha imposto a rivedere molte mie posizioni ed ho avuto la certezza di alcuni fatti. In primis che qui da noi manca uno studio serio delle dinamiche aziendali che portano il non dialogo e la chiusura della comunicazione; e questo anche a livello personale. C'e' poi una notevole diffidenza verso i giovani e la cultura dell'innovazione, diffidenza che solo una campagna mediatico culturale puo' portare a cambiare. Nemmeno il ricambio generazionale ci riesce perchè i genitori inculcano ai figli lo stile precedente. Cosi', intere idee che potrebbero smuovere l'economia crepano e vengono seppellite.
Dove ho trovato invece il cambiamento ? Nelle grandi multinazionali che provengono dalla cultura anglosassone e americana. Qui giovani leader capeggiano interi settori e portano quel rinnovamento necessario perchè giovinezza vuol dire parlare il linguaggio attuale, cavalcare i simboli ed i valori correnti e quindi sapere inturire cosa vogliono gli altri.
Non so quanto tempo passerà ma spero che finalmente l'Italia cambi, prima o poi. Qui gli 80 enni sono ancora al governo di tutto e vivono in un mondo che non esiste più, non capiscono e pensano attuale quello che lo era nel proprio tempo.
Se non muteremo, un intero sistema paese fallirà.
Mutare non significa buttare all'aria tutto il vecchio, ma prendere sia il nuovo che quello che già esiste e rivisitarlo in una chiave dove possa divenire attuale vivo e vendibile.
Vedi i vecchi borghi e le tradizioni che riprendono vita, vedi la cultura grstronomica, vedi il turismo.
Ci sono grandi opportunità da cogliere.
A dimenticavo ! Cosa è accaduto dopo 8 anni in quella società che ci ha portato a riunirci ? E' accaduto che, sebbene sia molto cresciuta, ha raggiunto il limite di vita dei prodotti e non essendoci stata l'innovazione che avevo chiesto 8 anni prima a gran voce e con parecchie liti, oggi si ritrova stagnante e sebbene i prodotti siano ottimi, riesce a coprire solo parte dei nuovi bisogni del mercato. Serve quella mentalità che allora era quasi una bestemmia.
Non la considero ne' una vittoria ne' un fallimento ma solo na presa di coscienza di entrambi, dei limiti che avevamo allora nella nostra comuniazione e nei nostri valori.
Le prospettive sono ritornate positive e quindi si puo' ricominciare a collaborare.
Questa mia esperienza spero venga ripetuta ed acquisita ovunque perchè è la base per tutto. Dialogo, confronto, tentare e fallire, tentare e riuscire ed infine trasformarsi.
Stringo chiunque mi legga.
Alla prossima !
Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu
martedì 17 marzo 2009
Cani, Bastardi ed altre figure.
Sempre nella stessa cittadina, una turista tedesca che correva sulla spiaggia è stata aggredita dallo stesso branco di randagi mentre il sindaco faceva il "sopralluogo" ed è stato cosi' "fortunato" da vedere con i suoi occhi i frutti del cattivo governo e della cattiva gente.
Come chiamare altrimenti quello che accade ? Gente che abbandona i cani, gente che non costruisce i canili perchè non si è messa daccordo su chi deve mangiarci ed animali che non mangiano e sono alla merce' del mondo e diventano aggressivi e pericolosi.
L'ho scritto su questo blog qualche mese fa: a Tarderia, poco sopra Pedara, dove abbiamo la casa di campagna, da 3 anni si è infoltito un nutrito numero di branchi tanto da non potere uscire e passeggiare. Se arrivavi in moto ti inseguivano e cercavano di saltarti addosso. A me è accaduto diverse volte.
Avevo fatto una petizione ma la risposta è stata "non ci sono soldi". I soldi certamente c'erano ma l'affare canili sicuramente non era stato definito da chi stava al potere.
Lola, la mia cagnolina, è stata sbranata ben due volte. Diverse centinaia di punti, medicinali e cure interminabili l'hanno salvata. Ora sembra una coperta rammendata.
Ricordo pure i "buoni samaritani" con cui litigavamo a cui chiedevamo di non dare da mangiare agli animali in zone abitate perchè poi si insediavano. Loro erano "animalisti" ed amavano più i cani delle persone.
Anche a Pedara poteva scapparci il morto ma non è accaduto. Invece ci sono scappate le polpettine avvelenate che qualcuno ha piazzato ed il problema dei cani è stato risolto. Quando manca lo stato la gente fa da se, nel modo più barbaro, ma fa da se.
Io mi chiedo ora: chi è il vero cane, il vero bastardo ? Quello che non agisce, quello che abbandona, quello che fa stare i cani randagi dietro le case della gente, quello che li avvelena perchè esasperato oppure tutti assieme ?
Il cane, credo sia l'ultimo di questa lista perchè lui "bastardo" è per natura. Abbandonato e solo si organizza in branco per sopravvivere. Ha le sue ragioni e dobbiamo essere noi quelli civili che risolvono situazioni del genere costruendo civilmente e rapidamente canili che non siano lager ma possano ospitare queste comunità animali perchè anche loro è questo mondo.
Spero non si ripetano situazioni del genere ma l'estate è alle porte e l'Etna è una bella tentazione per chi vuole abbandonare il proprio "migliore amico".
E cosi' torneranno i bastardi, umani o animali che siano.
Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu
lunedì 16 marzo 2009
Report e Catania
Certe cose le conoscevo perchè ne ha parlato la cronaca: mi riferisco alla mafia infiltrata nella festa di Sant'Agata, la patrona; del monopolio dell'informazione in Sicilia e degli sprechi nella pubblica amministrazione.
Quello che non sapevo era la quantità, le modalità e le ragioni di questi sprechi: fare voti, detenere il potere, lasciare la gente sempre nel bisogno per indurli a votare ed ottenere questo o quel favore che mai arriva.
Quanti sprechi ! Quante cattedrali nel deserto ! Quanto immobilismo ! Quanta mancanza di meritocrazia !
Mi sono domandato perchè la gente non apre gli occhi e non cambia ? Perchè questo estremo individualismo che porta tutti a guardare non oltre il proprio orticello ?
Basterebbe viaggiare e spostarsi al nord o in un paese straniero un po' più civile e capire come tutto potrebbe andare meglio. Quando le persone perseguono il bene comune e stanno unite di riflesso la loro vita migliora: scompare la spazzatura, c'e' più lavoro, efficienza, giustizia.
Siamo alle porte del 2010 e questo millennio dovrebbe aiutare, grazie anche alle tecnologie, a creare una vita più equa, sana e civile per intere popolazioni. Invece sembra di essere ancora all'età della pietra.
Il merito, commissioni di vigilanza tecniche e non corrotte dai politici, osservazione ed attenzione della cosa pubblica e cioe' di chi è lì, perchè e lì cosa decide e quali correnti lo portano. Cose normali in una democrazia moderna ma che qui non esistono.
Mi domando cosa possiamo fare noi della nostra generazione. Io non esito a non definirmi più nuova perchè ho 34 anni e sono sulla soglia dei 35. Le nuove generazioni sono quelle di 8,9 -15,16 anni.
Ricordo che a scuola mi insegnavano "educazione civica" ma mai nessuno mi ha parlato di diritti, di equità, di liberta di pensiero, di differenziazione dell'immondizia, di condizionamenti politici e la mafia era un tabù per i docenti ed eroina per i giovani a cui i vecchi avevano raccontato la favola che "ti risolve tutti i problemi".
Sappiamo tutti di vivere nel marcio e siamo vittime e complici dei nostri carnefici. Sappiamo cosi' bene che le cose vanno male; che questo o quel primario sono incompetenti tanto che andiamo a curarci altrove perchè qui ci ammazzano. Sappiamo che per aprire un'attività devi passare dalle forche caudine della burocrazia, del pizzo e degli interessi di questo o di quello che dalla pubblica amministrazione ti guarda e riferisce a chi ha interesse ad controllarci e lucrare...
... eppure rimaniamo immobili.
Credo che l'italiano ed il meridionale sia uno dei popoli che si è ormai arreso per autoconvizione di essere impotenti. Abbiamo appreso l'impotenza facendola nostra e non c'e' un barlume di motivazione o convizione che sembra smuovere le coscienze.
Io sono molto demotivato e solo. Non vedo nessuno accanto a me parlare di queste cose e certuni mi dicono anzi "statti zitto".
Zitti, sudditi, prosciugati, sofferenti e bisognosi. E' cosi' che ci vogliono i "santi" del potere perchè altrimenti non avremmo bisogno di loro, perchè poi si dovrebbero occupare di problemi veri e cambiare.
Ribadisco. Mi sento solo e sono molto scettico. C'e' troppo silenzio e complicità intorno a me.
Giuseppe Chillemi
giovedì 5 marzo 2009
Beh, non potevo mancare
lunedì 16 febbraio 2009
Riflessioni; PIF; Sindrome Cinese
Ci sono momenti dove mi trovo pieno di energie ed idee, altri dove non vedo oltre 1-2 giorni e mi prende lo sconforto. Stasera è una di questi momenti.
Ti guardi intorno e ti vedi solo, senza famiglia (se non quella naturale) e ti domandi: quale cavolo di male ho fatto per essere in questa situazione. Poi vedi dietro e raccogli tutte le cose che sono successe e dai una spiegazione a questo tuo stato.
Mi è capitato molte volte di dire "entro quest'anno", "entro il 20xx" etc. etc. ma ci sono cose che non puoi pianificare e vengono cosi', naturali.
Trovare una buona compagna, farsi una famiglia, proseguire nei propri sogni e realizzarli sono cose che ci vuole volontà ma anche la fortuna da terno al lotto perchè non sai mai cosa la vita ti riserva.
Ho passato molti anni di mare calmo, senza ne' onde ne' vento. Oggi qualcosa si sta muovendo: non la chiamo burrasca ma brezza e mare increspato. Sempre meglio dell'immobilità. A volte baro e sono io a soffiare e fare il vento e le onde, in altri momenti è la vita e la ringrazio per qualsiasi cosa mi riserverà.
PIF
C'e' una bella trasmissione condotta da PIF, ex del gruppo "Le Iene", che va in onda la domenica su MTV. Oggi si trovava in america e parlava un po' della mentalità di questo popolo che si crede padrone del mondo ma anche dei suoi pregi come l'apertura verso il nuovo, lo spingere i figli ad essecondare la loro indole e diversità, a come chiunque non ti neghi un'opportunità di parlare. Mitica la parte dove diceva: se vuoi un appuntamento da un grande discografico su internet, questi te lo da perchè sa che in te potrebbe esserci il nuovo che sta cercando.
Riflettevo su come girano queste cose da noi, su quante volte devi cercare l'amico per essere presentato a chicchessia, su come nessuno ti apra le porte ma anzi ti facciano lo sgambetto, sullo stato di degrado morale in cui versano giovani e vecchi costretti a piegare la propia indole e se stessi a 90 gradi perchè qualcuno si prenda quel piacere e poi ti dia una briciola.
"La Sindrome Cinese"
Infine una nota di gusto: vedo sempre questo film, è antico ma mi emoziona: l'uomo contro il sistema, contro le grandi multinazionali del profitto che cerca di gridare al mondo il pericolo in cui si trova e gli insabbiamenti del potere.
Ne posto la locandina... magari qualcuno se lo ricorderà.

Jack Lemmon, Jane Fonda, Michael Douglas.
Tutti attori di grosso calibro e finale da cardiopalma per chi non l'avesse mai visto.
Giuseppe Chillemi
sabato 7 febbraio 2009
Credo che prendero' un cattivo Hobby !
E' un gioco che mi appassiona ma fortunatamente, grazie alle abitudini prese con i cugini, non giochiamo mai più di 5 euro a settimana. (Sul sito ci sono tornei a partire da 0,4 euro... quelli da 95 mi rabbrividiscono notevomente)
Nelle settimane in cui non incontro i miei compagni di gioco, allora mi dedichero' a questa piattaforma online.
Dio salvi me povero peccatore ! :-)
Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu
martedì 3 febbraio 2009
Serata inaspettata
Era da un po' che non uscivo ed ho subito accettato.
Devo dire che ci siamo proprio divertiti: prima al Mammot, dove eravamo praticamente gli unici ed i soli, e poi al porto ad ammirare le immense pale eoliche che saranno montate in Sicilia a breve. Non ne avevo mai visto una cosi' da vicino: 45 metri di pura tecnologia montate su alberi che produrranno 2MegaWatt.
C'era anche il guardiano, immagino per evitare che a qualcuno potesse venire la felice idea di dipingere qualcosa e perpetrare uno scempio.
Poi, su mia richiesta, ci siamo diretti al molo di levante da cui si gode la più bella vista di Catania di notte. Oltre, ci vorrebbe una barca.
Qui ho scattato la foto che vedete in seguito: le luci della città riflesse sul mare ed i gabbiani che riposano tutti in fila sul braccio di una grù.
www.chillemi.eu
domenica 1 febbraio 2009
Pioggia Malinconica
Ho guardato alla TV la nuova moda italiana: il poker "Texas Hold'em"; confesso che mi piace di più quello alla francese con le carte dal 7-8 all'asso.
Fuori piove, lentamente. L'acqua sta purificando tutti lo sporco che noi lasciamo con la nostra vita su questa terra.
La pioggia è anche malinconia: momenti dove osservi fuori e dentro te e sogni ed immagini.
Ricordo quando avevo quindici anni ed osservavo per intere notti fuori fino ad albeggiare e quando il cielo faceva scrosciare di gocce il mondo i miei sentimenti arrivavano alle stelle.
Ora, da "grande", questi si sono un bel po' chetati e per apprezzare momenti cosi' devo rilassarmi, concentrarmi e svuotare la mente di tutti i pensieri che l'affollano.
Come allora mi chiedo dove porterà questa avventura chiamata vita, col futuro sconosciuto ed un passato sempre pronto ad essere reinterpretato.
Una certezza pero' la possiedo: dopo anni di silenzio c'e' nuovamente gente intorno a me e fa piacere scambiare con loro momenti di questo esistere, ridere, ritrovarci, raccontarci i mali ed i sogni che possediamo.
Sono sempre convinto che qui in Sicilia siamo troppo soli ed indipendenti, quasi piccoli dei che credono di potere raggiungere l'infinito. Ci scordiamo pero' che uniti siamo più forti e che i vampiri che volano sopra di noi hanno vita più facile nel piombarci addoso e succhiarci il sangue in questa situazione.
Piove fuori. L'ho già detto. Mi calma ridirlo ed osservare le gocce che pacate appaiono quando traversano il fascio di luce del faro del comune di fronte a me.
Buonanotte amici miei !
Giuseppe Chillemi
mercoledì 28 gennaio 2009
Impotenza
Sembra la Napoli di qualche mese fa. E' uno schifo. Qui si sono mangiati i soldi in cazzate e non li hanno lasciati per l'essenziale.
Gli autobus sono fermi perchè senza gasolio e metano.
La spazzatura è ovunque perchè non ci sono i soldi per gli operatori ecologici.
Le luci sono spente sempre per motivi di denaro.
Ora, se io fossi padre di famiglia, in cosa spenderei i nostri soldi ? Nell'agghindare una casa di cazzate e lavori inutili per fare arricchire questo o quel pascià oppure per mantenere tutto pulito, avere l'acqua calda, girare in macchina e poterci vedere in faccia quando tramonta il sole ?
Eppure i concittadini dormono e sono silenti. La Sicilia sembra la terra degli impotenti: rassegnati a non ottenere nulla nemmeno si sforzano di combattere e gettare giù a calci nel sedere chi è colpevole di questi disastri.
Siamo un popolo succube, pecore di pastori che ci portano al macello senza che noi battiamo ciglio; che ci ribaltano e ci tosano facendoci morire di freddo; che ci minacciano e tolgon la dignità come si toglierebbe un lecca lecca ad un bambino.
Io non posso credere che nessuno gridi allo scandalo e siano tutti ammanicati con questo o quel potente di turno tanto da non poterci permettere la ribellione.
Crediamo e creiamo santi, li mettiamo sull'altare ma qui sono tutti luridi diavoli affamati di soldi.
Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu
Stop worring start living
Arrivano i giorni della merla, i più freddi dell'anno e questa è una buona notizia. Dopo di loro inizieranno a migliorare le giornate oltre ad allungarsi sempre più.
Vi confesso di avere passato momenti di depressione nera, che più nera non si puo' ma in mezzo a questo buio ci sono stati gli amici ed alcuni cugini ad aiutarmi e sollevare il morale.
Oggi, finalmente, una giornata positiva ed ottimista. Le nubi sono scemate quasi del tutto dalla mente e c'e' una gran voglia di fare. Spero che duri.
(Chi mi segue nel blog sulla perdita di peso ha visto l'evoluzione dei miei pensieri)
Ora si tratta di andare un passo alla volta e non lasciasi abbattere, smetterla di pensare e preoccurasi (da qui: Stop Worring !) ed iniziare a rivivere (Start Living!).
Per me che soffro parecchio di sbalzi di umore e momenti di pessimismo cosmico è un momento importate. Significa che l'anima ha fatto una svolta e vuole smetterla di mettersi scenari inquietanti davanti.
I problemi ? Quelli di tutti: debiti, incertezza sul futuro e decisioni importanti da prendere. Quindi nulla che ciascuno su questa terra non si trovi ad affrontare quotidianamente.
Mi sono dato una regola: no superlavoro, si momenti di svago e per questo fra qualche giorno iniziero' ad andare in piscina; mi sono già iscritto.
Per uno che vorrebbe una giornata di 72 ore è già un risultato notevole.
Giuseppe Chillemi
domenica 18 gennaio 2009
E domani si ricomincia !
Ho fatto alcune foto sia del compleanno sia del raduno in campagna. Eccole qua:
Week-End con gli amici:
Festa di compleanno di venerdi':
Mancano alcune perchè certuni non vogliono essere pubblicati ma va bene lo stesso !
Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu
Altra serata piacevole
Mi sono realmente divertito ed alcune di queste persone le ho incontrate per caso ad un motoraduno. Uno scambio di parole ed è nato un rapporto.
L'ho già scritto ieri: lo stare in società è il sale della vita ed io, di questa un po' insipida voglio trarne sapore.
Quanto sono costate 6 ore di puro divertimento ? 10 euro fra pizze e bibite e poi l'allegria è stata gratis.
Dopodomani postero' le foto che ho fatto in questi giorni. Per momento ve ne lascio una personale: in un tocco di narcisismo potete ammirare tutti la mia straordinaria "bellezza" :-)
Scherzo... eccomi a voi, un po' più vecchio, un goccio di doppio mento per la ciccia ma sempre sorridente perchè di tutto questo gran casino che è l'esistenza, poi non rimarrà nulla ed è bello godercela.
Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu
sabato 17 gennaio 2009
Tra le braccia delle amiche
C'era tanta gente e devo dire che mi ha fatto molto piacere reincontrare parecchie persone che non vedevo da quasi un anno. Parenti del mio amico, amici, cugine. Tutta gente con cui sto bene e che credo mi stimi.
E' bello uscire di casa ed incontrare amici, ti danno energia positiva.
La cosa che più mi gratifica è l'affetto che ricevo dalle ragazze: è sempre molto piacevole ricevere i loro abbracci, le carezze, la manifestazione che mi vogliono bene.
Sono rapporti che abbiamo costruito da una vita, basati sulla fiducia reciproca.
Qualcuno ha detto un giorno che siamo "animali sociali" che non possono vivere soli. Io confermo: quello che chi ti sta attorno puo' darti (o toglierti) è immenso.
Ora è tempo di andare a letto.
Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu
giovedì 15 gennaio 2009
Un pensiero
Oggi ho visto un documentario sulla morte di Giuseppe Fava: voce controcorrente in una Sicilia corrotta e santificante i suoi stessi demoni; ne è nata questa frase.
Giuseppe Chillemi
lunedì 12 gennaio 2009
In povertà
Non sono neanche ultra povero da non potere mangiare ogni giorno (e si vede :-) ma per lungo tempo ho sofferto la mancanza di denaro. Poi...
... poi è arrivato un momento di svolta nella mia vita dove l'anima si è distaccata dai beni materiali terreni ed ha scoperto quelli più intangibili.
Mi riferisco agli amici ed ai cugini che ti chiamano; ai vecchi compagni i scuola; alle giocate a carte; alle passeggiate senza comprare niente dove osservi la gente e questo mondo; a mia sorella ed i miei genitori... Tutte cose che non si comprano perchè nascono da dentro ad un livello dove il denaro non c'entra. Elementi che arricchiscono lo spirito e lo rendono al contempo più forte perchè un amico, tua sorella, tua madre, tuo padre, nessuna crisi protrà toglierteli; saranno sempre li per te a ridere e scherzare, a consolarti e starti vicino, a rimproverati o scusari, a piangere o essere felici finchè morte non vi separi. Anche una lite, per quanto dividere, li farà restare sempre nella tua mente con un qualche sentimento.
E che dire della sensibilità verso chi come te stenta a raggiungere la fine del mese ? A sentirti unito a loro ed alle difficoltà che incontrano ? A guardare questi come simili e non con la puzza al naso di chi si sente superiore con cui li ho visti guardare da molta gente ?
Che bella la povertà ! Credo che questi anni di mancanza di denaro più che guastare mi abbiano fatto trovare la verà ricchezza.
Giuseppe Chillemi
www.chillemi.eu
Non posso credere che siano trascorsi 4 anni in silenzio. Eppure è accaduto, la vita mi ha trascinato altrove. Il sorriso non mi manca ma l...
-
Mi ero ripromesso a dicembre di iniziare questa lingua. Ho il corso "il tedesco per tutti" della De-Agostini, anno 1985. L'ho...
-
Non posso credere che siano trascorsi 4 anni in silenzio. Eppure è accaduto, la vita mi ha trascinato altrove. Il sorriso non mi manca ma l...


