lunedì 26 novembre 2012

All In One da salotto: La chimera


Tempo fa avevo un piccolo sogno da tecnomane: desideravo un sistema All In One da mettere accanto alla TV del soggiorno per fare le cose più disparate:

1) Ricevere la TV digitale terrestre
2) Ricevere la TV satellitare
3) Programmare e registrare i canali
4) Ricevere i canali a pagamento
5) Game Station per gli emulatori
6) Console per videogiochi
7) Vedere i canali video e sentire le stazioni radio internet
8)  Media Server per gli altri PC della casa
9) Photo Viewer
10) Music Player
11) DVD/Blue Ray Player
12) Varie ed eventuali

Abbiamo computer potenti da 3Ghz, schede grafiche incredibili, audio 7.1, collegamenti wireless, hard disk da svariati terabyte. Anche il PC meno potente eguaglia e sorpassa le console sino ad ora uscite.
Una scheda di Ricezione TV/SAT con più ricevitori è capace di decodificare e registrare i flussi video di 3/4 emittenti contemporaneamente.
Eppure non è possibile ottenere quello che cerco.

I giochi sono per la XBox o la Playstation o la Wii legati alle rispettive case madri. Se ne vuoi comprare uno in particolare devi prendere pure la console associata.

I canali satellitari a pagamento, Sky in Italia, hanno bisogno di un decoder dedicato.

Il formato dei canali terrestri a pagamento è coperto da copyright e quasi nessun produttore di schede TV ha decoder in grado di aggiungere questa funzionalità al proprio prodotto.

Per ottenere tutto assieme devi:

1) Comprare 3 consolle diverse
2) Comprare  un decoder per canali SAT e TV a pagamento
3) Comprare un PC che faccia da server
 
Morale della favola ?

Avere in casa 5 apparecchi differenti che non riescono a dare tutto quello che ho segnato nei precedenti punti

Non siamo più negli anni 80 dove le nuove tecnologie erano all'ordine del giorno e qualcuno riusciva veramente ad avvantaggiarsi sull'altro e giustificare la produzione di un sistema multimediale alternativo.
Una PlayStation ha la stessa potenza di una XBox 360. Una Wii addirittura di meno.
I PC possono fare il lavoro che fanno tutti i decoder e, se vuoi usufruire dei contenuti nel resto della casa, bastano client stupidi che debbono solo ricevere il segnale.

E invece no ! Ti devono vendere l'abbonamento per il salone e per la stanza da letto. Vogliono il diritto di cancellarti il contenuto degli HardDisk dove hai registrato un film o un programma televisivo. I giochi devono essere in esclusiva per una sola piattaforma cosi' da avvantaggiarsente.

Risultato ? Spreco, spreco, spreco !

Consumiamo 5 volte le risorse naturali anzicchè avere un solo dispositivo; spendiamo 5 volte i soldi che avremmo speso con una sola appliance; otteniamo la metà di quello che potremmo ottenere; siamo costretti a ricomprare tutto senza aggiornare quando i produttori lo decideranno; la libertà che otteniamo è notevolmente ridotta.


E questo per il dio denaro. Ciascun produttore vuole il proprio orticello privato per distribuire e vendere contenuti. E nessuno, dico, nessun politico alza la voce e dice "Mettetevi daccordo e fate una ed una sola macchina"

Spero che un giorno questo cambi. Come è accaduto per gli alimentatori dei telefonini occorrerebbe definire uno standard e fare che tutti si attengano ad esso. Ne guadagnerebbe il mondo ed i consumatori.

Giuseppe Chillemi

sabato 17 novembre 2012

Riproviamo con Linux

Tanti anni fa avevo deciso di installare Linux.
Non ricordo che versione fosse ma rammento bene che mi venne il "freddo" in tutto il corpo.
La scheda grafica non era configurata bene e non ci stava alcun modo, se non da linea comando, per sistemare le cose.
Ora, per uno che non ne capisce niente è come configurare un reattore termonucleare senza le istruzioni.
Amici mi hanno detto che le cose sono migliorate negli anni. Ci sono tante versioni con splendide interfacce grafiche ed User Friendly. Ubuntu è la più gettonata.
Ho un PC in stabilimento che dovevo reistallare e mi serviva solo la possibilità di accedere tramite Terminal Server al computer centrale. Ho detto: perchè dare soldi alla Microsoft per una cosa cosi' semplice ? Proviamo Ubuntu.



Le prime 3 installazioni non sono andate a buon fine per qualche problema del controller SCSI. Al momento di mettere il bootloader falliva.
Non demordo. Il giorno dopo tolgo i vecchi hard disk (il PC era anche esso un server) e monto un canonico UltraATA da 200GB.
Stavolta le cose vanno a buon fine.
Il PC è una dual processor Pentium III con diversi GB di Ram ed una scheda grafica PCI. Windows ci ha sguazzato per tanto senza problemi. Linux è rinomato per girare su PC antichi e quindi dovrebbe andare bene...
... dovrebbe....
Mi è sceso il latte alle ginocchia per la lentezza di tutto. Neanche avessi installato Windows 7 su di una macchina con 256MB di Ram.
Stupore e disappunto per quella che doveva essere l'informatica che consente anche ai vecchi PC di funzionare.
Qualche imprecazione a parte, decido di riprovare. A me serve solo la possibilità di connettermi in terminal server.
Trovo in rete 2 release più leggere: "XUBUNTU" e "Precise Linux".
La seconda la provo su macchina virtuale e funziona alla grande. Non c'era il client terminal server ma l'ho potuto scaricare senza problemi. Niente peripezie da linea comando.
Rimaneva XUBUNTU ed il dubbio di avere una macchina poco potente.



Lo installo sul PC dello stabilimento e, estremamente meravigliato, riesce a gestirlo senza problemi.
Questi ragazzi hanno fatto un gran lavoro.
Rimane il problema del client Terminal che qui si chiama Remmina e non TSClient.
Dal comodissimo software center lo cerco e lo scarico. Tutto in maniera user friendly.
Provata la connessione al computer centrale, va senza problemi.
Vengo a conoscenza anche di un Linux Teminal Server Project che dovrebbe permettere alle macchine datate di funzionare. Un po' troppo complicato per me e non è quello che mi serve.

Le considerazioni finali sono queste:
Ubuntu è diventato come Window 7 per le richieste di grafica e potenza. Se non avete una scheda grafica moderna, lasciatelo perdere.
Xubuntu è meraviglioso, da nuova vita ad un vecchio PC. Se volete lavorarci, fare girare fogli elettronici, navigare, chattare, prendere posta, usare word processor, è la vostra scelta.
Precise Linux è minimalista. E' una distribuzione autoavviabile ed autoinstallante da appena 250MB. Ha gli automatismi che servono per installare nuovo software senza impazzire e consente di usare PC ancora più vecchi di quello che ho.

Adesso desidero passare al vaglio la possibilità di usare Skype. Se anche questo gira e funziona per il meglio, migrero' altre macchine.

Lontani sono ancora i tempi dove imparero' la linea comando ma lo faro'. Non dovrebbe essere difficile per me (sono ottimista)

Giuseppe Chillemi


mercoledì 22 agosto 2012

Vita di negozio


Da un paio di settimane ho preso la vita di un'altra persona. Sono nelle sue scarpe ma cerco di portarla avanti a modo mio.
Parlo di mia madre e mi trovo nei pressi della stazione, nel laboratorio di famiglia. Lei è andata ad operarsi ed io sto qui al posto suo. Apro alle 7.30, chiudo all'ora di pranzo, cerco di dormire, e poi riapro alle 17.00
Durante il giorno si susseguono le chiamate dei clienti; la gente che entra per essere servita al banco; gli ordini ai fornitori. I soldi vanno e vengono incassando questo e pagando quell'altro.
Il sudore è tanto. Qui ci sono sempre dai 35 ai 45 gradi. E' un forno, una sauna. Mamma ha fatto questo mestiere per 27 anni ed io avevo giurato che non lo avrei mai intrapreso. Ora sono qui per necessità, vista la sua mancanza. Il motto recita "non dire mai: di quest'acqua non ne bevo"

La vita vista da una bottega sulla strada è particolare. Ci sono i clienti che con costanza ritornano e quelli nuovi. Per ciuscuno devi riservare un sorriso ed una battuta quando occorre; sia che tu abbia appena aperto, sia che ti trovi alla chiusura, stanco dopo una giornata di lavoro:
"Tortellini, Ravioli, Pansoti Ricotta e Spinaci, Tagliatelle, signora cosa gradisce ?"
"Col sugo stanno bene i maccheroni caserecci ma anche le pappardelle !"
"Si, il prezzo è 4 euro e 20... questo 7 euro... altri prodotti sono su ordinazione."

Fra un momento e l'altro esci fuori a fumare una sigaretta. Alla tua destra c'e' il fruttivendolo, il Sig. Pippo che con gli aiutanti e le famiglie al seguito, combattono per guadagnarsi un tozzo di pane. Alle 9 sono puntuali con la loro ape, scaricano le cassette di frutta e verdura e montano le loro vetrine. Pomeriggio chiudono e tutto ricomincia il giorno dopo.

Con me lavorano alcune persone e la loro vita è più difficile della mia.. Stanno accanto alle macchine, producono la pasta, preparano le confezioni per i clienti interni ed esterni. Sudano parecchio e si sporcano di farina. Però l'aria è allegra, si ride e si scherza.

La porta di ingresso è una vera e propria vetrina verso il mondo. Girano centinaia di persone ogni giorno e spesso ci chiamiamo l'uno con l'altro per dire "esci ! E' passata una turista (o un gruppo di turiste) che era una gnocca senza confini!" Allora si scappa per poi ritornare e dire "era pazzesca, le farei questo e quello ! " (sostituite a "questo e quello" le vostre fantasie più perverse:-)

Oggi non sono riuscito a prendere sonno per l'agitazione ed il gran caldo. Alle 15 ho aperto la saracinesca e c'era fuori un rumeno che da 3 anni gironzola da queste parti. Come lui molte persone mangiano e dormono grazie alla Caritas. Gli ho offerto una sigaretta ed abbiamo discusso del lavoro. Ce n'e' poco e quello disponibile è sottopagato. Gli consigliavo di andare a Vittoria o Ragusa, dove l'agricoltura gira, ma lui dice che per 12 ore (e più) sotto il sole ti pagano dai 15 ai 25 euro e devi pure mangiare e dormire e non vale la pena. Lui è un ultimo fra gli ultimi con gli occhi azzurri e lo sguardo intenso. Non lo vedevo da un po'. Sono aumentati i segni di stress che gli leggo in faccia. Speriamo che un giorno ce la faccia.
 Eppure ci vorrebbe poco per fare stare bene lui e quello come lui. Basterebbero quei 10/20 centesimi al kilo che la distribuzione SBRANA ai produttori per diventare più milionaria. Se tutti sapessimo, se tutti agissimo, se ci fosse una presa di coscienza....

Alle 18-19 è l'ora dei marocchini e dei ragazzi africani che ritornano dal lungomare della Playa dove per tutto il giorno hanno camminato come locomotive per vedere gli oggetti che hanno portato con se come zavorra in tutto il percorso. Noi li snobbiamo ma se sapessimo veramente quanto è difficile la loro esistenza forse li accoglieremmo con un caloroso sorriso.

Anche stasera chiudero' alle 20 e 30 e qui un nuovo capitolo della miseria umana. Noi abbassiamo le saracinesce ed apre la bottega della prostituzione. Davanti al negozio si mettono due gay che per pochi spiccioli cercano di andare avanti.

Io ho girato in lungo ed in largo, sono stato con gente facoltosa, ho contattato grossi imprenditori ma niente è stato cosi' vero come la vita che osservo in questa via, o come il sudore che il mio corpo butta fuori per combattere l'afa.

Non c'e' vergogna nel non avere la giacca e cravatta di quando facevo il consulente informatico. Anzi, è meno stressante e quando vado a casa mi addormento con pochi pensieri. Nella borsa i soldi guadagnati e nella testa l'idea di arrivare in fretta, farsi la doccia perchè domani inizia un'altro giorno.

Qui ti rendi conto che ogni vita è bella e tanta gente cerca di portla avanti al meglio e non esiste il solo lavoro di ufficio, in cui stai alla scrivania e sogni di diventare dirigente fancazzista.

Se gli altri giovani sapessero come si sta bene, eviterebbero di aspettare sogni che non si realizzeranno mai.


Giuseppe Chillemi


giovedì 31 maggio 2012

Notte di terrore in casa Chillemi

Ci sono grandi e piccoli terremoti. Quello dell'Emilia Romagna e quello che accade per cause di "forza maggiore"...

Ore 23:30. Il figlio rimasto a casa a 40 anni della famiglia Chillemi ha un "leggero" sovrappeso.

Sin da quando era piccolo ha avuto un problema: la tenuta delle sedie in cui metteva il suo largo e pachidermico sedere.

Da allora ha imparato a guardare bene i posti dove si poggia: se la sedia è in plastica allora ne sovrappone due; se la sedia è una di quelle strane ad S allora Prega; se è di legno antico dice "no", per favore cambiatela....

Nella sua stanzetta ha una sua postazione con un PC, due monitor ed una stupenda poltrona retata reclinabile in pelle ormai da 5 anni. La usa praticamente sempre, è la sua compagna di vita.

Ora, accade che alle 23:30 tutti si addormentino per il riposo meritato tranne lui. Giuseppe Chillemi è davanti al PC a girovagare qui e la.

Tutto ad un tratto la notte si scuote: si sentono rumori di urti violenti, lamiere accartocciate, ferri che cozzano contro pareti e poi un gigantesco boato che fa tremare la casa.

I genitori del "pargolo" si vegliano e la mamma terrorizzata inizia a gridare "il terremoto, il terremoto".Il padre si siede sul letto e trema convulsamente e non ha nemmeno la forza di parlare.

Dalla stanzetta del "bambino" di quasi 200KG si sente una vocina "non vi preoccupate, sto bene, si è solo spaccata la poltrona".

Mamma zoppicante arriva col suo bastone. Papa' è ancora impietrito. Ci vogliono 5 minuti prima che si muova.

Il "piccolo" rimane in posizione dove è finito e chiede al padre di fare una foto che mette a disposizione della comunità affinchè si faccia quattro grasse risate.


Perdonate il dito del "paparino" ma non capiva niente quando è arrivato.

Sullo sfondo il menu' Login di Windows 7. Il computer si è riavviato dopo la forte botta.

La scheda wireless non ha funzionato più per 20 minuti.

Sotto il tavolo potete notare la "base" della sedia staccatasi dal corpo.

Il "bambino" inquadrato sono io. Esattamente come mi hanno trovato i miei dopo il terribile spavento.

E dire che quando ero "piccolo" mi dicevano "se caschi è il terremoto"... è accaduto quasi davvero.

Buona notte a tutti.


Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

sabato 26 maggio 2012

Giornate maledette

A volte sembra che il sole stia per spuntare. La tua energia cresce e ti riempi di speranze.
Non ti importa di avere ma di essere; le parole altrui non ti colpiscono più come prima; le tue colpe, le paure, le vergogne scompaiono.
E' la vita che vorresti, quella che desideri per sempre. La tua anima è stabile è forte.
Poi, non sai perchè, tutto si inscurisce nuovamente ed arranchi. Non ricordi cosa ti eri detto di cosi' potente da farti cambiare in positivo. Le nuvole avvolgono mente, anima e cuore; annaspi nell'acqua e nel fango ed inghiotti veleno.

Maledetti giorni ! Maledetto esistere ! Maledetti tutti !



Si, ti sfoghi e ribelli e cerchi dentro te le energie migliori. Vorresti evocarle con una formula magica  che finisca con "e liberami da questo male oscuro", come la preghiera del Padre Nostro.

Ma qui di magia c'e' ben poco. Sei solo e devi darti da fare.

E' la mia vita. Certe settimane sono in cielo, altre all'inferno ma ho imparato alcune cose: quando sono stato bene ho scritto perchè, i nuovi modi di vedere il mondo, i concetti. Ora che sto male da morire faccio lo stesso. Come un contadino che ha visto il suo campo distrutto da una tempesta e, finito di disperarsi, si sbraccia e mette all'opera nell'arare, dissodare, riseminare le piantine ed attendere nuovamente che crescano.

Finchè morte non mi separi dal mondo io non mi arrendo.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it


sabato 5 maggio 2012

Parole mentre tutti dormono


Un'altra notte insonne.
I pensieri si affollano, come le idee e la pila di cose da fare.
La mente non riesce a calmarsi e produce pensieri su pensieri.
Fra poco saranno 38 gli anni su questa terra. Trentotto è la metà di 76. Sono in mezzo al cammin della mia vita.
Molti hanno già figli di di 10 o 15 anni. A me è toccato un destino diverso.
Demoni indicibili si sono susseguiti dentro me da quando ero adolescente. Non mi hanno lasciato in pace riempiendomi di preoccupazioni.
Nel 2005 il fondo e poi la risalita. Uno per uno li ho dovuto affrontare, dargli un volto, una ragione e poi tentare di domarli.
Adesso sono in un angolo, messi alle strette. Non ascolto più le loro voci, le accuse, le motivazioni. Gli rido in faccia o li ignoro. Spiego a me stesso che molte sono bugie nate dalle parole cattive di altri e da logiche non mie,
Quanto durero' ancora ? Quanto reggerà questo corpo martoriato dal disturbo alimentare? Se c'e' un Dio meglio pregarlo e sperare che mi ascolti. Io faro' del mio meglio per salvaguardare il tempio in cui è racchiusa la mia anima.
Dedichero' i miei anni futuri a fare la differenza fra una vita sprecata ed una realizzata.
Prima erano i grandi progetti, gli obbiettivi irragiungibili, il successo che tutti ti dicono devi raggiungere.
Io mi chiedo cosa realmente dia ricchezza ad una vita: i tanti soldi ? I palazzi che costruisci ? I luoghi che visiti ?
No ! Credo ci sia dell'altro. E tutto sta nel trasmettere la tua esperienza di vita a chi ti sta accanto; nel migliorare la tua e la loro; nell'aiutare gli altri a riconoscere i demoni che tu stesso hai cacciato e dare loro i metodi affinche' anch'essi riescano a farlo; nel creare relazione profonde.
Non è col denaro che puoi costruire questo obbiettivo. E' solo un mezzo per ottenere le certe cose più rapidamente ma non quelle che contano. Occorre coinvolgere, motivare, amare e farsi amare, istruire, guidare e sperare.
Non sarà un milione di euro a darmi una donna che mi ama e mi rispetta e nemmeno dei figli felici o delle esperienze durature. Ci vuole la comunicazione del cuore, quel legame speciale fra essere umani che si ottiene unendo la tua anima alla loro.
Devi mostrare la strada, percorrerla prima tu, essere di esempio. E' l'unica maniera perchè la gente si fidi.
Idee, tante idee, tanti propositi. Li appunto sul mio registratore e domani li copiero'.
Tempo, maledetto tempo in cui brucia la mia esistenza. Spero di averne abbastanza prima che mi consumi del tutto.
Vita: bella e maledetta tu sei. Tormenti la mia anima e gli dai sogni e speranze. La ragione non ce la dici. Nessuno la sa. Perchè siamo qui ? Cosa dobbiamo fare ? Mistero... mistero...

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

Politici: Io non dimentico !

Fra poco più di un anno dovrebbero esserci le elezioni.
I partiti di destra stanno cercando in tutti i modi di "lavarsi la faccia" e farci dimenticare il passato.
Ora è colpa di Monti se l'Italia va male. Adesso il nemico comune sono le tasse, ed i suicidi degli imprenditori l'onda emotiva da cavalacare.

Non c'e' telegiornarle che non faccia questo giochetto cominicativo:

1) Dare notizie sui suicidi e sulle imposte e sulla crisi
2) Mostrare subito dopo i leader del partito di destra che grida contro l'imposizione fiscale.

E' ovvio che il cittadino faccia 1+1 e dica "la destra è con me".

Uno sporco gioco fatto di comunicazione corrotta che sta tentando di fare recuperare punti al padrone che la controlla.

Io non dimentico:

  1. Avete potenziato voi Equitalia consentendogli di sequestrare tutto il sequestrabile
  2. Siete stati voi a portare le aziende al collasso ed alla chiusura
  3. La globalizzazione l'appoggiavate come opportunità per esportare prodotti, invece sono state esportate aziende
  4. Avete creato leggi che permettevano alle unioni di imprese di pagare pochissime tasse
  5. I mafiosi ancora ringraziano per avere potuto riciclare i capitali facendoli rientrare in Italia pagando solo il 5% in maniera anonima
  6. Grazie a voi il mio maggior cliente è fallito per mancati pagamenti mandando a casa 25 persone e non permettendomi di riprendere i soldi che lui mi doveva. Ho dovuto chiudere e sono anche io nelle mani di Equitalia
  7. Non avete cambiato di una virgola le leggi elettorali come richiesto da milioni di persone
  8. Avete protetto per tanti anni delinquenti al potere negando le autorizzazioni a procedere dovute. Come un vero Clan Mafioso
  9. Stavate per aumentarvi i rimborsi elettorali all'insaputa di tutti
  10. La burocrazia non è diminuita di una virgola
  11. Mignotte e puttane minorenni erano diventate il pane quotidiano di un presidente pervertito che pensava ai festini invece che al paese
  12. Avete fatto e proposto leggi che stavano per smontare la democrazia e la giustizia, altre che dare vantaggi personali a quello che chiamano Mister B.
  13. Vi siete protetti spalla a spalla nei vostri privilegi. Tutti ! Incuranti del partito e del colore politico. Quando si tratta di arraffare, magnare e rubare le vostre facce sono come il culo.
  14. Per tanto tempo avete detto: "è per il bene del paese" invece ogni cosa è stata fatta per il bene vostro.

Adesso potete cavalcare qualsiasi onda, promettere mari e monti, dirci che non siete più quelli di una volta, ma io vedo i curriculum che avete cumulato negli ultimi anni e questi parlano chiaro: se otterete il potere ritornerete a fare quello che facevate prima.

Dovete andare tutti a casa. Dovete farlo perchè siete degli amministratori che hanno portato al fallimento l'impresa Italia ed occorre sostituirvi. Siete il vecchio ed il marcio che, come un tumore, logora dall'interno.


Un grazie a Fini che quasi due anni fa stacco la spina al govenro ammettendo i propri errori. Questo gli è costato caro, ma grazie a lui abbiamo evitato danni peggiori

Il prossimo voto scegliro' di darlo ad uno di questi partiti:

  • Movimento 5 stelle
  • Fli
  • Verdi
  • IDV

Nessun altro merita.


Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

mercoledì 25 aprile 2012

Digitalizzare i propri libri, KIT e Metodologia


Da qualche tempo sto digitalizzando i miei libri per portali con me nel lettore di e-book o nell'iPad.
Qualcuno ama l'odore della carta, sfogliare i testi, vedere la propria libreria e non sopporta quello che sto facendo. Io amo lo spazio, averli sempre d'appresso e svuotare scaffali inutili.

Ho raffinato una metodologia ed individuato dei programmi ad hoc e volevo condividere con voi la mia esperienza.

Primo passo:

Distruzione del dorso e digitalizzazione.
  • Compratevi uno scanner a caricamento automatico e duplex (possibilmente unica passata) che accetti almeno 200 fogli. Lo scanner deve avere il controllo ultrasonico che evita doppie pescate.
  • Comprate uno scanner piano
  • Trovate una tipografia ed un litografo amici.

Prendete i libri che volete digitalizzare ed andate in tipografia. Loro hanno un macchinario chiamato "Tagliarisme" (costo 800,00 euro circa). Questa serve a fare un taglio netto nel punto in cui i libri sono incollati, cosi' da ottenere i fogli sfusi.

Sfogliate i libro da digitalizzare per evitare che ci siano pagine incollate.



Infilate il testo nello scanner a caricamento di fogli automatico ed impostatelo per:
  • digitalizzazione in scala di grigi per i testi in bianco e nero, oppure a colori per i testi che hanno anche delle fotografie (usate il grigio per quelli con colori solo nei testi)
  • formato di output TIFF
  • Nessuna correzione colore
Durante questa  fase potrebbero incepparsi dei fogli. Non ricominciate da capo, create un'altro file con i fogli rimanenti.


Con lo scanner piano digitalizzate la prima, la seconda, la penultima e l'ultima pagina di copertina.


Siete pronti per la seconda fase.



Procuratevi i seguenti programmi:
  • IrfanView: è un visualizzatore di immagini windows che ben tollera il formato PDF, è gratuito.
  • Paperport ultima versione (Oggi la 14). E' a pagamento
  • Tiff Image Splitter/Merger (A pagamento)
  • AdobePDF (A pagamento)
  • File Minimizer (A pagamento)
La procedura da seguire è questa:


Prendete il file del libro e con IrfanView scorrete tutte le pagine per individuare dei salti. (2 o più pagine pescate assieme causa questo. E' raro ma accade).

Nel caso ce ne siano seguite questa procedura oppure proseguite oltre in caso contrario.


Con Tiff. Image Splitter/Merger dividete tutte le pagine. Avrete un elenco numerato di queste.
Rinominate le pagine saltate e digitalizzate perchè sia conseguenti nella numerazione. Quindi fate l'nverso, il Merge (Chiamato anche Join). Otterrete un unico file con le pagine in sequenza.


Ora potete riprendere il normale flusso.


Aprite il programma Paperport. E' il migliore per il lavoro che stiamo andando a fare.


Trascinate il libro nell'area di lavoro.
Bicliccate sul libro per aprire le pagine.

A questo punto avrete di fronte un testo che potrebbe avere le ombre della pagina successiva (a causa della luce dello scanner) ed anche un'alone grigio dovuto all'invecchiamento.

Col "contagocce bianco" (Set Withe Point) segnate il punto con il grigio che non dovrebbe esserci di tonalità più scura. La pagina sbiancherà ed il testo sarà più nero. NON APPLICATE IL CAMBIAMENTO.



Con il "contagocce nero" (Set Black Point) selezionate la parte che dovrebbe essere di un nero vivo. NON MEMORIZZATE IL CAMBIAMENTO.


Uscite dalla visualizzazione pagina senza memorizzare. Dovete sapere che cosi' impostate i punti bianchi e neri globalmente per l'operazione successiva.


Il programma PaperPort offre degli strumenti (Set-Tools) per il miglioramento del testo digitalizzato in maniera globale.


Procedete come segue:


Selezionate il libro ed applicate il comando SET "Apply current black and white points". Cosi' tutte le pagine sbiancheranno ed il nero' sarà più vivo.


Selezionato il comando "Auto Straighten" (Auto Raddrizzamento). Lo scanner digitalizza spesso le pagine storte e questo le raddizzerà tutte.


Ora siete di fronte ad una serie di scelte:


  • Se il file di origine non ha immagini ed è in bianco e nero scegliete il comando "Convert Color" e selezionate Black&White (Bianco e nero)
  • Se il file di origine ha molte immagini in scala di grigi scegliete il comando "Convert Color" e selezionate "Half-Tone"
  • Se il file di origine ha il testo in diversi colori scegliete il comando "Convert Color" e selezionate "Half-Tone"
  • Se il file di origine è a colori, non fate nessuna conversione.
Riselezionate il libro e salvatelo con il comando "Save-As". Selezionate PDF, mantenete dimensioni e DPI originali e nelle "options" (opzioni) scegliete "Best Quality" (Miglior Qualità). Se il file è a colori selezionate "Color" se in bianco e nero o Half-Tone selezionate "Black & White".


Siamo a due passi dalla fine.

Aprite l'explorer e mettete il libro salvato, e le copertine nella stessa directory.

Selezionate tutti i file tenendo premuto il tasto CTRL.

Premete il pulsante destro del mouse e dovreste avere "Combine Selected Files in Adobe Acrobat". Fatelo.
Si aprirà una finestra dove ordinare i files da fondere assieme per ottenere il libro finale.
Mettete prima la copertina e la seconda di copertina; a seguire il libro; infine la terza di copertina e la quarta di copertina.
Selezionate come qualità "large" in basso  destra.
Premete "Combine".
Dopo qualche secondo si aprità l'Acrobat con il vostro libro.
Salvate il file dove volete.


Avete quasi finito.


A questo punto potreste avere libri da 30 a 400Megabyte. Occorre rimpicciolirli.


E' qui che viene in gioco FileMinimizer Suite.


Apritelo.
Trascinate il libro dentro il programma con il mouse.
Selezionate l'opzione "Visivamente alta qualità". Per esperienza è la migliore.
Cliccate su "ottimizza".


Dopo circa 5 minuti il PDF è pronto e sarà più piccolo dal 20 al 90% (Specialmente per i files a colori).


Quando avrete preso la mano potrete procedere più velocemente in questo modo:


1) Mettete più libri in paperport e fate lo "straighten", l'applicazione dei "White and Black Point" e la conversione in HalfTone o Bianco e nero per gruppi di libri omogenei.


2) Date in pasto a File Minimizer più libri e fatelo lavorare in gruppo.


Io sto riuscendo a digitalizzare in questo modo la mia collezione di testi.


Credo che quando sarà il turno dei fumetti ci saranno delle piccole modifiche da fare. Specialmente quando ci saranno fumetti con alcune pagine a colori, occorre digitalizzare queste a parte, sottoporle al SOLO raddrizzamento e poi unire tutto con il PDF.


Divertitevi. Una volta che diventerete esperti sarete rapidissimi.



Non allego le immagini dei programmi perchè sono pigro e ci vorrebbe troppo tempo a scrivere tutti i passaggi.



Se avete dei dubbi contattatemi.


Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it





domenica 22 aprile 2012

Mari e Monti


Lo hanno chiamato "governo di emergenza" e doveva fare le riforme necessarie a sbloccare un paese ingessato. Erano "tecnici" e dietro questa definizione ci dovevano stare persone competenti nel loro mestiere, capaci di mettere le mani negli ingranaggi che non girano più.
Quello che ho davanti gli occhi sono  avvoltoi, il paravento di sanguisughe che non erano più legittimanate ad espropriarci di tutti i nostri averi col solo scopo di mantenere parassiti e carozzoni obesi.

Un paio di mesi fa è stata gran fanfara per le liberalizzazioni. Grazie ad esse i giovani dovevano potere aprire farmacie senza sottostare a vincoli; la casta dei notai andava sciolta; i tassisti dire addio a licenze tramandabili di generazione in generazione; ciao a concorsi di abilitazione dove solo i raccomandati vincono; e ci doveva stare pure uno sfoltimento di procedure burocratiche che rendono impossibile l'avviamento di nuove attività.

Cosa è accaduto ? Poche gocce nel mare e praticamente non si è fatto nulla. Hanno vinto le solite lobby di potenti lasciando tutto cosi' com'e'.

Per non parlare della lotta alla corruzione, pubblica e privata,  e del conflitto di interessi.
Se Monti non fosse un burattino della vecchia, sporca, politica,  e suo paravento di facciata, oggi avremmo una bella legge a tutelarci. Invece non ne parla più nessuno. I porci al governo sicuramente stanno dicendo fra se e se: "l'abbiamo scampata, hanno dimenticato".

Nella realtà, nemmeno un anno è passato dall'ascesa dei tecnici e la benzina è rincarata, come tutti gli altri prezzi, e le tasse aumentate a dismisura.

I vecchi maiali non potevano farlo ed hanno messo un volto fantoccio.

Nel mentre Equitalia costringe la gente a chiudere bottega ed attività; pignora beni e mette ipoteche ovunque. Estirpando ovunque realtà imprenditoriali che sono come la piantina nel terreno che l'agricoltore semina perchè sa che dopo qualche anno darà i suoi frutti.

"Salviamo il bilancio!" "E' la priorità !" gridano i potenti.

Avrei una metafora per questa politica: e' come se uno si stesse tagliando braccia, mani, gambe e piedi e organi interni per venderli al mercato nero dei trapianti, convinto che risanato il debito tornerà a lavorare.

"Abbiamo risanato il bilancio" grideranno fra un anno. Peccato che non avremo più strumenti e risorse per tornare a fare impresa.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

venerdì 6 aprile 2012

Rimpatriata

Sparsi agli angoli dell'Italia ma riuniti dalla vita, noi studenti del Marconi dipolomati nel 1992 siamo riusciti finalmente ad incontrarci.

Sono passato venti anni da allora ma nessuno è cambiato cosi' tanto da non riuscire a riconoscelo.
Eravamo in 13 e ci siamo riuniti nel locale Miseria e Nobiltà a Mascalucia, in provincia di Catania.
Il primo ad arrivare dopo di me: Fabio Bruno, poi Gianluca di Mauro e man mano tutti gli altri.

Il primo impatto è stato meraviglioso ! L'atmosfera era gioviale, tutti ridevamo e ciascuno constatava il tempo trascorso nel viso degli ex-compagni. Qui sono state assegnate le prime onorificenze: Mister Capelli Bianchi (Gianluca),  Mister Capa Pelata (Carmelo), Mister Panza (Io) High Tower (Dario).
Due decenni e l'affetto ancora ci univa e si vedeva. E' stato un buon inizio.

I locandieri ci hanno preparato un tavolo al piano di sopra.
Fra qualche sguardo intorno, a scrutare le belle ragazza, e l'indecisione su come prendere posto, dopo 10 minuti eravamo giù a raccontare aneddoti del tempo che fu. Tutto condito da " che fine ha fatto questo ? Che fine ha fatto quello ?".

Sono stato contento di constatare che molti sono sistemati sia nel lavoro che nella famiglia. Quasi tutti d'accordo nel dire che scuola ed università nella vita non sono serviti a nulla, solo a dare una cultura ed una preparazione di base. Poi il vento dell'esistenza ed il lavoro ci hanno forgiato e fattp diventare quello che oggisiamo.

Abbiamo mangiato bene. Antipasti misti con frutturine e poi pizza; acqua birra e coca cola hanno innaffiato la serata. Infine un po' di amaro per digerire, un dolce per l'unico che lo voleva e tutti fuori per la foto di gruppo.


Ancora parole e poi i saluti... ma no, non è finita qui.

Un gruppetto di irriducibili è rimasto per un'altra ora e mezza a chiaccherare, suonare la chitarra, osservare le donne che provenivano dal locale e poi sbavare per la superbona in minigonna rossa che usciva dal ristorante di fronte.

Ce ne siamo andati quando  il proprietario ha chiuso la porta di ingresso ed ha detto spaventato: "Ma voi che ci fate qua ?".

Un ultimo abbraccio e la ripromessa di vederci presto, probabilmente a casa di Leonardo a Stazzo dove ci riunivamo quando ancora andavamo a scuola.

W I ragazzi della F e della A del Marconi ! Siamo grandi e sempre lo saremo !

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it


mercoledì 4 aprile 2012

Bagno di cultura


Sono disteso nel letto, con l'iPad di fronte a me.
In questi giorni sono malato e per questo mi sono dedicato a tante piccole cose fra cui il riempimento del tablet con programmi interessanti.
C'è di tutto !
Il dizionario devoto oli
Il dizionario zanichelli di tedesco ed inglese
Il dizionario dei sinonimi e dei contrari
La Bibbia
Frasi zen
Proverbi
Programmi di lettura libri digitali
Programmi di lettura fumetti
Navigatori gps
Lettori di audio libri
Lettori text to speech per leggere cosa e' scritto
E tanto altro ancora
Spero nel momento in cui potrò acquistare i libri che già possiedo in formato digitale e distruggere la biblioteca cartacea.

Il futuro e' già qui .


Giuseppe Chillemi
Http://www.giuseppechillemi.it

mercoledì 28 marzo 2012

La crisi

Da un po' di giorni discuto con la gente su questo tema.
Sono imprenditori o persone comuni che come noi si trovano a combattere con il mondo reale, con aziende, clienti, banche, fornitori.

Emerge uno spaccato dell'Italia molto lontano da quello che si vede in TV, dai politici che ci guardano dall'alto dei 90.000 euro di pensione mensile o dal comodo posto garantito dentro un istituto di credito o in una istituzione da cui non ti cacceranno mai.

Qui la situazione sta diventando realmente nera.

Abito a Catania e solitamente ci sono tantissime macchine in giro ed i classici locali pieni. Da un po' di tempo si è notato un vistoso calo del traffico. Le persone stanno a casa perchè non hanno soldi da spendere per la benzina o per fare acquisti e non hanno nemmeno posto di lavoro a cui andare.
Lo vede mia madre che ogni giorno doveva fare la fila nelle ore di chiusura per svincolare negli snodi cruciali della città. Lo vedo io quando vado in orario di punta e circolo normalmente.
I locali si svuotano ed hanno afflusso di clienti solo il fine settimana.

Con chiunque parlo sento racconti di istituti di credito che hanno chiuso i fidi che davano alle imprese. E' capitato a noi: la banca ci ha chiesto un immenso rientro in termini impossibili; è capitato ad altri a cui sono saltate tutte le scoperture. Non c'e' più liquidità. I pignoramenti crescono.

I centri commerciali sono deserti. Solo poche anime ci vanno e per lo più escono con un sacchettino o a mani vuote.
Le vie del centro seguono la stessa sorte e molti negozio hanno le saracinesce abbassate oppure si trasferiscono in zone dove gli affitti costano meno.

C'e' il boom degli Hard Discount. Si parla di un +35% solo lo scorso anno. I portafogli sono vuoti e chiunque sta tentando di riempire il carrello a prezzi modici. Le vendite nelle catene "di marca" sono calate in maniera paurosa.

Lo stato continua a non pagare i fornitori. Due anni è il tempo minimo per vedere il denaro dal committente pubblico.

I clienti delle aziende, strozzati dalla situazione, allungano i pagamenti a dismisura. Le catene commerciali sono tornate a pagare a 120 o 180 giorni.

Inizio a sentire brutte storie. L'ultima è il suicidio di un imprenditore amico di amici che si è buttato a mare con la macchina per via dei debiti. Altri racconti come questi si susseguono nei telegiornali. Ora per propietari di azienda ora per padri d i famiglia senza lavoro.


Il quadro complessivo è quindi: mancanza di lavoro; prestiti non concessi dalle banche; liquidità mancante; consumi che scarseggiano; pignoramenti.

A tutto questo si aggiunge lo stato che con la macchina infernale di Equitalia (qui: Serit) ti toglie quel poco che ti è rimasto. Le tasse aumentano; l'iva lo farà a breve; la benzina alle stelle.

Serve una ricetta per uscirne. Ricetta che le facce in parlamento non ci danno. Loro si muovono in un'ottica di contenimento dei costi ma non di snellimento del sistema. Le liberalizzazioni sono poco più che una chimera. La burocrazia è sempre li e non diminuisce. La tassazione è alle stelle.

Fra poco ci sono le elezioni ed io vedo sempre i soliti noti con ideologie antiche.

Io non so chi votero' l'anno prossimo e credo che come me molti non lo sappiano.


In particolare vorrei programmi orientati a questo:

1) Una quasi eliminazione della burocrazia per velocizzare l'apertura delle imprese.
2) Un sostegno al reddito per chi è disoccupato che segua il meccanismo delle 3 proposte di lavoro (e poi te lo tolgono) come fanno in Inghilterra.
3) Un giro di vite alle attività delle banche che le riporti ad investire sul territorio e non in prodotti astratti che portano la crisi come è accaduto in America. Gli istituti di credito hanno ricevuto 500 miliardi. Cosa ne hanno fatto ? Perchè non sono stati dati al tessuto sociale ed economico reale ?
4) Una maggiore trasparenza della pubblica amministrazione affinchè il cittadino possa diventare realmente controllore dell'operato dei politici, di quanto spendono e perchè lo fanno.
5) Agevolazioni verso coloro che vogliono aprire un impresa in termini di finanziamenti alle idee che sino ad oggi sono stati nulli o sottoposti a vincoli impossibili.
6) Un giro di vite alla corruzione pubblica e privata che secondo la corte dei conti costa al paese 60 miliardi l'anno.
7) Il recepimento della direttiva europea che porti i pagamenti a 60 giorni.

Questi 7 punti sono molto semplici e chiari ma non capisco il motivo per cui nessuno li voglia attuare.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it


venerdì 23 marzo 2012

Primi passi su iPAD3

Oggi è stato un giorno campale per il mio portafoglio debiti. L'ho aumentato di 1.500 Euro per investire nella tecnologia Apple.
Ho preso un iPhone 4s ed un iPad3. Sono gli ultimi ritrovati della tecnologia che si è evoluta dai primi telefoni ed i timidi tentativi di Microsoft nel mondo tablet sino ad arrivare a queste meraviglie.
Mi servono per lavoro. Sono assieme ad una persona in gamba che sviluppa si questi dispositivi ed abbiamo grandi aspettative.


Sono abbastanza scafato nel mondo informatico e solitamente i computer non hanno segreti. Cosi' ho aperto le scatole che contenevano i nuovi arrivi, li ho messi sotto carica ed ho iniziato a configurarli.


(Piccola nota stonata: entrambi vogliono MicroSim ed io ho ancora una gigantesca 64k. Quindi prima di utilizzare il telefono dovro' cambiare la mia scheda con una nuova. Una piccola rottura ma dovro' affrontarla.)
 Ho fatto le prime impostazioni dei dispositivi quali lingua, nazione e proprietario.  Poi è stato il turno del wireless e dell'account iTunes. Tutto a prova di neofiti. Semplici e diretti.
L'App store mi ha dato immediatamente accesso a diverse applicazioni gratuite che ho subito installato: quella per Facebook, un lettore di PDF, un programma per la dieta, uno per le note ed un aggregatore.
Per fare contento mio padre ho subito caricato un Tex (il fumetto) formato PDF e l'esperienza di visione è stata splendida. I fumetti ed i libri elettronici sono una delle applicazioni per cui usero' maggiormente iPAD 3. La visibilità è ottima anche grazie al diplay Retina ad elevatissima risoluzione.

Dei sensori di rotazione, del GPS, del contatto multitocco sapete già tutto. Non vi scrivero' niente altro tranne che per iPAD 3 sento la mancanza di una porta per dispositivi USB. Lo hanno scritto in molti ma la mania di steeve jobs per il controllo ha fatto chiudere la apple in un angolino riguardo questo tema. Il mondo concorrente di Android ed in futuro di Microsoft sono più aperti.

Quello che colpisce una persona di idee come me è la prospettiva di utilizzo futura. Sono già disponibili libri, musica, video e riviste (oltre a programmi che consentono la collaborazione degli utenti). E' solo l'embrione. Un giorno vedremo le nostre cartelle cliniche su iPAD e soci, pagheremo col telefonino; interagiremo con i medici e riceveremo le ricette elettronicamente; studieremo solo su tavolette; faremo la spesa e vedremo i risultati scolastici dei nostri figli sempre li.

Sono solo alcune delle prospettive che una tecnologia come questa apre, unita ad internet: l'interconnessione globale. E' il nuovo millennio.

Io, come i miei compagni dell'epoca, ho studiato sui libri cartacei. Non davano l'interattività che il mondo moderno offre. Il mio primo pensiero è per le generazioni future. Spero che i costi di accesso ai nuovi dispositivi cali rapidamente e le famiglie se ne possano munire. Scenderebbe tantissimo il digital divide in favore della cultura. Sarebbe anche bello che calassero i costi. Non più libri dai 40 ai 100 euro ma tomi sotto i 10 fruibili a tutti gli alunni e studenti.
A questo devono pensare pero' i governi. Il problema dei "cartelli" è di attualità e sono loro che debbono monitorare affinchè cio' non accada. Quanto rimane di costo tolta la la stampa e la distribuzione ? Niente ! Se moltiplichi 1 euro per 1.000.000 di fruitori hai un milione di euro ed il libro è ben che pagato, cosi' come la casa, la villa, i viaggi e le spese per la vita restante.

L'avidità, purtroppo, è il motore del mondo. Credo ci saranno grandissimi problemi per i nuovi utenti digitali in tema di controllo dei costi, interoperabilità e fruibilità. Saranno tutti arroccati in castelli da cui per entrare ed uscire dovrai pagare. Un mondo dove i dispositivi non dialogheranno fra loro per scucirti più denaro.

Lascio perdere l'argomento della privacy.

Cosa dire in chiusura di questo flusso di pensieri ?



Beh, grazie Steve Jobs ! Sognatore e precursore dei tempi. Hai fatto realmente la rivoluzione. Ora che non ci sei più tocca a noi proseguire il cammino da te tracciato. Ma ti dico anche un sonoro "vai a cagare tu ed il tuo mondo chiuso". Ha ragione Stallman quando si dice felice che tu non influenzerai più la società con la tua visione.

Si, amore ed odio. Come tutte le cose della vita.

Chi vivrà vedrà.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it









domenica 11 marzo 2012

Diario di due fiere ed un viaggio

Sono ritornato da un viaggio di due settimane. Ho visitato due fiere, ciascuna per ognuna delle aziende con cui collaboro.
E' stato duro e faticoso. I miei piedi sono con le piaghe ed ho una bella tendinite alla gamba sinistra. Fortunatamente ora si è attenuata.
Ricordo ancora quando ero piccolo e visitavo con meraviglia questi eventi: vedevo robot, grandi macchinari per la produzione pasta, confezionatrici, pesatrici multiteste; oppure abiti, oggetti, scarpe di ogni foggia e misura.
Adesso sono smaliziato e so cosa accade da ambo le parti. Sia quando sei un espositore ed affronti la fatica e le spese di giorni di fiera, sia quando sei un visitatore e cerci e vaghi per gli stand di enormi padiglioni.

I bigliettini da visita sono la base per ogni buon rapporto. Arrivi, ti presenti, scambi bigliettini da visita e se devi acquistare inizi la discussione, se devi vendere cerchi di essere breve ed efficace perchè la gente non ha tempo da perdere con te (anche se quello che gli proponi è interessante).

Essere sempre riposati è la regola per non rimetterci la vita. Non fare ore piccole, andare in ristoranti vicini al luogo in cui si dorme, avere un bagaglio leggero e viaggiare con comodità sono le altre per diminuire al massimo lo stress.




Ho viaggiato in aereo ed in treno. Per la prima volta ho preso un Freccia Rossa. Che differenza con il classico interegionale. In poco più di un'ora raggiungi la tua destinazione contro le 2 e passa del secondo. Anche la gente è diversa. Il freccia rossa ospita viaggiatori danarosi che possono spendere il triplo di una persona qualunque. Vedevi il loro tenore di vita dagli abiti e dagli accessori: tutti vestiti elegantemente e 4 su 8 possedevano un IPAD per passare il tempo.
Sull'interregionale c'e' gente di tutte le razze e le fasce sociali. E' come la terza classe di una nave dove in fondo ci sta la vita della gente che non riesce ad arrivare a fine mese, per cui 11,50 ero sono il massimo da spendere per un viaggio di 200KM (anzicchè i 32 del Freccia Rossa). I loro telefonini non sono l'ultimo modello, i loro abiti sono quelli di chi suda fisicamente per lavorare. Spesso li vedi addormentati ed abbracciati ai loro bagagli perchè hanno paura che se li rubino.

Da persona che ha navigato tutte le fasce sociali mi piace vedere in loro i colori del mondo. La realtà che lustrini ed accessori di lusso non ti mostrano. Non che la persona ricca sia un colpevole di qualcosa. La classe media e quella bassa rappresentano l'enciclopedia del mondo in tutte le sue sfaccettature.

Dovevo vedere un'amica che non incontravo da 8 anni. Putroppo non è stato possibile ed abbiamo rimandato ad una nuova data. Ho invece incontrato ZAC, la "sorellina acquisita" tanto tempo fa che si è fatta uno sbattone di viaggio per venirmi ad vedere. L'ho trovata bene. Anche lei cerca di creare la sua vita.

Torino è stata una delle mie mete. Qui c'e' la mia sorella vera che ci vive con il suo fidanzato. Mi ha ospitato per 4 giorni coccolandomi come meglio poteva. Io la ringrazio. Il suo affetto è essenziale.

A Torino c'e' anche il mio futuro socio nella nuova avventura che stiamo intraprendendo. Non sto qui a scrivere cosa. E' tutto in embrione. Dico solo che è un ragazzo in gamba, programmatore valente, che ha bisogno di un buon commerciale per esplodere. Io sono certo che insieme faremo grandi cose. Riusciremo a portare l'attività ad un livello dove potere campare degnamente.

Adesso sono a casa. E le impressioni dell'essere ritornato sono strane: mi sento impoverito, come se qui stessi stretto. La vita mi chiede ancora avventure, viaggi, impegni. Io tentero' di accontentarla in ogni modo.

Giuseppe Chillemi



venerdì 10 febbraio 2012

L'amore ed attrazione


Ormai sono sulla soglia dei 40, solo soletto ma senza disperarmi.

Strada facendo ho osservato l'amore e l'attrazione e gli strani giochi che fanno.

Tutti adorano l'amore ! Ti fa perdere la testa, ti focalizza su di una persona, vivi per lei e con lei. Sogni, progetti, pensi al matrimonio e magari ti sposi. Vivere per sempre assieme: sembra questo il destino dei due cuori. Guai a dividere cio' che Dio ha unito !

Bene, questi sono i sogni che poi si schiantano su di un muro pari allo scoglio preso dalla Concordia nella sua navigazione.

Ne ho seguite di storie, ma veramente tante !

Gente finita a tirarsi suppellettili addosso; a picchiarsi facendosi lividi in tutto il corpo; persone che sopo qualche anno di convivenza non si parlano più; coppie che diventano "aperte" per trovare la scusa di scopare con altri; silenzi ed incomunicabilità a più non posso; rabbia per essere costretti ancora a vivere insieme; impossibilità di lasciarsi perchè uno non avrebbe il sostentamento economico (solitamente le signore) senza la controparte; unioni che proseguono solo per "il bene dei figli" e tanto altro ed infine tradimenti a più non posso senza trovare mai il coraggio di lasciare definitavamente il comodo focolare di casa.

Un tempo credevo all'amore eterno. Ora so che ci sono mille sfaccettature ed è veramente difficile e complicato trovare la persona giusta, quella che ti capisca, quella che tu capisci, colei o colui al quale aggrapparsi nei momenti difficili ed amare e rispettare senza remore; la persona per cui i tuoi difetti sono un piacevole momento di divertimento e ci ride su invece di infuriarsi o ti sopporta con amore accettandoti per quello che sei.

Divertente è guardare le dinamiche delle attrazioni.
Se sei donna, fra i 20 ed i 30 anni ti stanno tutti addosso. Sei il sogno perverso dei maschi che ammirano la tua giovinezza e la bellezza e sbavano al solo pensiero di possederti. Tu donna  hai strani gusti: vadano bene i ragazzi fustacchioni ma segretamente brami per l'uomo di potere, che solitamente è 15/20 anni più grande di te e per lui lasceresti tutto perchè ti da quella sicurezza e quella vita che un uomo della tua età non puo' darti. Via cosi' a relazioni impossibili, tormentate e nascoste o pubbliche e scandalose.
Viceversa per gli uomini. A 20 anni, se non sei bello e potente cucchi poco e ci vuole molto stile per riuscirci (a meno di non dedicarsi alla affamate che prenderebbero tutto). Man mano che diventi grande acquisisci potere e fascino (se ne sei capace) ed a 35/40 anni ecco che piovono le giovincelle di cui sopra: sole  o con partner. Il sogno si avvera: carne fresca e disponibile. L'avrai sino a che la tua posizione terrai.
Si, perchè per entrambi vale la ferrea regola: quando la donna perde la bellezza per vecchiaia l'uomo se ne va a cercare la 25 enne; quando l'uomo perde il potere per qualsiasi motivo, lei cambia nido e se ne prende uno che le  garantisca il benessere.

Poche persone resistono a questi meccanismi connaturati nell'essere umano.

Vi sembrano banalità ? Guardatevi attorno e spalancate le orecchie per sentire cosa realmente accade nel mondo e poi mi direte.

Giuseppe Chillemi


domenica 1 gennaio 2012

Il nuovo anno

Primo post del 2012.
Sono appena rientrato a casa ed ho trascorso la serata con i miei parenti più stretti.
Mi ricordo la mia giovinezza, quando finire la cena significava andare via dai vecchietti e ritrovarsi con i più giovani a fare baldoria e poi andare a vedere l'alba la mattina dopo i classici cornetti alla nutella.
E' durato un po' di anni, poi sono rimasto solo. E l'alba l'ho vista anche senza amici accanto. Era una tradizione.
Sono alla soglia dei quaranta e mezza vita è trascorsa. E quei vecchietti da cui scappavo per andare via ora sono le persone con cui sto bene e che apprezzo. Mio dio come cambia la vita !

All'inizio del 2011 mi ero dato tanti buoni propositi per l'anni avvenire ma poi quasi nessuno si è avverato. Perchè accade ? Si esagera nel volere troppo e la vita non sai mai cosa ti riserva.
Cosi' mi ritrovo esattamente un anno dopo a pensare cosa fare di questo che sta entrando.
Ne ho due giusti giusti:
dimagrire 20 kili entro la fine dell'anno
riprendere in mano il lavoro da cui sono mancato per un po'.
Tutto qui.
Il resto verrà solo se avro' del tempo a disposizione.


Spero che anche i vostri siano pochi ma buoni e vi auguro che si avverino.


Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

Non posso credere che siano trascorsi 4 anni in silenzio. Eppure è accaduto, la vita mi ha trascinato altrove. Il sorriso non mi manca ma l...