venerdì 25 novembre 2011

Io e Stallman


Era il dopocena dell'Ipisa di oltre un decennio fa.
Vedi questo tipo scalzo, con le sole calzette, seduto davanti alla Hall del congresso. Pochi minuti dopo apparve sul palco vestito da GURU ed inizio a parlarci di Free Software, Programi Liberi e non Gratuiti (Come FREE poteva lasciare intendere).
Allora non ero molto addentro alla questione copyright ed ai motivi che stavano dietro alla sue lotte, dalla licenza GPL alla Free Software Foundation. Oggi ad oltre 10 anni di distanza apprezzo sempre più questa persona. Adesso che vedo che grazie alla sua licenza nessuno puo' essere cacciato da alcun progetto di sviluppo; che ciascuno di noi ha in mano un pezzo di libertà quasi assoluta che le corporation non possono minare; ora che so, dopo 3 cambi radicali nella mia vita, che se avessi scelto la sua strada quei 3 cambi non li avrei dovuti fare.
Per altri che lo hanno incontrato, Stallman è un tipo strano, rozzo. Figurarsi che al ristorante rifiutava il piatto e mangiava la pizza direttamente sul tavolino. Ma se dobbiamo vedere la sostanza e non l'apparenza, lui è un eroe dei nostri tempi.
Sono orgoglioso di quel meeting e vi posto la foto per farvi invidia :-) Io c'ero. E voi ci sarete quando la grande corporation vi darà un calcio in culo fottendosene del vostro background, della capacità e metterà nell'immondizia anni ed anni del vostro lavoro ?

Giuseppe Chillemi


mercoledì 23 novembre 2011

Segui la regola dorata


Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

lunedì 14 novembre 2011

Giornata coi cugini , l'onda della vita, solitudine

Oggi si festeggiava il compleanno di mio cugino Biagio. Lo ha fatto martedì ma ci siamo riuniti oggi.

C'erano tutti i più intimi: le tre sorelle, la moglie, i suoceri, la cognata e suo marito ed un paio di amici.

Il cibo è stato cucinato dalla madre e da suo padre: riso ai funghi, pasticcio, salsiccia, ali di pollo ed un buffet di dolci preparato dalla suocera specialista in questo campo.
La giornata era piovosa e l'abbiamo trascorsa in casa in mezzo ai bimbi a giocare a carte.

Quando sono con loro sto bene e rifletto sul passato ed il futuro. Vedo 3 generazioni messe assieme: nonni, figli e nipoti (questi, ormai sono due per quasi tutte le coppie intermedie).

Ricordo la mia infanzia passata in mezzo ai tanti cugini. Era divertente riunirsi tutti assieme ed oggi sta accadendo la stessa cosa: i figli dei nosti padri, e cioe' noi, si incontrano, i bimbi giocano e crescono.

Dopo i miei 10 anni è andata via la prima nonna e dopo i miei 20 sono iniziati a morire gli altri tre. L'onda della vita e della morte li ha portati via. Cosi' accadrà , chissà quando, nei prossimi anni anche per tutti i miei zii. I nipoti vedranno andare via chi li ha presi in braccio quando i genitori non erano presenti, chi li ha accuditi e nutriti in loro vece. Accadrà anche ai miei.

Il pensiero mi mette malinconia. Vorrei fare l'impossibile: congelare la situazione di oggi e fare che si perpetui in eterno ma non si puo'. Le regole dell'esistenza non sono scritte da noi e non le possiamo modificare.


Io ho 37 anni ed una mia famiglia ancora non ce l'ho ed in questo momento di crisi è difficile pensare ad un futuro certo e tranquillo. Mi penso a 50 anni. Sembrano lontani ma sono dietro l'angolo. Sino ad ieri festeggiavo i miei 30, ora sono sui quaranta ed il tempo è passato in un batter di ciglia. Già sento la solitudine ora, figuriamoci poi.
Non so se sono adatto ai figli, non so se saro' un buon padre e marito, non so se avro' la pazienza, la competenza e la capacità di crescerli. Non so nemmeno se e quando trovero' una compagna adatta a me.
E' tutto buio, ma credo che lo sia per ciascuno di noi in questa situazione.
A volte immagino quelli che una famiglia ce l'hanno ma non l'apprezzano o la tradiscono. E' un paradosso.

Ritornando a parlare del futuro. Io dei progetti ancora li ho. Alcuni, troppo grandiosi li ho abbandonati, altri sono piccoli e ben realizzabili. Uno su tutti la mia cura del disturbo alimentare. Ho deciso di mettercela tutta. Prima dei 40 voglio avere tolto parecchio peso e vivere con più "leggerezza". E' la mia priorità, poi verrà il resto. Questo perchè se mi metto a fare troppe cose è sicuro che fallisco. E poi volete mettere come si vive meglio in un corpo più sano ?

E' tardi. Ora devo andare a letto. Volevo condividere con voi alcune riflessioni notturno dopo una giornata spensierata.

Buonanotte

Giuseppe Chillemi

mercoledì 9 novembre 2011

Yoga e Reiki


Ieri, grazie all'invito di una cara amica, sono andato per la prima volta a fare Yoga.


 E' stato il prosegui dell'esperienza iniziata questa estate, e per conto mio, con la meditazione.

C'era Marco, il maestro, ed una serie di allievi, quasi tutte donne tranne Francesco, sintomo che le ragazze sono più sveglie e curiose degli uomini.

E' stao interessantissimo e mi sono realmente rilassato. La respirazione, l'energia, la tranquillità provata.

Poi è stato il turno di una sessione di Reiki: recitazione di Mantra e scambio di energia hanno reso la serata ancora più speciale.

Unica nota dolente, sul vero senso della parola, è stata la mia schiena, che non ha retto allo stare sdraiato su di un pavimento rigido e si è bloccata. Ad un certo punto c'e' voluto un aiuto per rimettermi impiedi ed ho dovuto proseguire la serata seduto su di una sedia.

Questo mi fa maledire uno per uno tutti i kili in più che ho ma non posso farci nulla se non combattere il disturbo alimentare che mi affligge. La speranza è di togliere 20 KG prima della prossima estate.

Lo Yoga con tutta probabilità lo rifaro'. Anche perchè ho scordato l'orologio e devo andare a riprenderlo.

Ah, la prossima settimana ci sarà una sessione di "Emotional Freedom Tecnique". Sono curioso e ci partecipero'.

Giuseppe Chillemi

http://www.giuseppechillemi.it



sabato 5 novembre 2011

Trattamento Italiano


Sono grande,
  lo dice la carta di identità: 37 anni.
  Dovrei già avere una famiglia, un buon lavoro, sentirmi realizzato, avere risolto tanti problemi.

  Eppure non è nulla di tutto questo.

  Guardo indietro e mi ricordo i miei 15 anni, quando la gente mi isolava prendendomi per pazzo: usavo il computer, mi piacevano i videogiochi, navigavo nelle BBS. Ero un folle che andava isolato.

  Molto dopo è esploso il fenomeno PC ed Internet. Allora tutti appresso ad un monitor, a chattare, a vadere siti, a scaricare, a videogiocare.

   Di botto, dopo avere violentato la mia mente per anni e lasciatomi in anguste 4 mura senza mai invitarmi la gente ha iniziato ad esser come me, scordandosi (apparte qualcuno) di tutto quello che mi aveva detto o fatto.

   Ivece che potere sfruttare le mie capacità, quello che sapevo fare, sono dovuto andare in cura, perchè nella mia testa ronzavano quelle orribili parole e quella solitudine che ha pervaso tutta la mia adoloscenza e maturità e c'era una forte depressione.

   Questo lo chiamo "il trattamento italiano". Se sei differente, se pensi differente, se hai un corpo differente, se non sei standardizzato allora vai isolato e non valorizzato

   E' morto di recente Steve Jobs. Lui nell'America delle oppurtinità, che guarda l'intelligenza come una risorsa, è potuto essere qualcuno.

   Se fosse nato qui, probabilmente sarebbe pure in cura per riprendersi da quello che gli avrebbe riservato la gente.

    Ora è finita la rabbia che avevo dentro e cerco solo un futuro decente e probabilmente sarà un futuro dove aiutero' le persone che soffrono a stare meglio. Devo solo studiare e prendere una laurea in psicologia.

     Vi terro' informati sugli sviluppi di questo fronte.

     Buonanotte

    Giuseppe Chillemi
    http://www.giuseppechillemi.it


Contrattacca


Lotta per te stesso.

Giuseppe Chillemi

http://www.giuseppechillemi.it

Non posso credere che siano trascorsi 4 anni in silenzio. Eppure è accaduto, la vita mi ha trascinato altrove. Il sorriso non mi manca ma l...