mercoledì 26 ottobre 2011
Sorridi !
E' la maniera più semplice di migliorare la tua giornata.
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
lunedì 24 ottobre 2011
Il fiume, l'onda, la sponda.
Ho sognato di volari aggrappato ad un canottino ed atterrare sul bordo di un fiume e dovere andare sull'altra sponda dove si aspettava la grande onda.
Su di una nave con un capitano, la gente si gettava per essere trascinata dal fiume e godersi il rischio.
Io non vedevo più i ragazzi che erano con me ed il capitano mi disse: girati ed avrai una sorpresa.
Erano tutti li, come spiriti che accompagnavano il nostro viaggio.
Sottofondo il ritornello di una malinconica musica diceva: "pensami ma non dimenticarmi".
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
Su di una nave con un capitano, la gente si gettava per essere trascinata dal fiume e godersi il rischio.
Io non vedevo più i ragazzi che erano con me ed il capitano mi disse: girati ed avrai una sorpresa.
Erano tutti li, come spiriti che accompagnavano il nostro viaggio.
Sottofondo il ritornello di una malinconica musica diceva: "pensami ma non dimenticarmi".
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
venerdì 21 ottobre 2011
Parole sparse
Sbrigati, sei solo. Devi fare la spesa. Corri', compra, torna a casa.
Preparati, raditi che sembri un barbone, anche se non te ne frega nulla di quella peluria che ti ha dato la natura. Datti un contegno e fai bella figura.
Cucina, tua madre arriva a casa e dopo un giorno di lavoro non è giusto che non trovi nulla.
E' tardi, il gatto miagola, vuole mangiare. Tu lo ignori, corri e vai.
Prendi la tua amica, un po' sfasata in questo periodo, ed esci con lei. Fai bene: nella buona e nella cattiva sorte.
Ecco, facciamo benzina. Il locale è a qualche chilometro e non vuoi restare a piedi. "Buonasera: 20 euro" "grazie, arrivederci".
I tuoi cugini ti aspettano. Qualcuno è meravigliato della compagnia. Occhi che non si incrociavano da 10 anni lo fanno adesso, in tempi meno critici e tumultuosi, dove la vita è incerta ma nessuno medita quello che non deve fare. Allora piangevo sotto la luna. Ora critico guardo il mondo.
Farfalle al salmone, una moretti e Karaoke: "Bambola" e "La mia storia fra le dita".
Lo stomaco si guasta. Corri al bagno.
I bimbi si divertono, la gente si sfoga. Qualcuno crolla dal sonno e si addormenta sotto un altorparlante dove gridano anime che vogliono aprirsi.
Ciao, la serata è finita. Noi che facciamo ? Dai, un giro su in montagna. Dobbiamo parlare, devi parlare. Getta il male, sputa il veleno, rasserena il tuo cuore.
Una stella cadende.
Sigarette rimpiono il nostro vuoto per qualche momento. Ancora parole e le bellissime luci della città all'orizzonte.
Non siamo soli. Una volpe si avvicina a noi. Accendiamo i fari e lei per un attimo si blocca a farsi ammirare nella sua bellezza.
Freddo, accendi il motore, ok, ora stiamo bene.
Lacrime. Abisso incolmabile. Solo il tempo lenisce le ferite.
E' tardi. si riparte. Mille curve. "Attenzione, sabbia vulcanica sulla carreggiata".
Che bello il cielo. Fotografiamolo. No, troppo freddo: 5 gradi. Rientro in macchina.
Drin drin. Suona il telefono a notte fonda; speranze di qualcuno che chance non ne ha più.
Sotto casa sua. Ciao, ciao. A presto.
Corta e la strada verso casa. Il jazz riempie questa notte.
Il gatto mi aspetta. Vuole mangiare. Mamma è sveglia: "per favore prendimi i carciofi in cantina che domani li devo preparare per i clienti".
Ok, scatolette per mamma; scatoletta per il gatto.
Mi levo le scarpe, via la camicia. Seduto nella mia poltrona: www.facebook.com. Solo un attimo.
Apro il mio blog.
Parole sparse.
Parole sparse.
Buonanotte
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
Preparati, raditi che sembri un barbone, anche se non te ne frega nulla di quella peluria che ti ha dato la natura. Datti un contegno e fai bella figura.
Cucina, tua madre arriva a casa e dopo un giorno di lavoro non è giusto che non trovi nulla.
E' tardi, il gatto miagola, vuole mangiare. Tu lo ignori, corri e vai.
Prendi la tua amica, un po' sfasata in questo periodo, ed esci con lei. Fai bene: nella buona e nella cattiva sorte.
Ecco, facciamo benzina. Il locale è a qualche chilometro e non vuoi restare a piedi. "Buonasera: 20 euro" "grazie, arrivederci".
I tuoi cugini ti aspettano. Qualcuno è meravigliato della compagnia. Occhi che non si incrociavano da 10 anni lo fanno adesso, in tempi meno critici e tumultuosi, dove la vita è incerta ma nessuno medita quello che non deve fare. Allora piangevo sotto la luna. Ora critico guardo il mondo.
Farfalle al salmone, una moretti e Karaoke: "Bambola" e "La mia storia fra le dita".
Lo stomaco si guasta. Corri al bagno.
I bimbi si divertono, la gente si sfoga. Qualcuno crolla dal sonno e si addormenta sotto un altorparlante dove gridano anime che vogliono aprirsi.
Ciao, la serata è finita. Noi che facciamo ? Dai, un giro su in montagna. Dobbiamo parlare, devi parlare. Getta il male, sputa il veleno, rasserena il tuo cuore.
Una stella cadende.
Sigarette rimpiono il nostro vuoto per qualche momento. Ancora parole e le bellissime luci della città all'orizzonte.
Non siamo soli. Una volpe si avvicina a noi. Accendiamo i fari e lei per un attimo si blocca a farsi ammirare nella sua bellezza.
Freddo, accendi il motore, ok, ora stiamo bene.
Lacrime. Abisso incolmabile. Solo il tempo lenisce le ferite.
E' tardi. si riparte. Mille curve. "Attenzione, sabbia vulcanica sulla carreggiata".
Che bello il cielo. Fotografiamolo. No, troppo freddo: 5 gradi. Rientro in macchina.
Drin drin. Suona il telefono a notte fonda; speranze di qualcuno che chance non ne ha più.
Sotto casa sua. Ciao, ciao. A presto.
Corta e la strada verso casa. Il jazz riempie questa notte.
Il gatto mi aspetta. Vuole mangiare. Mamma è sveglia: "per favore prendimi i carciofi in cantina che domani li devo preparare per i clienti".
Ok, scatolette per mamma; scatoletta per il gatto.
Mi levo le scarpe, via la camicia. Seduto nella mia poltrona: www.facebook.com. Solo un attimo.
Apro il mio blog.
Parole sparse.
Parole sparse.
Buonanotte
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
giovedì 20 ottobre 2011
martedì 18 ottobre 2011
Focalizza !
Non farti distrarre, specialmente dalle donne.
Giuseppe Chillemi
http:/giuseppechillemi.blogspot.com
venerdì 14 ottobre 2011
Di nuovo con un PC
Ieri sono andato dal negoziante mio amico ed ho portato quel rottame del PC vecchio.
Oggi me lo hanno restituito in un nuovo case fiammante e felice, la motherboard cambiata e contento l'ho portato a casa per montargli gli hard disk, connetterlo ai monitor ed avviarlo.
Si era erotto questo luglio ed io, essendo in campagna, me ne sono fregato di aggiustarlo. Mi sono goduto una estate di mare, montagna, persone, piente, fiori ed animali. Non ho sentito minimamente la necessita del World Wide Web, io vivevo nella vita reale.
E' stato disintossicante.
Ho scaricato la posta. Oltre 1000 messaggi. Ho premuto il tasto DEL quasi mille volte. Sintomo che la posta elettronica è diventata inutile. Troppo spam, newsletter, notifiche. Cose di cui si puo' benissimo fare a meno e che inquinano la vita.
D'estate, chi mi voleva poteva semplicemente alzare il telefono e sentirmi a voce e... come è bello sentirne una e poi, magari, vederla. Invece qui è tutto testo, qualche immagine statica e basta.
La frutta di campagna mia, raccolta con queste mani, è veramente buona. Cosi' come il sudore gettato e poi l'andarmi a fare la doccia. Il sale del mare dopo un bagno è pungente e bianco. La vista dell'infinito è meravigliosa.
E che dire dell'andare a letto alle 11 di sera per svegliarsi presto l'indomani e non stare alzato per questa o quella infruttuosa chat ?
Ah, si, ci sono i videogiochi. Ma volete mettere l'October Fest organizzata da mio cugino e le donne con cui ballare, parlare, sentirne la vicinanza ?
E' una tendenza che noto in me stesso da parecchio tempo: io ed il mondo tecnologico ci stiamo piano piano allontanando. Sintomo che si è chiusa un era.
Vi ho mai detto che qualche anno fa lo scorrere del testo sullo schermo mi faceva venire gli attacchi di panico ?
Ora chiudo. Scrivo qualcosa sul mio diario e poi mi metto a letto. E' tardi ed i bravi bambini non superano la mezzanotte svegli !
Libero !

Giuseppe Chillemi
Oggi me lo hanno restituito in un nuovo case fiammante e felice, la motherboard cambiata e contento l'ho portato a casa per montargli gli hard disk, connetterlo ai monitor ed avviarlo.
Si era erotto questo luglio ed io, essendo in campagna, me ne sono fregato di aggiustarlo. Mi sono goduto una estate di mare, montagna, persone, piente, fiori ed animali. Non ho sentito minimamente la necessita del World Wide Web, io vivevo nella vita reale.
E' stato disintossicante.
Ho scaricato la posta. Oltre 1000 messaggi. Ho premuto il tasto DEL quasi mille volte. Sintomo che la posta elettronica è diventata inutile. Troppo spam, newsletter, notifiche. Cose di cui si puo' benissimo fare a meno e che inquinano la vita.
D'estate, chi mi voleva poteva semplicemente alzare il telefono e sentirmi a voce e... come è bello sentirne una e poi, magari, vederla. Invece qui è tutto testo, qualche immagine statica e basta.
La frutta di campagna mia, raccolta con queste mani, è veramente buona. Cosi' come il sudore gettato e poi l'andarmi a fare la doccia. Il sale del mare dopo un bagno è pungente e bianco. La vista dell'infinito è meravigliosa.
E che dire dell'andare a letto alle 11 di sera per svegliarsi presto l'indomani e non stare alzato per questa o quella infruttuosa chat ?
Ah, si, ci sono i videogiochi. Ma volete mettere l'October Fest organizzata da mio cugino e le donne con cui ballare, parlare, sentirne la vicinanza ?
E' una tendenza che noto in me stesso da parecchio tempo: io ed il mondo tecnologico ci stiamo piano piano allontanando. Sintomo che si è chiusa un era.
Vi ho mai detto che qualche anno fa lo scorrere del testo sullo schermo mi faceva venire gli attacchi di panico ?
Ora chiudo. Scrivo qualcosa sul mio diario e poi mi metto a letto. E' tardi ed i bravi bambini non superano la mezzanotte svegli !
Libero !

Giuseppe Chillemi
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