lunedì 27 dicembre 2010
martedì 14 dicembre 2010
Prima di internet, ricordi di BBS/1
Come si viveva prima di internet ? Ve lo siete mai chiesto ?
Vi racconto un po' qualcosa. Negli anni 80, quando ancorala grande rete non esisteva, qualcuno invento il modo di trasferire i caratteri attraverso il telefono.

Era un sistema molto "semplice", si poggiava la cornetta su un dispositivo chiamato accoppiatore telefonico e da questo partivano sino a 75 caratteri al secondo. La chiamata era "diretta", significa che telefonavi ad un numero su cui ci stava un altro accoppiatore e questo dopo un po' iniziava a ricevere.
Potete vedere in questa pagina un semplice e primordiale sistema di trasferimento.
Quando la tecnogia ando' avanti, le velocità crescerono e da 75 si passo' a 300 caratteri, poi a 1200, 2400, 9600, 14400, 28800 sino ai 56000.
Nel momento in cui si poterono traferire un numero di caratteri consistenti (oltre i 300) nacquero quelle che oggi sono ricordate come BBS: Bullettin Board System (Sistemi di Bacheche elettroniche).
Io entrai in questo mondo a seguito dell'acquisto di un modem 14400 dall'America, comprato assieme a dei ragazzi conosciuto ad un convegno (Il PISAug). Ricordo che mi costo' 550.000 lire e ricordo pure che non fu il massimo degli acquisti. Era molto sensibile alla qualità della linea e spesso rallentava o addirittura perdeva il segnale.
Fu quello pero' il modo di entrare in un nuovo mondo. Occorreva solo un programma capace di visualizzare i caratteri che ricevevo dal modem, un programma Terminale. Ce ne stavano tanti a quei tempi ed o scelsi il mio e cominciai a dialogare con l'universo.
Ma in cosa consistevano queste bacheche elettroniche ?
Ebbene, tu digitavi AT(Numero di telefono della BBS) e dall'altra parte un computer ed un modem con un programma apposito, accesi 24 ore su 24 (la maggiorparte) ti rispondevano e ti mandavano delle videate in cui potevi scegliere. Interagivi con un sistema elettronico.
Quello che vedevo lo potete osservare nella schermata che ho allegato. Come ho detto erano tutti caratteri. Non ci stava alcuna immagine. I servizi erano basilarmente 3: messaggistica, ricezione file e giochi online. Nelle BBS più grandi con più linee telefoniche esisteva pure la chat. La messaggistica poteva essere locale o nazionale per quelle banche dati che abbracciavano FIDONET, una grande rete di comunicazione trasnazionale che nottetempo faceva transitare i messaggi da banca dati a banca dati.
Vi racconto un po' qualcosa. Negli anni 80, quando ancorala grande rete non esisteva, qualcuno invento il modo di trasferire i caratteri attraverso il telefono.

Era un sistema molto "semplice", si poggiava la cornetta su un dispositivo chiamato accoppiatore telefonico e da questo partivano sino a 75 caratteri al secondo. La chiamata era "diretta", significa che telefonavi ad un numero su cui ci stava un altro accoppiatore e questo dopo un po' iniziava a ricevere.
Potete vedere in questa pagina un semplice e primordiale sistema di trasferimento.
Quando la tecnogia ando' avanti, le velocità crescerono e da 75 si passo' a 300 caratteri, poi a 1200, 2400, 9600, 14400, 28800 sino ai 56000.
Nel momento in cui si poterono traferire un numero di caratteri consistenti (oltre i 300) nacquero quelle che oggi sono ricordate come BBS: Bullettin Board System (Sistemi di Bacheche elettroniche).
Io entrai in questo mondo a seguito dell'acquisto di un modem 14400 dall'America, comprato assieme a dei ragazzi conosciuto ad un convegno (Il PISAug). Ricordo che mi costo' 550.000 lire e ricordo pure che non fu il massimo degli acquisti. Era molto sensibile alla qualità della linea e spesso rallentava o addirittura perdeva il segnale.
Fu quello pero' il modo di entrare in un nuovo mondo. Occorreva solo un programma capace di visualizzare i caratteri che ricevevo dal modem, un programma Terminale. Ce ne stavano tanti a quei tempi ed o scelsi il mio e cominciai a dialogare con l'universo.
Ma in cosa consistevano queste bacheche elettroniche ?
Ebbene, tu digitavi AT(Numero di telefono della BBS) e dall'altra parte un computer ed un modem con un programma apposito, accesi 24 ore su 24 (la maggiorparte) ti rispondevano e ti mandavano delle videate in cui potevi scegliere. Interagivi con un sistema elettronico.
Quello che vedevo lo potete osservare nella schermata che ho allegato. Come ho detto erano tutti caratteri. Non ci stava alcuna immagine. I servizi erano basilarmente 3: messaggistica, ricezione file e giochi online. Nelle BBS più grandi con più linee telefoniche esisteva pure la chat. La messaggistica poteva essere locale o nazionale per quelle banche dati che abbracciavano FIDONET, una grande rete di comunicazione trasnazionale che nottetempo faceva transitare i messaggi da banca dati a banca dati.La mia prima connessione fu con Catania uno BBS del grande Alberto Marcedone. Una istituzione qui a Catania. Ricordo ancora la grande emozione.
Le connessioni, allora, costavano quanto una telefonata normale. Se ti collegavi nella tua stessa città pagavi la tariffa urbana a tempo, se ti collegavi fuori, pagavi una interurbana.
Scrivere un messaggio come questo sarebbe costato diverse centinaia di lire per via degli scatti telefonici.
Pensate alla differenza con oggi dove rimaniamo collegati 24 ore su 24 e capirete.
Le BBS erano l'unico modo di ricevere i programmi aggiornati perchè i propietari, chiamati SYSOP (Operatori di Sistema). si sobbarcavano l'onere di ricevere tutte le novità a loro spese. Diciamo che erano dei benefattori che lo facevano per passione. Le bollette arrivavano per loro sino a 600-800 mila lire a bimestre.
Catania Uno mi consenti' di interagire con nuove persone, tutte della città di Catania. Di tanto in tanto questi volti nascosti dietro fredde videate si riunivano in "CONTEST". Di solito si andava a mangiare una pizza tutti assieme e finalmente ci vedevamo in faccia.
Con molti di essi sono nati rapporti di amicizia che durano sino ad oggi a 20 anni di distanza. Roberto di Ruggero ed Alessandro Sapuppo sono due delle persone che ho incontrato allora e che frequento anche oggi.
Per oggi mi fermo. Vi raccontero' una nuova puntata in seguito. Anticipo che anche io col tempo sono diventato un SYSOP ma quella sarà l'ultima storia.
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
domenica 12 dicembre 2010
Alle mie amiche donne
Sono stato sino a poco tempo fa un incallito ottimista. Pensavo che uomini e donne potessero avere dentro se un animo buono e che potevi girare le spalle tranquillamente alla gente.
Un giorno l'ho fatto ad una persona e questa mi ha buttato giù della torre.
Da allora il mio universo si è rivoluzionato. Essere fiduciosi puo' risultare molto, ma molto pericoloso, specialmente quando trovi qualcuno che cerca individui come te per fruttarli e fregarli ed è specializzato i questo.
Ultimamente mi trovo spesso a pensare alle donne in questo senso. Loro mettono l'amore ed i sentimenti davanti tutto. Poi sono spesso sedotte ed abbandonate, usate da maschi senza scrupoli che si presentano come principi azzurri e poi sono il diavolo in persona. Allora cresce la corazza, quella che ad ogni "inculata" si stratifica ed è come se ti strappassero le piume dalle ali, ad una ad una. Sono tante, ma prima o poi finiscono. Molte donne, quando dicono "ho capito come è l'uomo", perdono quel sentimento che le caratterizzava, si inscuriscono in viso ed il principe diventa un ricordo lontano ed ogni momento si guardano le spalle. A volte qualcuna ritorna per un po' a pensare come prima ma in un mondo schifoso come questo, farà preso a bruciarsi nuovamente e perdere la speranza del tutto. Molte, persa ogni illsusione, vagano di storia in storia gettando via se stesse o si rinchiudono in un pessimismo cosmico.
Non è giusto, non lo è essere traditi in famiglia, da chi ti è più caro che lascia e va via, non lo è essere traditi dalle persone a cui hai donato te stesso/a per poi scoprirle ad imbrogliare e mentire per raggiungere i loro sporchi fini, vizi e mantenere la comodità.
"Ma chi è veramente chi mi sta accanto ?". E' dura da dire ma anche io l'ho detto. "Che sentimenti muovono chi mi ti accopagna ?". Mi vuole bene veramente oppure è cambiato ed io non lo so.
Allora ti metti a testarlo/a e le risposte iniziano a non piacerti e man mano ti rendi conto di essere tornato solo/a e quel rapporto idilliaco non è altro che una illusione di momenti che non ci sono più o non ci sono mai stati. Allora sei nudo/a, vulnerabile ed indifeso/a.
Traditi, umiliati, sfruttati, presi in giro, derubati. Ecco cosa porta il solo ottimismo. Lo dico con tanta amarezza ma ho visto il diavolo in gente che è stata accanto a me o raccontato da donne molto care che ho conosciuto.
Il peggio del peggio è accaduto alle mie amiche mature che avevano riposto tutto nel matrimonio, che avevano dato amore, che non hanno proseguito la carriera e poi, abbandonate dallo schifoso compagno, si sono ritrovate con una vita a zero: senza soldi, senza amici, a dovere ricominciare tutto quando ormai il mondo ti ha messo fuori gioco. Si perchè poi c'e' quella maledetta regola: quando sfiorisce la bellezza, quando in viso appaiono le cicatrici della vita allora nessuno ti vuole.
Da un po' dico a tutte le ragazze: tenetevi sempre una via di uscita, come una valigia pronta per quando il vostro compagno vi tratterà come una scarpa vecchia da cambiare, come la cameriera di casa, incuranti che gli avete dato dei figli e che il vostro lavoro nel tirarli su e è stato duro e faticoso ed a volte se ne frega pure dei figli stessi. Conservate sempre dei soldi da parte, non allontanatevi dal mondo del lavoro, non trascurate gli amici, curate la vostra formazione, pretendete di non farvi isolare dal mondo e dalla famiglia. In qualunque momento satana puo' prendere il volto di chi più amate, di chi vi fidate. Quando accade, tutto finisce e bisogna allontanarsi di corsa con la valigia-salvezza e comincire un nuovo viaggio.
Spero facciate tesoro delle mie parole. Non le scrivo per spegnervi ma per mettervi in guardia. Certe pie illusioni possono terminare nel peggiore dei modi e non meritate questo.
Il vostro amico.
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
Un giorno l'ho fatto ad una persona e questa mi ha buttato giù della torre.
Da allora il mio universo si è rivoluzionato. Essere fiduciosi puo' risultare molto, ma molto pericoloso, specialmente quando trovi qualcuno che cerca individui come te per fruttarli e fregarli ed è specializzato i questo.
Ultimamente mi trovo spesso a pensare alle donne in questo senso. Loro mettono l'amore ed i sentimenti davanti tutto. Poi sono spesso sedotte ed abbandonate, usate da maschi senza scrupoli che si presentano come principi azzurri e poi sono il diavolo in persona. Allora cresce la corazza, quella che ad ogni "inculata" si stratifica ed è come se ti strappassero le piume dalle ali, ad una ad una. Sono tante, ma prima o poi finiscono. Molte donne, quando dicono "ho capito come è l'uomo", perdono quel sentimento che le caratterizzava, si inscuriscono in viso ed il principe diventa un ricordo lontano ed ogni momento si guardano le spalle. A volte qualcuna ritorna per un po' a pensare come prima ma in un mondo schifoso come questo, farà preso a bruciarsi nuovamente e perdere la speranza del tutto. Molte, persa ogni illsusione, vagano di storia in storia gettando via se stesse o si rinchiudono in un pessimismo cosmico.
Non è giusto, non lo è essere traditi in famiglia, da chi ti è più caro che lascia e va via, non lo è essere traditi dalle persone a cui hai donato te stesso/a per poi scoprirle ad imbrogliare e mentire per raggiungere i loro sporchi fini, vizi e mantenere la comodità.
"Ma chi è veramente chi mi sta accanto ?". E' dura da dire ma anche io l'ho detto. "Che sentimenti muovono chi mi ti accopagna ?". Mi vuole bene veramente oppure è cambiato ed io non lo so.
Allora ti metti a testarlo/a e le risposte iniziano a non piacerti e man mano ti rendi conto di essere tornato solo/a e quel rapporto idilliaco non è altro che una illusione di momenti che non ci sono più o non ci sono mai stati. Allora sei nudo/a, vulnerabile ed indifeso/a.
Traditi, umiliati, sfruttati, presi in giro, derubati. Ecco cosa porta il solo ottimismo. Lo dico con tanta amarezza ma ho visto il diavolo in gente che è stata accanto a me o raccontato da donne molto care che ho conosciuto.
Il peggio del peggio è accaduto alle mie amiche mature che avevano riposto tutto nel matrimonio, che avevano dato amore, che non hanno proseguito la carriera e poi, abbandonate dallo schifoso compagno, si sono ritrovate con una vita a zero: senza soldi, senza amici, a dovere ricominciare tutto quando ormai il mondo ti ha messo fuori gioco. Si perchè poi c'e' quella maledetta regola: quando sfiorisce la bellezza, quando in viso appaiono le cicatrici della vita allora nessuno ti vuole.
Da un po' dico a tutte le ragazze: tenetevi sempre una via di uscita, come una valigia pronta per quando il vostro compagno vi tratterà come una scarpa vecchia da cambiare, come la cameriera di casa, incuranti che gli avete dato dei figli e che il vostro lavoro nel tirarli su e è stato duro e faticoso ed a volte se ne frega pure dei figli stessi. Conservate sempre dei soldi da parte, non allontanatevi dal mondo del lavoro, non trascurate gli amici, curate la vostra formazione, pretendete di non farvi isolare dal mondo e dalla famiglia. In qualunque momento satana puo' prendere il volto di chi più amate, di chi vi fidate. Quando accade, tutto finisce e bisogna allontanarsi di corsa con la valigia-salvezza e comincire un nuovo viaggio.
Spero facciate tesoro delle mie parole. Non le scrivo per spegnervi ma per mettervi in guardia. Certe pie illusioni possono terminare nel peggiore dei modi e non meritate questo.
Il vostro amico.
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
venerdì 10 dicembre 2010
"Sono Single!"
Ti capitano cose strane nella vita, eventi che possono passare inosservati oppure destare in te attenzione e curiosità. Oggi mi è capitato uno di questi.
Giravo in macchina per andare ad un appuntamento. Eravamo in file parallele ed io ero all'estrema destra con il finestrino abbassato. Ascoltavo un po' di musica ed ero annoiato: la coda non piace farla mai a nessuno.
Ad un certo punto mi accosta un'automobile. Non me ne accorgo sino a quando una tipa non si affaccia al finestrino del passeggero di un'altra macchina ed inizia a strillare "Sono Single, Sono Singleeee".
Allora li file si muovono ma io raggiungo nuovamente la tipa e sorridendo le dico "complimenti, magari ti sei libarata di un peso". L'ho fatto per essere di supporto e non fare cose sceme che includano il proporsi in qualche modo. La ragazza ha sorriso e poi ho proseguito per la mia strada.
Tutto questo, accaduto in pochi attimi, mi ha fatto pensare: chi era la ragazza ? Che sentimenti provava in quel momento ? Liberazione ? Un po' di disperazione ? Incertezza per il proprio futuro ? Voglia di vita ? Rimpianti ?
Certamente questo evento l'ha colpita in qualche modo e la sua reazione esistenziale è stato di gridarlo a tutto il mondo.
A me piace scrutare l'anima della gente e capire cosa ci sta dietro, le esperienze, le aspettative. Nessuno è un neutro, un pezzo di carne nell'universo. Anzi, è un universo l'essere stesso con tutto cio' che lo ha forgiato e lo circonda.
Sicuramente credo che non reincontrerò questa ragazza per il resto della vita ma è stato interessante e stimolante in un pomeriggio qualsiasi di un 10 dicembre della mia vita.
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
Giravo in macchina per andare ad un appuntamento. Eravamo in file parallele ed io ero all'estrema destra con il finestrino abbassato. Ascoltavo un po' di musica ed ero annoiato: la coda non piace farla mai a nessuno.
Ad un certo punto mi accosta un'automobile. Non me ne accorgo sino a quando una tipa non si affaccia al finestrino del passeggero di un'altra macchina ed inizia a strillare "Sono Single, Sono Singleeee".
Allora li file si muovono ma io raggiungo nuovamente la tipa e sorridendo le dico "complimenti, magari ti sei libarata di un peso". L'ho fatto per essere di supporto e non fare cose sceme che includano il proporsi in qualche modo. La ragazza ha sorriso e poi ho proseguito per la mia strada.
Tutto questo, accaduto in pochi attimi, mi ha fatto pensare: chi era la ragazza ? Che sentimenti provava in quel momento ? Liberazione ? Un po' di disperazione ? Incertezza per il proprio futuro ? Voglia di vita ? Rimpianti ?
Certamente questo evento l'ha colpita in qualche modo e la sua reazione esistenziale è stato di gridarlo a tutto il mondo.
A me piace scrutare l'anima della gente e capire cosa ci sta dietro, le esperienze, le aspettative. Nessuno è un neutro, un pezzo di carne nell'universo. Anzi, è un universo l'essere stesso con tutto cio' che lo ha forgiato e lo circonda.
Sicuramente credo che non reincontrerò questa ragazza per il resto della vita ma è stato interessante e stimolante in un pomeriggio qualsiasi di un 10 dicembre della mia vita.
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
giovedì 9 dicembre 2010
Il lavoro ed il talento
Una volta ho incontrato una persona particolare.
Il lavoro di questa donna era di indirizzare la vita dei piccoli secondo le attitudini che manifestavano. Lei era americana e li fanno cosi'. Gli americani sanno che se covano dentro te talento e passione allora devi intraprendere la strada che questi ti suggeriscono.
Tutti vorremmo che fosse cosi' ma perchè accada occorrono paesi, gente, strutture sociali e culture adatte a questo. Pensiamo ad un bambino a cui piace la musica, oppure uno che ama la meccanica o uno che ama l'informatica. Se le cose andassero per il verso giusto questi sarebbe indirizzato in una scuola specialistica per la sua vocazione, troverebbe professori felici e competenti, farebbe degli stage di specializzazione e poi entrerebbe nel mondo del lavoro. Qui lo accoglierebbero a braccia aperte perchè questa persona porta il sapere necessario affinchè l'azienda prosperi e lui lavorerebbe per fare cose in cui è nato. Poi, si sa, le cose della vita possono andare storte, ma il mondo ha dato la sua parte per aiutartlo.
In Italia invece la passione ed il talento sono spazzatura. Tutti ti bistrattano e ti guardano come matto perchè vuoi fare la tua strada; invece è importante "il posto fisso". A scuola trovi imbecilli parcheggiati li da qualche concorso che hanno vinto per raccomandazione e che ti insegnano cose ormai vetuste. All'università la teoria impera e gli stage nel mondo del lavoro sono distanti e cosi', distante sarà la tua concezione della realtà del mercato. Quando uscirai, ti ritroverai a fare tanta gavetta alla fotocopiatrice dopo lunghi anni di ricerce perchè qui da noi, per qualche strana ragione, il ragazzo è uno da tenere a freno e non da fare scatenare con la sua genialità e le conoscenze nuove di zecca e moderne. Forse i vecchi si sentono minacciati dai ragazzi...
La cultura generale, i suggerimenti degli altri in genere sono: se tuo padre è impiegato sfrutta i suoi canali.
Se lui è un impiegato pubblico che ha delle conoscenze, ti stanno dicendo che una volta diplomato ti devi far dare la "pedata". Se i tuoi hanno una attività privata, come erede devi proseguire quello che hanno iniziato. Altrimenti comincia a cercarti il politico o il sindacalista da corrompere per farti assumere.
In qualunque caso tu sarai un ingranaggio fuori posto, una persona che sta facendo qualcosa per cui non è nata, un fallimento prima di iniziare, uno spreco.
C'e' tanto su cui lavorare da noi.
Giuseppe Chillemi
Il lavoro di questa donna era di indirizzare la vita dei piccoli secondo le attitudini che manifestavano. Lei era americana e li fanno cosi'. Gli americani sanno che se covano dentro te talento e passione allora devi intraprendere la strada che questi ti suggeriscono.
Tutti vorremmo che fosse cosi' ma perchè accada occorrono paesi, gente, strutture sociali e culture adatte a questo. Pensiamo ad un bambino a cui piace la musica, oppure uno che ama la meccanica o uno che ama l'informatica. Se le cose andassero per il verso giusto questi sarebbe indirizzato in una scuola specialistica per la sua vocazione, troverebbe professori felici e competenti, farebbe degli stage di specializzazione e poi entrerebbe nel mondo del lavoro. Qui lo accoglierebbero a braccia aperte perchè questa persona porta il sapere necessario affinchè l'azienda prosperi e lui lavorerebbe per fare cose in cui è nato. Poi, si sa, le cose della vita possono andare storte, ma il mondo ha dato la sua parte per aiutartlo.
In Italia invece la passione ed il talento sono spazzatura. Tutti ti bistrattano e ti guardano come matto perchè vuoi fare la tua strada; invece è importante "il posto fisso". A scuola trovi imbecilli parcheggiati li da qualche concorso che hanno vinto per raccomandazione e che ti insegnano cose ormai vetuste. All'università la teoria impera e gli stage nel mondo del lavoro sono distanti e cosi', distante sarà la tua concezione della realtà del mercato. Quando uscirai, ti ritroverai a fare tanta gavetta alla fotocopiatrice dopo lunghi anni di ricerce perchè qui da noi, per qualche strana ragione, il ragazzo è uno da tenere a freno e non da fare scatenare con la sua genialità e le conoscenze nuove di zecca e moderne. Forse i vecchi si sentono minacciati dai ragazzi...
La cultura generale, i suggerimenti degli altri in genere sono: se tuo padre è impiegato sfrutta i suoi canali.
Se lui è un impiegato pubblico che ha delle conoscenze, ti stanno dicendo che una volta diplomato ti devi far dare la "pedata". Se i tuoi hanno una attività privata, come erede devi proseguire quello che hanno iniziato. Altrimenti comincia a cercarti il politico o il sindacalista da corrompere per farti assumere.
In qualunque caso tu sarai un ingranaggio fuori posto, una persona che sta facendo qualcosa per cui non è nata, un fallimento prima di iniziare, uno spreco.
C'e' tanto su cui lavorare da noi.
Giuseppe Chillemi
mercoledì 8 dicembre 2010
sabato 4 dicembre 2010
Togliere 20 anni di ruggine
C'era un tempo dove amavo studiare. Ero proprio un secchione a scuola (ma anche ritardatario assenteista :) e sino ai 18 anni è proceduta bene. Leggevo molti libri, riviste e fumetti. Figuratevi che quando alcuni hanno dopo sono andato a buttare le sole riviste hanno occupato due viaggi di una station wagon ribaltata piena zeppa.
Poi sono partito fuori per fare l'unversità ma putroppo non è andata. A quella età mi ha preso un grave disturbo che non sto qui a raccontarvi ma che mi ha allontanato da molte cose che amavo.
Lo studio è pero' rimasto sempre nel mio cuore. Io amo il sapere, la conoscenza, la cultura, la scienza. Sapere è come mangiare, ogni giorno mi piace nutrirmi di cultura.
L'anno scorso ho anche comprato un lettore di libri digitali, che ho usato poco ma ho riempito di testi.
Ora ho 36 anni e 1/2 e mi piacerebbe tornare ad imparare come facevo un tempo... il sogno segreto sarebbe laurearmi ma forse non accadrà mai. Il punto positivo (negativo per certi versi) è che non sono impegnato sentimentalmente e questo aspetto mi da del tempo libero.
Con largo anticipo ho scritto su foglio il programma dei "buoni propositi dell'anno prossimo" e fra questi ci sono 3 materie che mi piacerebbe imparare: SQL; Algebra; Tedesco. In aggiunta metto un'ora di attività fisica un giorno si ed un giorno no.
Se riusciro' a togliermi la ruggine di dosso e ad essere costante saro' felice di festeggiare questo "ritorno a scuola" tardivo. Molte persone lo fanno, anche con figli e non vedo perchè io non debba riuscirci.
Nel mentre c'e' il lavoro, che mi occupa quotidianamente. Quello, basta chiuderlo ad una certa ora e cambiare capitolo.
Vi terro' informati se riusciro' o meno nell'intento.
Giuseppe Chillemi
Poi sono partito fuori per fare l'unversità ma putroppo non è andata. A quella età mi ha preso un grave disturbo che non sto qui a raccontarvi ma che mi ha allontanato da molte cose che amavo.
Lo studio è pero' rimasto sempre nel mio cuore. Io amo il sapere, la conoscenza, la cultura, la scienza. Sapere è come mangiare, ogni giorno mi piace nutrirmi di cultura.
L'anno scorso ho anche comprato un lettore di libri digitali, che ho usato poco ma ho riempito di testi.
Ora ho 36 anni e 1/2 e mi piacerebbe tornare ad imparare come facevo un tempo... il sogno segreto sarebbe laurearmi ma forse non accadrà mai. Il punto positivo (negativo per certi versi) è che non sono impegnato sentimentalmente e questo aspetto mi da del tempo libero.
Con largo anticipo ho scritto su foglio il programma dei "buoni propositi dell'anno prossimo" e fra questi ci sono 3 materie che mi piacerebbe imparare: SQL; Algebra; Tedesco. In aggiunta metto un'ora di attività fisica un giorno si ed un giorno no.
Se riusciro' a togliermi la ruggine di dosso e ad essere costante saro' felice di festeggiare questo "ritorno a scuola" tardivo. Molte persone lo fanno, anche con figli e non vedo perchè io non debba riuscirci.
Nel mentre c'e' il lavoro, che mi occupa quotidianamente. Quello, basta chiuderlo ad una certa ora e cambiare capitolo.
Vi terro' informati se riusciro' o meno nell'intento.
Giuseppe Chillemi
giovedì 2 dicembre 2010
Allarga il tuo modo di pensare
Forse gli altri 6 miliardi di persone hanno validi punti di vista.
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it
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