domenica 28 marzo 2010

Morire in macchina

Vi confesso una cosa: un tempo ero una persona spericolata con la macchina. Vi parlo dei miei 22-25 anni dove mi piaceva prendere le curve a velocità, schizzare fra le altre automobili, raggiungere il limite.

Ora le cose sono molto cambiate e vi assicuro di avere paura ad ogni angolo. Specialmente di notte che la strada "sembra libera". E' capitato tante volte di arrivare ad incroci con semaforo dove avevo il verde e nella corsia opposta qualcuno lo passava col rosso a mo' di roulette russa.

La notte è il momento più pericoloso. Se hai il verde devi fare finta di avere il rosso; se hai la precedenza dalla all'altro; se sei in autostrada non camminare ne' troppo piano, perchè ti investono, ne' troppo forte, perchè di affiancano per fare le gare.

E poi vogliamo parlare delle curve con traverse cieche che spuntano ? Una volta ho fatto un esperimento con nessuno dietro: ho fatto finta che spuntasse qualcuno di botto da una di queste traverse frenando il più possibile: risultato ? In tutti i casi, anche a 40 all'ora, ho superato la traversa. Questo vuol dire che se ci fosse stata qualcuno l'avrei preso.

Credo che una mano santa mi abbia guardato in tutti questi anni. Mai un incidente di rilievo, mai una macchiana distrutta, mai ferito nessuno. Che incoscienza noi giovani.

Infine l'assurdo di Catania: la distanza di sicurezza. Quante volte in autostrada o in tangenziale si sono accodati a 10 centrimetri dalla mia macchina ! Si deve tenere la distanza di sicurezza per se e per gli altri, ossia il doppio. Nessuno pare pero' capire e le strombazzate sono continue come i sorpassi da destra per prendere lo spazio che davanti ho lasciato vacante. Che follia !

Ricordo anche una volta dove per fare passare un pedone mi stavano distruggendo il didietro. Fortuna che ho visto la macchina che non riusciva a frenare ed ho cambiato corsia. Questo mi ha superato di 10 metri prima di fermarsi: aveva ruote lisce e c'era l'asfalto bagnato. Occorre anche avere il terzo occhio dietro.

Quando vedo in TV quelle pubblicità limite sono sempre contento. Bisogna capire, capire che cosa puo' accadere in automobile. Tutto puo' portare alla morte tua e degli altri.

Giuseppe Chillemi

venerdì 26 marzo 2010

L'alba di una nuova era

Ci sono certe cose che rappresentano un inizio. Stasera ho assistito ad una di queste.
Mi riferisco alla trasmissione condotta da Santoro: "Rai per una notte" andata in onda sul web e seguita da oltre 120.000 persone su RAI 3 e da 60.000 su "La Repubblica".
Possono sembrare numeri insignificanti rispetto ai milioni di telespettatori che la TV, come la conosciamo, consente, ma permettetemi di dire che sono invece esorbitanti.
La TV via intenet è ancora agli albori. Questo perchè la rete non è ancora pronta per il fluire di milioni di terabyte di video e perchè non ci sono standard tecnologici consolidati.

Io ho un PC collegato alla TV principale e questo PC è collegato ad internet. Ho dovuto aprire un browser, andare in una pagina web con la tastiera, scegliere di vedere a schermo intero e riavviare la ricezione circa 15 volte in tutta la serata. Mio padre e mia madre assistevano felici ma sconsolati: senza di me non avrebbero visto questo evento.

Arriverà il giorno in cui basterà un solo bottone per cambiare da un canale ad un altro, come si fa col telecomando, ma ancora è presto. Comunque anche cosi' è un inizio. Sono lieto di avervi partecipato.

 
Ultime parole su qualcosa di più grande: credo che tutti debbano avere la parola e che una democrazia si costruisca di spazi equi destinati ad ospitare maggioranze e minoranze e di informazione libera. E' con dispiacere ho assistito all'oscuramento dei Talk Show politici della RAI. Internet ha rotto le barriere della censura e consentito alla comunicazione di arrivare. Non mi importa da quale lato ma è arrivata. Questo i potenti lo sanno e negli anni futuri cercheranno di controllare Internet ancor più di quanto stanno tentanto di fare oggi.

Attenti ragazzi. Occhi aperti ! Con la scusa di parole e frasi come "sicurezza", "decenza", "per il vostro bene", "prevenzione", "economia", "copyright" cercheranno di mettere le mani si questo strumento meraviglioso. Ribellatevi !

Giuseppe Chillemi

venerdì 5 marzo 2010

Perso nel mio paese

E' la prima volta in vita mia che mi sento "perso" in questa Italia.
Volevo condividere con voi questa sensazione malefica. Mi pare di vedere il diavolo dell'ingordigia ovunque. Ogni volta che guardo un politico al potere intravedo il ghigno malefico di quello che ce l'ha messo nel didietro. Leggi e leggine servono solo a proteggere questo o quell'amico del CLAN criminale della casta che comanda; a fare diventare più ricco l'amico e fornitore occulto di donnine, soldi ed altri vantaggi.
Cambiare qualcosa ? Si potrebbe fare a colpi di processi se i tribunali non fossero ingolfati apposta perchè con la scusa della prescrizione e dei tempi lunghi nulla puo' cambiare e devi cercare altre strade ( e loro lo sanno e fanno in modo che sia cosi'). Inutili gli annunci di riforma: non c'e' la volontà. A chi serve la giustizia se siamo in un paese di ingiusti e criminali, di servizi ed enti dove sono parcheggiate genti che nulla vogliono fare se non creare problemi e chiederti il pizzo della corruzione per risolverli.
Mi viene un po' da vomitare.
Ricordo quando ad un mio conoscente dissero: "cercati l'amico ed i tuoi problemi si risolveranno".
Non è cambiato nulla da allora.

Giuseppe Chillemi

Non posso credere che siano trascorsi 4 anni in silenzio. Eppure è accaduto, la vita mi ha trascinato altrove. Il sorriso non mi manca ma l...