lunedì 27 dicembre 2010

martedì 14 dicembre 2010

Prima di internet, ricordi di BBS/1

Come si viveva prima di internet ? Ve lo siete mai chiesto ?
Vi racconto un po' qualcosa. Negli anni 80, quando ancorala grande rete non esisteva, qualcuno invento il modo di trasferire i caratteri attraverso il telefono.


Era un sistema molto "semplice", si poggiava la cornetta su un dispositivo chiamato accoppiatore telefonico e da questo partivano sino a 75 caratteri al secondo. La chiamata era "diretta", significa che telefonavi ad un numero su cui ci stava un altro accoppiatore e questo dopo un po' iniziava a ricevere.
Potete vedere in questa pagina un semplice e primordiale sistema di trasferimento.
Quando la tecnogia ando' avanti, le velocità crescerono e da 75 si passo' a 300 caratteri, poi a 1200, 2400, 9600, 14400, 28800 sino ai 56000.
Nel momento in cui si poterono traferire un numero di caratteri consistenti (oltre i 300) nacquero quelle che oggi sono ricordate come BBS: Bullettin Board System (Sistemi di Bacheche elettroniche).


 Io entrai in questo mondo a seguito dell'acquisto di un modem 14400 dall'America, comprato assieme a dei ragazzi conosciuto ad un convegno (Il PISAug). Ricordo che mi costo' 550.000 lire e ricordo pure che non fu il massimo degli acquisti. Era molto sensibile alla qualità della linea e spesso rallentava o addirittura perdeva il segnale.
Fu quello pero' il modo di entrare in un nuovo mondo. Occorreva solo un programma capace di visualizzare i caratteri che ricevevo dal modem, un programma Terminale. Ce ne stavano tanti a quei tempi ed o scelsi il mio e cominciai a dialogare con l'universo.
Ma in cosa consistevano queste bacheche elettroniche ?
Ebbene, tu digitavi AT(Numero di telefono della BBS) e dall'altra parte un computer ed un modem con un programma apposito, accesi 24 ore su 24 (la maggiorparte) ti rispondevano e ti mandavano delle videate in cui potevi scegliere. Interagivi con un sistema elettronico.

Quello che vedevo lo potete osservare nella schermata che ho allegato. Come ho detto erano tutti caratteri. Non ci stava alcuna immagine. I servizi erano basilarmente 3: messaggistica, ricezione file e giochi online. Nelle BBS più grandi con più linee telefoniche esisteva pure la chat. La messaggistica poteva essere locale o nazionale per quelle banche dati che abbracciavano FIDONET, una grande rete di comunicazione trasnazionale che nottetempo faceva transitare i messaggi da banca dati a banca dati.
La mia prima connessione fu con Catania uno BBS del grande Alberto Marcedone. Una istituzione qui a Catania. Ricordo ancora la grande emozione.
Le connessioni, allora, costavano quanto una telefonata normale. Se ti collegavi nella tua stessa città pagavi la tariffa urbana a tempo, se ti collegavi fuori, pagavi una interurbana.
Scrivere un messaggio come questo sarebbe costato diverse centinaia di lire per via degli scatti telefonici.
Pensate alla differenza con oggi dove rimaniamo collegati 24 ore su 24 e capirete.
Le BBS erano l'unico modo di ricevere i programmi aggiornati perchè i propietari, chiamati SYSOP (Operatori di Sistema). si sobbarcavano l'onere di ricevere tutte le novità a loro spese. Diciamo che erano dei benefattori che lo facevano per passione. Le bollette arrivavano per loro sino a 600-800 mila lire a bimestre.

Catania Uno mi consenti' di interagire con nuove persone, tutte della città di Catania. Di tanto in tanto questi volti nascosti dietro fredde videate si riunivano in "CONTEST". Di solito si andava a mangiare una pizza tutti assieme e finalmente ci vedevamo in faccia.
Con molti di essi sono nati rapporti di amicizia che durano sino ad oggi a 20 anni di distanza. Roberto di Ruggero ed Alessandro Sapuppo sono due delle persone che ho incontrato allora e che frequento anche oggi.

Per oggi mi fermo. Vi raccontero' una nuova puntata in seguito. Anticipo che anche io col tempo sono diventato un SYSOP ma quella sarà l'ultima storia.
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it


domenica 12 dicembre 2010

Alle mie amiche donne

Sono stato sino a poco tempo fa un incallito ottimista. Pensavo che uomini e donne potessero avere dentro se un animo buono e che potevi girare le spalle tranquillamente alla gente.
Un giorno l'ho fatto ad una persona e questa mi ha buttato giù della torre.
Da allora il mio universo si è rivoluzionato. Essere fiduciosi puo' risultare molto, ma molto pericoloso, specialmente quando trovi qualcuno che cerca individui come te per fruttarli e fregarli ed è specializzato i questo.

Ultimamente mi trovo spesso a pensare alle donne in questo senso. Loro mettono l'amore ed i sentimenti davanti tutto. Poi sono spesso sedotte ed abbandonate, usate da maschi senza scrupoli che si presentano come principi azzurri e poi sono il diavolo in persona. Allora cresce la corazza, quella che ad ogni "inculata" si stratifica ed è come se ti strappassero le piume dalle ali, ad una ad una. Sono tante, ma prima o poi finiscono. Molte donne, quando dicono "ho capito come è l'uomo", perdono quel sentimento che le caratterizzava, si inscuriscono in viso ed il principe diventa un ricordo lontano ed ogni momento si guardano le spalle. A volte qualcuna ritorna per un po' a pensare come prima ma in un mondo schifoso come questo, farà preso a bruciarsi nuovamente e perdere la speranza del tutto. Molte, persa ogni illsusione, vagano di storia in storia gettando via se stesse o si rinchiudono in un pessimismo cosmico.

Non è giusto, non lo è essere traditi in famiglia, da chi ti è più caro che lascia e va via, non lo è essere traditi dalle persone a cui hai donato te stesso/a per poi scoprirle ad imbrogliare e mentire per raggiungere i loro sporchi fini, vizi e mantenere la comodità.

"Ma chi è veramente chi mi sta accanto ?". E' dura da dire ma anche io l'ho detto. "Che sentimenti muovono chi mi ti accopagna ?". Mi vuole bene veramente oppure è cambiato ed io non lo so.
Allora ti metti a testarlo/a e le risposte iniziano a non piacerti e man mano ti rendi conto di essere tornato solo/a e quel rapporto idilliaco non è altro che una illusione di momenti che non ci sono più o non ci sono mai stati. Allora sei nudo/a, vulnerabile ed indifeso/a.

Traditi, umiliati, sfruttati, presi in giro, derubati. Ecco cosa porta il solo ottimismo. Lo dico con tanta amarezza ma ho visto il diavolo in gente che è stata accanto a me o raccontato da donne molto care che ho conosciuto.

Il peggio del peggio è accaduto alle mie amiche mature che avevano riposto tutto nel matrimonio, che avevano dato amore, che non hanno proseguito la carriera e poi, abbandonate dallo schifoso compagno, si sono ritrovate con una vita a zero: senza soldi, senza amici, a dovere ricominciare tutto quando ormai il mondo ti ha messo fuori gioco. Si perchè poi c'e' quella maledetta regola: quando sfiorisce la bellezza, quando in viso appaiono le cicatrici della vita allora nessuno ti vuole.

Da un po' dico a tutte le ragazze: tenetevi sempre una via di uscita, come una valigia pronta per quando il vostro compagno vi tratterà come una scarpa vecchia da cambiare, come la cameriera di casa, incuranti che gli avete dato dei figli e che il vostro lavoro nel tirarli su e è stato duro e faticoso ed a volte se ne frega pure dei figli stessi. Conservate sempre dei soldi da parte, non allontanatevi dal mondo del lavoro, non trascurate gli amici, curate la vostra formazione, pretendete di non farvi isolare dal mondo e dalla famiglia. In qualunque momento satana puo' prendere il volto di chi più amate, di chi vi fidate. Quando accade, tutto finisce e bisogna allontanarsi di corsa con la valigia-salvezza e comincire un nuovo viaggio.

Spero facciate tesoro delle mie parole. Non le scrivo per spegnervi ma per mettervi in guardia. Certe pie illusioni possono terminare nel peggiore dei modi e non meritate questo.

Il vostro amico.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

venerdì 10 dicembre 2010

"Sono Single!"

Ti capitano cose strane nella vita, eventi che possono passare inosservati oppure destare in te attenzione e curiosità. Oggi mi è capitato uno di questi.

Giravo in macchina per andare ad un appuntamento. Eravamo in file parallele ed io ero all'estrema destra con il finestrino abbassato. Ascoltavo un po' di musica ed ero annoiato: la coda non piace farla mai a nessuno.

Ad un certo punto mi accosta un'automobile. Non me ne accorgo sino a quando una tipa non si affaccia al finestrino del passeggero di un'altra macchina ed inizia a strillare "Sono Single, Sono Singleeee".

Allora li file si muovono ma io raggiungo nuovamente la tipa e sorridendo le dico "complimenti, magari ti sei libarata di un peso". L'ho fatto per essere di supporto e non fare cose sceme che includano il proporsi in qualche modo. La ragazza ha sorriso e poi ho proseguito per la mia strada.

Tutto questo, accaduto in pochi attimi, mi ha fatto pensare: chi era la ragazza ? Che sentimenti provava in quel momento ? Liberazione ? Un po' di disperazione ? Incertezza per il proprio futuro ? Voglia di vita ? Rimpianti ?
Certamente questo evento l'ha colpita in qualche modo e la sua reazione esistenziale è stato di gridarlo a tutto il mondo.
A me piace scrutare l'anima della gente e capire cosa ci sta dietro, le esperienze, le aspettative. Nessuno è un neutro, un pezzo di carne nell'universo. Anzi, è un universo l'essere stesso con tutto cio' che lo ha forgiato e lo circonda.
Sicuramente credo che non reincontrerò questa ragazza per il resto della vita ma è stato interessante e stimolante in un pomeriggio qualsiasi di un 10 dicembre della mia vita.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

giovedì 9 dicembre 2010

Il lavoro ed il talento

Una volta ho incontrato una persona particolare.
Il lavoro di questa donna era di indirizzare la vita dei piccoli secondo le attitudini che manifestavano. Lei era americana e li fanno cosi'. Gli americani sanno che se covano dentro te talento e passione allora devi intraprendere la strada che questi ti suggeriscono.

Tutti vorremmo che fosse cosi' ma perchè accada occorrono paesi, gente, strutture sociali e culture adatte a questo. Pensiamo ad un bambino a cui piace la musica, oppure uno che ama la meccanica o uno che ama l'informatica. Se le cose andassero per il verso giusto questi sarebbe indirizzato in una scuola specialistica per la sua vocazione, troverebbe professori felici e competenti, farebbe degli stage di specializzazione e poi entrerebbe nel mondo del lavoro. Qui lo accoglierebbero a braccia aperte perchè questa persona porta il sapere necessario affinchè l'azienda prosperi e lui lavorerebbe per fare cose in cui è nato. Poi, si sa, le cose della vita possono andare storte, ma il mondo ha dato la sua parte per aiutartlo.

In Italia invece la passione ed il talento sono spazzatura. Tutti ti bistrattano e ti guardano come matto perchè vuoi fare la tua strada; invece è importante "il posto fisso". A scuola trovi imbecilli parcheggiati li da qualche concorso che hanno vinto per raccomandazione e che ti insegnano cose ormai vetuste. All'università la teoria impera e gli stage nel mondo del lavoro sono distanti e cosi', distante sarà la tua concezione della realtà del mercato. Quando uscirai, ti ritroverai a fare tanta gavetta alla fotocopiatrice dopo lunghi anni di ricerce perchè qui da noi, per qualche strana ragione, il ragazzo è uno da tenere a freno e non da fare scatenare con la sua genialità e le conoscenze nuove di zecca e moderne. Forse i vecchi si sentono minacciati dai ragazzi...
 La cultura generale, i suggerimenti degli altri in genere sono: se tuo padre è impiegato sfrutta i suoi canali.
Se lui è un impiegato pubblico che ha delle conoscenze, ti stanno dicendo che una volta diplomato ti devi far dare la "pedata". Se i tuoi hanno una attività privata, come erede devi proseguire quello che hanno iniziato. Altrimenti comincia a cercarti il politico o il sindacalista da corrompere per farti assumere.

In qualunque caso tu sarai un ingranaggio fuori posto, una persona che sta facendo qualcosa per cui non è nata, un fallimento prima di iniziare, uno spreco.


C'e' tanto su cui lavorare da noi.

Giuseppe Chillemi

mercoledì 8 dicembre 2010

sabato 4 dicembre 2010

Togliere 20 anni di ruggine

C'era un tempo dove amavo studiare. Ero proprio un secchione a scuola (ma anche ritardatario assenteista :) e sino ai 18 anni è proceduta bene. Leggevo molti libri, riviste e fumetti. Figuratevi che quando alcuni hanno dopo sono andato a buttare le sole riviste hanno occupato due viaggi di una station wagon ribaltata piena zeppa.

Poi sono partito fuori per fare l'unversità ma putroppo non è andata. A quella età mi ha preso un grave disturbo che non sto qui a raccontarvi ma che mi ha allontanato da molte cose che amavo.

Lo studio è pero' rimasto sempre nel mio cuore. Io amo il sapere, la conoscenza, la cultura, la scienza. Sapere è come mangiare, ogni giorno mi piace nutrirmi di cultura.

L'anno scorso ho anche comprato un lettore di libri digitali, che ho usato poco ma ho riempito di testi.

Ora ho 36 anni e 1/2 e mi piacerebbe tornare ad imparare come facevo un tempo... il sogno segreto sarebbe laurearmi ma forse non accadrà mai. Il punto positivo (negativo per certi versi) è che non sono impegnato sentimentalmente e questo aspetto mi da del tempo libero.

 Con largo anticipo ho scritto su foglio il programma dei "buoni propositi dell'anno prossimo" e fra questi ci sono 3 materie che mi piacerebbe imparare: SQL; Algebra; Tedesco. In aggiunta metto un'ora di attività fisica un giorno si ed un giorno no.

  Se riusciro' a togliermi la ruggine di dosso e ad essere costante saro' felice di festeggiare questo "ritorno a scuola" tardivo. Molte persone lo fanno, anche con figli e non vedo perchè io non debba riuscirci.

Nel mentre c'e' il lavoro, che mi occupa quotidianamente. Quello, basta chiuderlo ad una certa ora e cambiare capitolo.

Vi terro' informati se riusciro' o meno nell'intento.

Giuseppe Chillemi

giovedì 2 dicembre 2010

Allarga il tuo modo di pensare


Forse gli altri 6 miliardi di persone hanno validi punti di vista.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

martedì 30 novembre 2010

Diario di un giorno qualsiasi

Oggi mi sono svegliato tardi, molto tardi.
L'anteprima della giornata me l'ha data mio padre: "Giuseppe, non funziona il server al capannone, senti Patrizia".
Io allora mi alzo, la chiamo e capisco che qualcosa di grave è accaduto. Pero' stavo morendo di sonno e mi appisolo un paio di altre ore.
Alle 14 e 30 vado in stabilimento. Avvio Windows 2008 Server e.. schermata Blu; metto il CD di avvio e.. schermata Blu con un "Machine Check Exception". Allora capisco: scheda madre, Ram o HardDisk bruciato.
Un brivido corre lungo la schiena. Chiamo l'azienda che ci gestisce il software e mi dicono di portagli il server.
Qualche tempo fa, per sicurezza ne avevo assemblato un altro identico ma stava ancora a casa. Cosi' prendo il computer dello stabilimento e corro a caricare l'altro e poi mi dirigo verso Siracusa.
Era un po' di tempo che non percorrevo quella strada. E' molto scorrevole con la nuova autostrada piena di gallerie modernissime. In meno di un ora arrivo. Unica scocciatura il traffico dentro città.
Qui inizio a parlare con il mio ex titolare. E' bello vedere il progetto per cui avevo lavorato cresciuto e diventato un perfetto ometto. Vedo anche il nuovo software Arca Evolutio  è molto simile a Metodo (sono due ERP) nelle nuove funzionalità.
Nel frattempo i ragazzi aprono  il server ed iniziano a smontare banchi di memoria. Fortunatamente trovano subito l'inghippo: 2 si sono bruciati. In 1/2 ora il problema è risolto ed io riporto il server con 4 Giga anzicchè due.
Faccio la strada mooooooolto velocemente. Ormai non accadeva più da tempo. Arrivo a Piano tavola e c'e' mio padre ad attendermi. Montiamo il computer. Grazie a Fabio, il sistemista, ci sono tutti i cavi e gli attacchi di rete con su scritto a cosa servono.
Il PC si avvia. Chiamo al negozio e riescono a connettersi da remoto.
Allora saluto e vado a casa. Qui mi attende un po' di telegiornale e la digitalizzazione delle cassettine de "Lo spagnolo per te", comprato a meno di 50 Euro su e-bay. Un giorno sapro' anche questa lingua :-)
La sera prosegue con la cena, un po' di TV (Ballaro') ed infine eccomi qui, a scrivere qua e la su internet.
Ecco come trascorre, come tante altre volte, la mia vita.

Giuseppe Chillemi

lunedì 29 novembre 2010

Accesa una candela per il mondo

Stanotte si respira un'atmosfera surreale nella mia stanza.


Sono al buio, alla mia destra un cappello da cow-boy, di fronte a me la luce dei monitor ed accanto alla tastiera una candela accesa.

Avevo voglia di spiritualità e la luce tenue di questa fiammella accompagne queste ore della mia vita in cui penso allo schifo che il genere umano ha portato in questo mondo.

Sono passati miliardi di anni e madre natura ha forgiato e plasmato la terra per renderla un posto dove possiamo esistere e trascorrere i nostri anni cibandoci, vestendoci, chiaccerando, viaggiando.

Eppure sembra che un male, insito dentro di noi, ci porti a non considerare quanto fragile sia l'ecosistema che ci sorregge.

Qualche ora fa sentivo il portavoce scientifico del WWF che diceva: "stiamo consumando ogni anno quanto il mondo produce in un anno e mezzo. C'e' un deficit di oltre il 50% perchè la stima è per difetto".

Io ci credo, lo vedo ogni giorno nella spazzatura che produciamo; lo vedo quando osservo alla TV le montagne di rifiuti di Napoli; nelle immagini delle foreste tagliate. Che ci stiamo letteralmente "mangiando" il mondo lo osserviamo quotidianamente nella nebbie di smog delle grandi metropoli; nel racconto di quell'isola di rifiuti che c'e' in qualche parte dell'atlantico; nei ghiacci che si sciolgono; nei terreni contaminati; nelle specie che si estinguono dopo milioni di anni di evoluzione.



Ma che "fame" ha l'uomo ? Sembra che sia insaziabile e fatta di ricchezza, di potere, di dominio. Era il paradiso terrestre e fra poco sarà l'inferno. A nostra immagine e somiglianza significa questo ?

La prima, la seconda, la terza casa; gli abiti sempre nuovi; le macchine potenti; le calzature ultima moda; gli accessori di grido; le inutilità a riempire la vita; cibi che vengono da lontano grazie a tonnellate di combustibile; nuovi mobili per rendere "elegante" il nostro inferno quotidiano. E via al consumo più sfrenato, al desiderio dell'apparire piuttosto che essere; mostrare per scalare la scala sociale.



In un centinaio di anni abbiamo fatto alla nostra beneamata terra più danni di decine di bombe atomiche.


Cosi' guardo la mia candela accesa e prego:

  • Che l'essere umano rinsavisca senza bisogno di una catastrofe
  • Che i consumi diminuiscano e si orientino all'ecosostenibilità
  • Che i nostri scarti possano essere riutilizzati ed usati in un ciclo continuo
  • Che il trasporto pubblico possa soppiantare l'egoistico trasporto privato
  • Che terra, cielo e mare possano essere rispettati e non avvelenati.
  • Che la ricchezza sia di tutti e non di pochi
  • Che le genti capiscano che nella vita basta solo un TOT e non di più
  • Che la generosità inizi a far parte dei cuori di ciascuno

Sono pessimista. Lo ammetto. Negli sguardi delle persone vedo solo cattiveria, amor proprio, ignoranza.
Credo proprio che nel paradiso promesso dopo la morte non ci andrà nessuno. Non abbiamo imparato niente e la nostra anima è governata da diavoli.

Giuseppe Chillemi

domenica 21 novembre 2010

Finanziamenti impossibili

Oggi sono andato all'Expobit ed ho trovato un mio amico.

Ci siamo messi a chiaccherare del più e del meno. Quando ha visto la cartella di Sviluppo Italia che mi ero portato dal loro stand si è messo a ridere.

Perchè ridi ? (dico io) Perchè era meglio se il finanziamento non l'avessimo chiesto ! (Risponde lui).
A quanto pare si sono invischiati in un dedalo di burocrazia che gli è costato caro e per caro intendo la perdita di quasi avevano richiesto quando avevano già effettuato le spese.

Non è lui il solo nella stessa situazione. Molte aziende si sono trovate vittima della burocrazia ed hanno perso parte dei finanziamenti. A noi, con l'attività di famiglia, è toccata una sorte simile circa 10 anni fa. L'azienda è stata ferma per 2 anni perchè mancavano le autorizzazioni che la pubblica amministrazione non faceva arrivare. Il motivo lo sanno solo loro. Immaginate banche che chiudono i conti, carte di credito ritirate, possibilità di fallimento.

Il mio amico diceva: "ho parlato con una conoscente Polacca, li in 60 giorni gli hanno erogato il finanziamento per la macelleria". Cose qui impensabili.

Allora mi chiedo: cosa paghiamo a fare i carrozzoni fatti di scalda sedie e mangia stipendio se alla fine non ti aiutano ? Già perchè lo facciamo ? E chi glieli ha messi li ? Chi è che fa tutte queste regole e non controlla cosa significa per una società doverle affrontare ?

Mi rendo sempre più conto che al potere ci sono buffoni ignoranti, pagliacci a cui interessa solo portarsi stipendi e mazzette a casa e di noi non interessa propio nulla.

Dovremmo stare uniti, dovremmo preparare tutti assieme una gran pedatona e cacciarli via.

Stiamo perdendo tutto. A quando anche la dignità ? Beh, quella l'abbiamo già persa quando chiediamo favori per atti che ci spettano di diritto e noi li a pregare, pregare, pregare, dire PER FAVORE !


Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

Non Spiare !


Gli affari privati, sono affari privati !

martedì 16 novembre 2010

Controllare i prezzi dei mercati a bassa innovazione

A volte mi chiedo, io, figlio di una famiglia medio borghese di lavoratiri e pastai, se in certi ambieni il capitalismo offre ormai frutti perversi e non più convenienze.

Me lo domando da persona che sa quali sono le logiche che regolano i prezzi delle materie prime e di tutti i prodotti in genere: hai i costi fissi, quelli variabili, il prezzo di vendita e il volume da vendere. Questo si complica ai livelli alti della gerarchie economiche ma per quelle basse c'e' una sostanziale staticità.

In una economia capitalistica il plusvalore che si ottiene dalla vendita rappresenta il guadagno. Assistiamo pero' ad una contrattura ai livello bassi: ormai i margini sono risicati ed addirittura si lavora in perdita.

Penso in special modo all'agricolutra: qui il capitalismo ha esaurito la sua spinta innovativa ed iniziano a nascere i frutti marci.




Mi riferisco all'ingegneria genetica sui prodotti OGM che servono per due scopi: fare rendere più volume di prodotto per ettaro di terra e far diventare dipendenti per le sementi i coltivatori. Una vera e propria distorsione di madre natura. E che dire dei periodi di sovraproduzione dove letterlamente si butta il frutto della terra per evitare che il prezzo si abbassi troppo. Un vero e proprio sputo in faccia ai 7Milioni di uomini che muoiono ogni anno di fame. Ed infine: vogliamo parlare dei lavoratori sfruttati a nero per risparmiare qualche centesimo sul prodotto finito ?

Dicevo: quando non c'e' più innovazione, quando il guadagno diventa zero o in perdita, forse sarebbe meglio guardare alla funzione sociale di quei mercati e pseudostatalizzarli.

Mi vengono un paio di idee: il volume di produzione per ettaro è fluttuante ma stabile, il numero di lavoratori è conosciuto, i costi di distribuzione e dei concimi e dei pesticidi pure. Allora stabiliamo un prezzo minimo di vendita, stabiliamo che il surplus produttivo vada ai mercati, o ai poveri, senza distruggere il prezzo, che gli operai siano pagati quanto si deve e che i datori di lavoro prendano quel tanto di guadagno che ripaghi fatica e responsabilità. Infine, facciamo in modo che questi non cerchino soluzioni OGM per aumentare il reddito a discapito di tutti noi.



Rammentiamo tutti: pochi centesimi al kilo sono la differenza fra la vita e la morte di una azienda, fra 10 operai messi in regola o 10 sottopagati a nero e senza tutele.

Si, sono certo, la mia sarebbe una rivoluzione. Penso una rivoluzione benigna.

Diceva Gandhi un tempo: la terra produce cibo per tutti ed è solo le volontà delle genti che crea povertà e ricchezza.

Meditiamo

Giuseppe Chillei
http://www.giuseppechillemi.it

lunedì 15 novembre 2010

Offri !


Il modo migliore di riemprire il tuo mazzo di gioia e riempire quello di un altro.
Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

domenica 14 novembre 2010

Minimalismo

Qualche giorno fa leggevo La Repubblica ed ho trovato questo termine. Si riferisce alla tendenza della gente di vivere al minimo e senza il superfluo, basando tutta la propria vita sul digitale e tendendo dappresso quello che serve.
Minimalismo è una pratica che sto iniziando ad adottare da un anno a questa parte: getto via riviste, libri che posso avere in formato elettronico, CD e tanto altro.
Ho creato un piano di lavoro che in un paio di anni mi porterà ad avere tutto racchiuso in un paio di HD portatili. Il progetto è semplice: digitalizzare libri, fumetti, CD, DVD e liberare lo spazio che prima occupavano nel mondo "Old Style".
Cosi' le foto fatte da mio padre ai tempi d'oro della sua passione vengono portate al computer e restaurate, i libri scannerizzati e resi fruibili sul lettore digitale ed i CD rippati e trasformati in MP3, o meglio in OGG.
Alcuni frutti di questo lavoro si vedono già ma siamo ancora agli inizi.
Arriverà il giorno in cui potro' dire: "è tutto qui !" e mostrare l'HD da 2TB in cui ho racchiuso ogni cosa.
Gli alieni che colonizzeranno la terra si dovranno mettere l'anima in pace e per vedermi dovranno fare il reverse engineering del sistema NTFS, del JPEG, del DIVX, del PDF e dell'MP3 ed avere un bel PC compatibile.
Alcuni di quelli a cui l'ho raccontato rabbrividiscono al pensiero che distrugga ogni cosa per metterla in digitale. Specialmente i puristi del libro hanno storto il naso al pensiero.
Comunque la strada è intrapresa. Vi raccontero' quando finitò.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

sabato 6 novembre 2010

giovedì 4 novembre 2010

Si ricomincia con la palestra !

Circa un mese fa sono andato alle poste del mio paese ed all'uscita ho imboccato una via che non prendevo mai e mi sono perso. Strada facendo sono spuntato davanti ad una insegna con scritto "PALESTRA". Non sapevo a San Pietro Clarenza ce ne fosse una.
Davanti lasciava molto a desiderare; e' il piano interrato di una villetta e questo faceva presagire. Pero' mi sono detto: chi se ne frega se sarà piccola. Se palestra deve essere, che palestra sia.
Allora trascoso un mese ci sono andato direttamente con i soldi per iscrivermi e voilà: la palestra non e' cosi' piccola ed inoltre si paga pure poco ed è a 200 metri da casa mia.
Cosi' venerdi' si comincia, piano piano, questa nuova avventura nella speranza di rimettere in moto il mio corpo appesantito ed arrugginito.

Giuseppe Chillemi

venerdì 29 ottobre 2010

Spazzatura, dove la metto ?

Da un po' di tempo rimandavo di gettare carte, hardware e plastica perchè non sapevo dove metterle.
Qui vicino non ci sono cassonetti di differenziata e tutto andrebbe in discarica. Avevo il cruccio morale di non lasciare alle future generazioni altro pattume di tutti i tipi.
Rimanda oggi, rimanda domani e si sono accumulati 5 immensi sacchi di carta, plastica, cavi ed hardware di ogni tipo.

Il comune di San Pietro Clarenza, dove vivo, non si è adoperato per la differenziata ed anzi con il porta a porta è regredito. Prima c'era dove metterli, ora no.

Al piano di sotto è tutto pronto per "l'ultimo viaggio". Ormai la monnezza ingombrava troppo spazio. La scelta è presa: ai posteri il lavoro di smaltimento.
Bella civiltà, la nostra, che ci fa consumare senza darci modo di riciclare. Come me migliaia, milioni di persone
consumano le risorse naturali del pianeta senza reimmettere nel ciclo di riutilizzo. Ecco cio' che rimane dei sogni, desideri e bisogni che l'animo umano fa concretizzare in oggetti più o meno utili.

Ci sono posti nel mondo dove si è raggiunto l'80% di riuso. Qui da noi tutto è fermo alla preistoria, specchio di un popolo che ha votato solo dementi pronti a fare burocrazia e lottare per occupare il piu' piccolo angolo di potere che per loro significa soldi ma per noi assenza di servizi.

Confesso di vergognarmi come un matto. Mi sento come colui che ha tenuto il morto in casa ed ora deve andare a seppellirlo da qualche parte.

Usciro' di notte, carichero' la macchina e mettero' tutto dentro il contenitore che fagocita il futuro dell'umanità senza restituire nulla.

Ahimè, è diventata questione di sopravvivenza.

Giuseppe Chillemi
http:\\www.giuseppechillemi.it

mercoledì 27 ottobre 2010

La nuvola

Questo post  è destinato a chi lavora nell'informatica come consulente, alla stregua di cio' che ho fatto io negli anni passati.

In questi giorni mi è capitato di cercare un buon software stile MediaWiki che sia anche "Hosted" e quindi non abbia bisogno di installazione e configurazione.
Per chi non lo sapesse si tratta di programmi per creare, modificare e pubblicare pagine in maniera collettiva, come la famosissima Wikipedia.

Ce ne sono di tanti tipi ma due hanno attirato la mia attenzione: MindTouch Deki e Zoho.

Ho sottoscritto un account di prova e sono rimasto shoccato. Il computing sulla "Nuvola", ossia su server posizionati all'esterno dell'azienda, è finalmente qui.
Oltre alla possibilità di gestire una Wiki vera e propria di tipo wysiswyg questi servizi ti danno una marea di applicazioni: il foglio elettronico stile Excel, il programma di videoscrittura stile Word, il pianificatore come Project, un programma di teleassistenza, uno di teleconferenza, i forum, blog, il servizio CRM, l'email aziendale, i repository per i files, il modulo per emettere fatture e ricevere pagamenti.

L'unica cosa che non ho trovato e' l'ERP, mondo in cui mi sono specializzato ma manca veramente pochissimo. Entro 5 anni i grandi vendor spazzeranno via la necessità di installare il gestionale in azienda e questo potrà essere fruito attraverso il WEB da chiunque.
Questo significa addio alle software house tradizionali. Ci trasformeranno tutti in venditori e consulenti esterni e tutto si svolgerà su serve posizionati chissà dove nel mondo.

Io sto già pensando di adottare una soluzione del genere per la mia azienda, e tenere li i piani manutenzione e la knowledge base. Si tratta di prendere la mano a qualcosa di assolutamente nuovo.

Concludo dicendo: la rivoluzione è arrivata. C'e' solo da sperare che la connessione internet sia sempre presente ;-)

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

lunedì 25 ottobre 2010

Più leggi fai, più guadagnerai

Siamo un paese sull'orlo della povertà ed in posto come questo la dinamicità del mercato è importante affinchè possiamo riprenderci.
Eppure siamo flagellati da leggi ingessa imprenditoria, fatte per il bene, che dicono del popolo ed invece è il bene delle classi dirigenti.
Burocrazia, perchè esiste ? Me lo sono chiesto tante volte ma alla fine c'e' una sola risposta: serve per creare quella ragnatela di tangenti e corruzioni, perchè se non la puoi abbattere allora cerchi vie ed escamotage che sfociano nella mazzetta a questa o quella persona influente.
La burocrazia è utile al potente per dargli la possibilità di salvarti da essa in cambio di qualcosa.
Allora via libera ad anni ed anni prima di potere ottenere lo "sta bene" ai lavori di una fabbrica come di una piccola attività. Leggi e cavilli sono da sfruttare per dire no, bloccare e fare disperare. E quando sei disperato, coi debiti sino al collo, allora cedi ed inizi a far parte del sistema. Imbocchi la strada del "pagare è meglio che aspettare". Ecco che le leggi servono per guadagnare e si capisce perchè se ne creino sempre di più: maggiore sarà il numero di esse, maggiori favori e tangenti che incasserà la classe politica.

Poveri noi, poveri ragazzi che hanno una idea. E' un sistema troppo ben consolidato per scardinarlo con quattro chiacchere. Siamo distanti dall'america dove chiedi la licenza ed inizi subito. America: prima economia al mondo; Italia: economia in caduta verticale.

Giuseppe Chillemi

giovedì 21 ottobre 2010

giovedì 7 ottobre 2010

mercoledì 15 settembre 2010

sabato 11 settembre 2010

Si fiducioso


Gli imbroglioni non prosperano a lungo

(Traduzione del cartello:
Ciao Steven, ho la tua attenzione ora ?
Io so tutto di lei, tu sporco, immorale, meschino, infedele, scarsamente dotato e disgustosa persona. Tutto è registrato su cassetta.

Firmato: quella che sarà fra poco la tua Ex-Moglie, Emily.

PS: Ho pagato questo cartello dal nostro conto corrente congiunto)

venerdì 10 settembre 2010

Il diavolo ed il pedofilo

Stasera ho visto un programma su RAI 3. Parlava della povertà e della miseria nelle Filippine.
Molti di voi lo sanno, altri lo ignorano, ma le Filippine sono la terra promessa del sesso mercenario che non guarda età. Migliaia di bambini ed adolescenti vengono esposti sulla strada, oppure in locali ed alberghi per essere comprati dai ricchi occidentali.
Non hanno fatto nulla di male questi poveri esseri umani per vivere un destino cosi' atroce, per vivere il male perpetrato da chi, nato nella terra degli abbagli del denaro, del potere e della bellezza, va da loro a rubargli l'esistenza.
Mi chiedo come possa essere una persona cosi' cieca da fregarsene del dolore che infonde ? Pensa che quello sia amore ? Pensa che sarà senza conseguenze per l'altro ? Pensa che tornando in patria potrà vantarsi di quello che ha fatto ? Si sente più uomo a profanare un essere umano con il denaro ?
Io credo che la società in cui viviamo, fatta di BUM BUM di musica assordante, di corpi patinati da desiderare e non avere, che ci infonde il valore per cui "se non possediamo non siamo" sia ormai la casa del diavolo. Sono inutili chiese, parroci, preghiere, bibbie perchè ormai l'anima dell'uomo è diventata impermeabile alla compassione, all'amore vero, alla carità. L'uomo è accecato dagli spiriti maligni, dai suoi istinti bestiali ed è incapace di sentire l'anima dell'altro perchè se ne fosse capace, percepirebbe il disgusto, il dolore, la disperazione di quelle vite che sta segnando per sempre.
Io mi vergogno di far parte di questo "civiltà" corrotta sino alle ossa; questo mondo di ricchi e potenti che spargono miseria ed angoscia e chiudono nella cassaforte della propria esistenza solo beni materiali per soddisfare l'intima bramosia di essere... chi e che cosa non è dato sapere.
Se veramente esiste un paradiso, non è certo riservato a noi.

Giuseppe Chillemi

giovedì 9 settembre 2010

Fate crescere l'amore

I migliori semi della terra sono i semi dell'amore.

Giuseppe Chillemi
http://giuseppechillemi.blogspot.com

lunedì 2 agosto 2010

lunedì 12 luglio 2010

giovedì 1 luglio 2010

Aggiornamenti di luglio

Da qualche giorno sono cambiate un po' di cose. Ho ricominciato un lavoro lasciato 10 anni fa per "incompatibilità ambientale". Ora l'ambiente è migliorato molto.
Sono affiancato con una persona di grande esperienza e questo è molto utile per allacciare rapporti. E' veramente bravo. Un mentore è sempre utile nella vita e non bisogna avere l'idea di conoscere già tutto ma mantenere una mente aperta.

Mi rendo conto che gli affari sono una cosa ben difficile. C'e' tanta, troppa concorrenza spietata. Il cibo abbonda e le persone non sanno dove venderlo. Tutti vogliono produrre di più, di più, di più. Dovremmo avere un metabolismo da 8000 calorie al giorno per smaltire quello che il mondo produce....
... eppure in certe parti si muore di fame. Questa è l'incredibile, orribile verità. Tonnellate e tonnellate di cibo vengono buttate perchè arriva a scadere, perchè gli scaffali devono essere pieni per fare bella visione ed attrarre il consumatore.

Sempre fra le cose che mi fanno inorridire annovero il vedere gli animali in vetrina: cuccioli di cane chiusi in 1 MQ di spazio senza potere toccare nessuno. Bianchi, pelosi, 600 euro se li vuoi. Rabbrividisco al solo vederli e tiro dritto. Capisco e comprendo l'anima con cui si muovono certuni che imbrattano, rompono e liberano per sventare questo commercio. A volte volo con la fantasia e mi chiedo: quando sarà il momento in cui un bambino appoggerà i suoi occhi e le manine su di un vetro e sotto ci sarà scritto il cartello "bianco, allegro, occhi azzurri, biondo, ottima genealogia, genitori visibili, contattarci per trattative"

Forse sto vaneggiando forse no...

Giuseppe Chillemi

Sii senza paura


Crea il tuo mondo con coraggio !

sabato 19 giugno 2010

Resisti al dolore


Dolore e piacere vanno assieme. Abbraccia tutto della vita.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

mercoledì 16 giugno 2010

Ricordi di viaggio

Era tanto tempo che non partivo per certi luoghi. Sono stato a Pisa ed a Roma per lavoro. Nella prima ci sono andato l'ultima volta 15 anni fa, nella seconda 13.
Stavolta non ho visitato le città, avevo degli appuntamenti e l'unico panorama era rappresentato dalle piazze di fronte alle stazioni.

Ho rivisto una amica carissima. L'ho lasciata studentessa ed ora è mamma di due splendide figlie. Siamo stati assieme tutto il lunedi' pomeriggio. Cosi' ho provato cosa vuol dire avere dei bimbi: passeggiarli, prenderli al nido, rabbonirli, farli giocare, sentire le loro strilla continue. Essere madre è veramente difficile, un lavoro a tempo pieno che ti impegna ogni giorno e non ce n'e' uno che puoi sgarrare e dire: "domani sto in ferie !". Molte persone che conoscono hanno mamma e suocera accanto, lei no e questo complica le cose.
La sera è tornato il marito ed abbiamo visto la partita dell'Italia assieme, oltre a cenare con i pansotti alla ricotta che ho portato dalla Sicilia che sembra tutti abbiano gradito. Non cito cipolline ed arancine gustati a pranzo. Credo che la mia amica farebbe omicidi per quelli ! :-)

Oggi sono tornato. Prima ho percorso Pisa-Roma in treno, poi Roma-Catania in aereo.

Quanta gente alle stazioni ed aeroporti ! Centinaia di razze si mescolavano in immagini e lingue differenti. Ho visto gli inglesi buttati per terra a riposare; le prostitute di colore salire a sbafo sul treno; le Russe mostrare una bellezza senza paragoni; l'attempata girare col cagnolino Mignon con collare in simil diamanti; le hostess parlare con i piloti e fumarsi una sigarette; la gente comune comprare il giornale; i barboni guardare nell'immondizia...

Poi parole, parole, parole: la ragazza che flirtava con i piloti scoperti a viaggiare fra i passeggeri; la signora che si incavola perchè fa le domande ed il capotreno non risponde; i cinesi che mi chiedono in inglese " parte da qui' la navetta per Fiumicino ?"; la ragazza che mi da il volantino per comprare la crema Loreal; i controllori al Check-In che mi domandano "Posso perquisirla?", "posso aprire la borsa?"o che dicono "Togliete le cinture e mettete fuori i Laptop"; l'inglese che mi domanda di mettere la valigia nell'alloggio perchè "it is a bit too heavy for me".

In ultimo i paesaggi: dal verde toscano al mare; le distese di campi coltivati e non; le balle di fieno arrotolate che stanno nei campi; il monte Serra ed i ricordi connessi...

Che bello... viaggiare è meraviglioso ma per uno che ha avuto il "piede lungo" come me sa tutto di Deja-Vu. Sono fuoriuscito dagli schemi ordinari e guardo le persone nella loro vita e le analizzo tutte facendo ipotesi su chi sono, cosa fanno, chi amano, cosa odiano, come vivono...

A Pisa, dove ho vissuto un paio d'anni ho capito cosa vuol dire chiudere un capitolo della propria vita: dando le spalle alla stazione ho lanciato lo sguardo verso l'orizzonte, la posta, il corso Italia ed oltre l'Arno e mi son detto "qui non devo più vivere".

Che strana sensazione di pace e consapevolezza verso il futuro.

Giuseppe Chillemi

domenica 13 giugno 2010

martedì 8 giugno 2010

Vai Avanti !


... Si consapevole di quando la devi smettere.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

sabato 5 giugno 2010

Continuano a mentirci ed aiutano i farabutti

Ieri ho sentito un amico. Ha una piccola attività e di recente qualche leggea difficoltà nel ricevere i pagamenti dai clienti.
Sapete cosa è successo ? Che la banca gli ha chiuso i conti imponendogli un rientro forzato e di firmare una cambiale in bianco per protestarlo in caso non dovesse pagare qualche rata.
Capite cosa significa questo ? Hanno paralizzato una attività che andava ancora bene, gli hanno chiuso il credito quindi niente investimenti possibili, espansioni, assunzioni. Inoltre deve trovare il modo di pagare le scoperture che non ha più.

Questo è un bel comportamento da farabutti, nascosto volontariamente al popolo e che sta capitando a moltissime persone ed aziende che si vedono chiuse le porte degli istituti di credito anche per poca cosa.
I ladroni si stanno arricchendo e stanno approfittando delle difficoltà della gente. Loro pignorano ed accrescono la propria valigia piena di soldi che faranno emigrare in qualche paese estero.

Un governo civile, che aiuta le banche a non farle fallire, dovrebbe imporre alle stesse, in cambio degli aiuti, di non mandare in bancarotta la gente e le aziende.

Di questo non si fa parola, perchè se si sapesse si creerebbe un movimento civile di opposizione.
Menzogne, blindatura degli organi di informazione:  sono le strategie dei potenti per farci credere che "va tutto bene" quando milioni di persone soffrono la crisi.

Infine: ieri sentivo i cazzate-giornali nazionali che gridavano "L'Italia il paese OCSE con la crescita migliore". A chi volete prendere in giro ? La voce del popolo canta un'altra messa.

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

Rendilo divertente


Trova il bello e rendi le cose divertenti

Giuseppe Chillemi
http://www.giuseppechillemi.it

venerdì 4 giugno 2010

martedì 1 giugno 2010

sabato 29 maggio 2010

Poster Motivazionali 01

Da oggi, sul mio blog, una raccolta di poster motivazionali.

Ecco il primo:

Stai accanto alle persone che ami e spendi tempo con loro


Giuseppe Chillemi

domenica 23 maggio 2010

Crisi, meritiamo di fallire ?

Dicono che abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità e che ora la paghiamo. Dicono che l'Italia è solida e non è la Grecia. Dicono che ce la faremo e bisogna essere ottimisti... dicono tante balle, se mi permettete !
Io vedo gente ridotta in mezzo ad una strada, nuovi poveri, famiglie che non arrivano alla fine del mese, scuole senza fondi, ospedali senza mezzi... in pratica un Welfare fatto a pezzi.

I soliti ricchi e potenti fanno i loro gesti per rabbonire le pecore: alzano le mani in segno di vittoria, ci parlano di libertà mentre ce la tolgono, l'inefficenza regna sovrana, ognuno coltiva il proprio orticello di interessi fottendosene di tutto e tutti, l'illegalità e la corruzione sono ai massimi storici.
 
Che le nostre possibilità siano diminuite man mano che l'euro è entrato nelle nostre vite e gli stipendi non sono cambiati è cosa vera. L'inflazione è rimasta bassa, ma a che serve salvare un piede se il corpo muore ? A che serve tenere gli stipendi alla fame se un popolo intero non produce più perchè non puo' creare il circolo virtuoso di risparmio->investimento->guadagno ?

Io sono convinto che presto toccherà a noi, siamo gente che si merita di fallire. Perchè ? Beh, di motivi ce ne sono tanti e vorrei esporne alcuni.

Non riusciamo a creare aziende per molte cause: burocrazia, mancanza di finanziamenti per le nuove idee, mancanza di operai specializzati, tasse. Dove eravamo quando ci riempivano di leggi piene di virgole, commi e paragrafi che ingessano e paralizzano l'iniziativa imprenditoriale ? E che dire nel sistema formativo, vecchio e non comunicante con l'impresa, che rende tutti noi obsoleti appena usciti dagli istituti di formazione ? Ed i ragazzi ? Vogliono essere tutti mega manager e star seduti dietro una poltrona senza averne le qualità e l'esperienza che nasce dalla formazione e dal lavoro, anche di bassa manovalanza. Le banche poi... ci prestano soldi solo se li abbiamo, ed a che tassi ! In questo scenario le idee possono tranquillamente crepare, o migrare, come è di moda perchè agli istituti di credito interessa solo la certezza del ritorno che in un paese pieno di farabutti e con un sistema giudiziario paralizzato questa certezza manca.

Tornando alla burocrazia: vogliamo calcolare quanto ci mette lo stato a rilasciare un autorizzazione ? Un certificato ? Vogliamo parlare di enti che sono in conflitto di opinione l'uno con l'altro e governano la stessa materia ? E l'italiano dove è ? Perchè non scende in piazza e si ribella ?

E della scuola: è baronizzata; non funziona; è vecchia ! Quando, caro italiano, ilt uo collega ha chiesto al suo amico di fiducia la raccomandazione per fare il professore e te lo raccontava felice per essere entrato di ruolo, ti sei mai detto che tuo figlio potrebbe avere il futuro rovinato da un docente come questo ?

Della giustizia poi, c'e' da ridere (e piangere) a non finire. Mentre gli avvocati guadagnano allungando i processi all'infinito, tu muori in attesa di un giudizio decennale. Eppure c'e' scritto nella costituzione che i processi debbano essere giusti e brevi ma nessuno sembra ricordarsene. Ed allora non puoi opporti alla burocrazia, all'illegalità, al malaffare perchè sarebbe un suicidio. Non basterebbe una vita. Ed ancora l'italiano non si ribella.

Le fabbriche nel mentre migrano all'estero; a te pignorano la casa perchè non paghi le tasse e al mega evasore mafioso fanno lo "scudo fiscale": una maxi ripulitura al 5% di imposta; a chi non fa funzionare le cose continui a chiedere favori e passi una vita da disperato in un paese folle di gente matta che vive di favole.

Si, l'italiano merita di fallire.

Giuseppe Chillemi
(che riflette...)

domenica 2 maggio 2010

Basta mondi virtuali !

Ascolto un po' di musica cinese (si, mi piace) e nel mentre disinstallo EVE Online. Cosa è ? Un gioco spaziale in tempo reale di cui mi ha parlato un amico ed a cui partecipa. Tempo reale significa che ci devi stare davanti a commerciare, vedere balzi iperspaziali, combattere etc. etc.
Io confesso di non poterne più di stare di fronte al PC per simili sciocchezze end anche su FarmVille ormai gioco poco, l'indispensabile per non lasciare appassire ogni cosa.
Che devo dire, mi piace la vita reale e vorrei viverla un po' di più, specialmente con gli amici di FB che stanno vicini. E' bella l'aria, è bello il vento, sono dolci le carezze delle donne che si avvicinano per dirti qualcosa, il rombo del motore del mio scooter mentre sfreccio di notte o la sottile luce del mattino...
Proprio l'indispensabile... prometto di non stare di più davanti al computer.

Giuseppe Chillemi

martedì 27 aprile 2010

Muore per la foto con il campione del cuore

Stasera una notizia al telegiornale mi ha sconvolto.

Un ragazzo, proprietario di un negozio di tatuaggi di napoli, si è fatto la foto con un campione della squadra locale.
Ha quindi sostituito lo sfondo con quello del suo negozio ed ha messo la foto su facebook.
Il suo concorrente ha visto la foto e si è tanto preso di invidia che ha chiesto ad un clan camorristico di mandare una spedizione punitiva al ragazzo. Questi, invece di prenderle si è difeso a suon di pugni, 1 contro 3, e gli aggressori sono dovuti scappare.
Bene, sembrerebbe finita, invece 3 giorni dopo quelli del clan gli mandano un sicario che lo uccide a pistolettate per l'offesa subita dal clan con la sua autodifesa.

Io sono rimasto basito per la bassezza dell'animo di tutti i soggetti coinvolti in questa storia.

http://www.direttanews.it/2010/04/26/tatuatore-ucciso-per-una-foto-con-lavezzi-arrestato-il-presunto-omicida/

Giuseppe Chillemi

domenica 28 marzo 2010

Morire in macchina

Vi confesso una cosa: un tempo ero una persona spericolata con la macchina. Vi parlo dei miei 22-25 anni dove mi piaceva prendere le curve a velocità, schizzare fra le altre automobili, raggiungere il limite.

Ora le cose sono molto cambiate e vi assicuro di avere paura ad ogni angolo. Specialmente di notte che la strada "sembra libera". E' capitato tante volte di arrivare ad incroci con semaforo dove avevo il verde e nella corsia opposta qualcuno lo passava col rosso a mo' di roulette russa.

La notte è il momento più pericoloso. Se hai il verde devi fare finta di avere il rosso; se hai la precedenza dalla all'altro; se sei in autostrada non camminare ne' troppo piano, perchè ti investono, ne' troppo forte, perchè di affiancano per fare le gare.

E poi vogliamo parlare delle curve con traverse cieche che spuntano ? Una volta ho fatto un esperimento con nessuno dietro: ho fatto finta che spuntasse qualcuno di botto da una di queste traverse frenando il più possibile: risultato ? In tutti i casi, anche a 40 all'ora, ho superato la traversa. Questo vuol dire che se ci fosse stata qualcuno l'avrei preso.

Credo che una mano santa mi abbia guardato in tutti questi anni. Mai un incidente di rilievo, mai una macchiana distrutta, mai ferito nessuno. Che incoscienza noi giovani.

Infine l'assurdo di Catania: la distanza di sicurezza. Quante volte in autostrada o in tangenziale si sono accodati a 10 centrimetri dalla mia macchina ! Si deve tenere la distanza di sicurezza per se e per gli altri, ossia il doppio. Nessuno pare pero' capire e le strombazzate sono continue come i sorpassi da destra per prendere lo spazio che davanti ho lasciato vacante. Che follia !

Ricordo anche una volta dove per fare passare un pedone mi stavano distruggendo il didietro. Fortuna che ho visto la macchina che non riusciva a frenare ed ho cambiato corsia. Questo mi ha superato di 10 metri prima di fermarsi: aveva ruote lisce e c'era l'asfalto bagnato. Occorre anche avere il terzo occhio dietro.

Quando vedo in TV quelle pubblicità limite sono sempre contento. Bisogna capire, capire che cosa puo' accadere in automobile. Tutto puo' portare alla morte tua e degli altri.

Giuseppe Chillemi

venerdì 26 marzo 2010

L'alba di una nuova era

Ci sono certe cose che rappresentano un inizio. Stasera ho assistito ad una di queste.
Mi riferisco alla trasmissione condotta da Santoro: "Rai per una notte" andata in onda sul web e seguita da oltre 120.000 persone su RAI 3 e da 60.000 su "La Repubblica".
Possono sembrare numeri insignificanti rispetto ai milioni di telespettatori che la TV, come la conosciamo, consente, ma permettetemi di dire che sono invece esorbitanti.
La TV via intenet è ancora agli albori. Questo perchè la rete non è ancora pronta per il fluire di milioni di terabyte di video e perchè non ci sono standard tecnologici consolidati.

Io ho un PC collegato alla TV principale e questo PC è collegato ad internet. Ho dovuto aprire un browser, andare in una pagina web con la tastiera, scegliere di vedere a schermo intero e riavviare la ricezione circa 15 volte in tutta la serata. Mio padre e mia madre assistevano felici ma sconsolati: senza di me non avrebbero visto questo evento.

Arriverà il giorno in cui basterà un solo bottone per cambiare da un canale ad un altro, come si fa col telecomando, ma ancora è presto. Comunque anche cosi' è un inizio. Sono lieto di avervi partecipato.

 
Ultime parole su qualcosa di più grande: credo che tutti debbano avere la parola e che una democrazia si costruisca di spazi equi destinati ad ospitare maggioranze e minoranze e di informazione libera. E' con dispiacere ho assistito all'oscuramento dei Talk Show politici della RAI. Internet ha rotto le barriere della censura e consentito alla comunicazione di arrivare. Non mi importa da quale lato ma è arrivata. Questo i potenti lo sanno e negli anni futuri cercheranno di controllare Internet ancor più di quanto stanno tentanto di fare oggi.

Attenti ragazzi. Occhi aperti ! Con la scusa di parole e frasi come "sicurezza", "decenza", "per il vostro bene", "prevenzione", "economia", "copyright" cercheranno di mettere le mani si questo strumento meraviglioso. Ribellatevi !

Giuseppe Chillemi

venerdì 5 marzo 2010

Perso nel mio paese

E' la prima volta in vita mia che mi sento "perso" in questa Italia.
Volevo condividere con voi questa sensazione malefica. Mi pare di vedere il diavolo dell'ingordigia ovunque. Ogni volta che guardo un politico al potere intravedo il ghigno malefico di quello che ce l'ha messo nel didietro. Leggi e leggine servono solo a proteggere questo o quell'amico del CLAN criminale della casta che comanda; a fare diventare più ricco l'amico e fornitore occulto di donnine, soldi ed altri vantaggi.
Cambiare qualcosa ? Si potrebbe fare a colpi di processi se i tribunali non fossero ingolfati apposta perchè con la scusa della prescrizione e dei tempi lunghi nulla puo' cambiare e devi cercare altre strade ( e loro lo sanno e fanno in modo che sia cosi'). Inutili gli annunci di riforma: non c'e' la volontà. A chi serve la giustizia se siamo in un paese di ingiusti e criminali, di servizi ed enti dove sono parcheggiate genti che nulla vogliono fare se non creare problemi e chiederti il pizzo della corruzione per risolverli.
Mi viene un po' da vomitare.
Ricordo quando ad un mio conoscente dissero: "cercati l'amico ed i tuoi problemi si risolveranno".
Non è cambiato nulla da allora.

Giuseppe Chillemi

domenica 14 febbraio 2010

Posta nella mia casella...

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Le opinioni dei nostri clienti:

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rilassandosi e senza la necessita` dell’entrare nel merito di quel fatto, che il pene continua a trovarsi in posizione verticale, anche quando tu sei interrotto (i figli battano alla porta della camera da letto, il cane abbaia, il preservativo scivola). Quando prendi coscienza del Vi, questo puo anche stare un grande regalo per la compagna. C’e solo un consiglio: non le dica, che lei prende il Vi: l’apprezzamento di se’ stesso femminile e` anche molto suscettibile.

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venerdì 22 gennaio 2010

L'universo e me...

Giorni fa vedevo sulla RAI un documentario datato anni 70 che parlava dello spazio e di quanto piccoli siamo noi in confronto ad esso.
L'universo è composto da circa 50 MILIARDI DI GALASSIE
Ogni galassia, come la via lattea in cui siamo, possiede circa 200 MILIARDI DI STELLE ed ogni stella ha i suoi pianeti e pianetini.
L'universo è vecchio 13,7 MILIARDI di anni, più o meno 200 milioni, ed è grande circa 80 miliardi di anni luce.

Io ogni tanto mi do qualche importanza e vedo che la gente intorno a me se ne da anche parecchia. Ci sono i piccoli reucci, gli spocchiosi, i padreterni...
Se mi confronto ai numeri che ho scritto, sono meno di un atomo di una goccia d'acqua di tutti gli oceani di questa terra messi assieme e se veramente bisogna pregare per andare da qualche parte dopo la morte, meglio pregare che a DIO non si guasti l'HARD DISK e possa perdere quel milione di file, numero più, numero meno, dove c'e' registrata la mia vita (come a me capita di tanto in tanto con il PC).

Vi lascio una immagine dell'universo. La freccia non punta ne' alla terra ne' al sistema solare ma alla galassia in cui siamo. Poi, per trovarvi dovete cercare fa 200 miliardi di stelle e dopo continuate a cercare il terzo pianeta dalla stella che chiamiamo sole. Infine, fra 6 miliardi di persone potrete trovare voi.
 
Giuseppe Chillemi


sabato 16 gennaio 2010

Vix-VapoStur !

La febbre è finalmente passata ed è rimasto solo il raffreddore. Non sento gli odori e questo mi rode parecchio.
Nell'armadietto avevo il Vix-Vaporub comprato l'anno scorso per il medesimo problema. L'ho preso, ho messo una pentola a bollire e l'ho messo dentro mentre bollicineggiava tutto. Ho iniziato quindi la terapia che consiste nell'inalare i vapori balsamici per 10 minuti coperto da una tovaglia.

Alle 3 e 45 del mattino, due porte chiuse ed un piano fra me e la mia famiglia ho iniziato a fare "etcì, etcì" in continuazione seguto da potenti "coff coff" e grandi pernacchie per liberare il naso...

Ora è tutto sturato e spero, entro la giornata di domani, di riacquisire l'olfatto... domani sera vorrei mangiare pizza e mi piacerebbe gustarmela !

Giuseppe Chillemi

venerdì 1 gennaio 2010

Propositi per il 2010...

Ciao amici e tanti auguri per un sereno 2010, che vi porti cio' che desiderate.

E' entrato il nuovo decennio. Vi ricordate quando tutti per strada festeggiavamo il 2000 ? Ne sono accadute di cose in 10 anni.

Per quel che mi riguarda:
- ho fatto tanta esperienza lavorativa che posso rivendere
- ho investito in formazione
- ho provato a portare avanti un'attività che purtroppo non ha dato i suoi frutti
- ho fermato il continuo aumento di peso
- ho migliorato grandemente la comprensione dei meccanismi che muovono le persone
- ho capito che nella vita occorre fare un passo alla volta.

Non sto a scrivervi cosa vorrei per i prossimi 10 anni ma quello che invece desidero per questo:

- Avere un po' più di amici nella vita reale che quella virtuale non è poi cosi' bella.
- Riuscire a togliere una quindicina di kili
- Gettare le basi lavorative per gli anni avvenire
- Iniziare a togliere un po' di debiti accumulati

Non chiedo altro... speriamo di riuscirci.

Giuseppe Chillemi

Non posso credere che siano trascorsi 4 anni in silenzio. Eppure è accaduto, la vita mi ha trascinato altrove. Il sorriso non mi manca ma l...