Come vi ho scritto, c'e' tanta gente che gira davanti le vie del negozio dove mi trovo.
Ci sono i mendicanti; i marocchini; le prostitute che ti fanno cenno di fermarsi; i senza casa; i rumeni che cercano lavoro; le casalinghe mattiniere e le donne nottambule ancora vestite da sera che rientrano dopo una notte brava; ed infine ci sono i figli di nessuno: stranieri raminghi che si conoscono l'uno con l'altro e vagano a destra ed a manca in cerca di una vita.
Ieri si è rotta la sdraio in plastica dove stavo seduto: si è lineata una gamba ed era pericoloso starvi sopra. Allora l'ho chiusa e messa accanto al cassonetto della spazzatura. Arrivato a casa ne ho presa un'altra e messa davanti la porta per non dimenticarmela.
Stamattina sono partito presto ed alle 07:10 ero già davanti al negozio. Qui vedo una folla di gente in "riunione", tutti stranieri che stavano intorno a qualcuno. Era uno di loro, seduto come un RE sopra la mia sdraio che chiaccherava con gli altri. L'avevano presa da accanto la spazzatura ed usata come se fosse la cosa più bella del mondo.
Io nel mentre, vedendo loro, mi sono accorto che la sdraio l'avevo dimenticata ed oggi mi sarebbe toccato rimanere seduto su di una seggiola ed a pranzo non riposero' :-)
Giuseppe Chillemi
mercoledì 14 ottobre 2009
martedì 6 ottobre 2009
Nuovamente a casa
Con oggi si conclude la lunga parentesi estiva che ogni anno vede la mia famiglia in campagna.
Abbiamo trasferito tutto nella casa invernale, lasciato in cani, un po' tristi, sull'Etna ed eccoci qui a riprendere il tran tran quotidiano.
Mamma ieri ha avuto la visita dal neurologo. Ancora non è in condizioni di lavorare, ci vorranno almeno altri 10 giorni. Ha provato a fare qualcosa in casa per mettersi in movimento ma il suo corpo gli ha detto "NO" e si è dovuta fermare. La botta è stata troppo violenta.
I clienti del negozio sanno di cosa le è accaduto ed è divertente come le notizie che diamo ritornino alterate. Alcuni vengono a dire "sappiamo che si è rotta il bacino", altri "si è rotta il femore". Io telefono a mamma è chiedo "stai bene ? Qui dicono che sei in fin di vita :-)".
Ora è tempo di andare a nanna che domattina mi devo svegliare presto per lavorare.
Un altro autunno è cominciato...
Vi stringo calorosamente.
Giuseppe Chillemi
Abbiamo trasferito tutto nella casa invernale, lasciato in cani, un po' tristi, sull'Etna ed eccoci qui a riprendere il tran tran quotidiano.
Mamma ieri ha avuto la visita dal neurologo. Ancora non è in condizioni di lavorare, ci vorranno almeno altri 10 giorni. Ha provato a fare qualcosa in casa per mettersi in movimento ma il suo corpo gli ha detto "NO" e si è dovuta fermare. La botta è stata troppo violenta.
I clienti del negozio sanno di cosa le è accaduto ed è divertente come le notizie che diamo ritornino alterate. Alcuni vengono a dire "sappiamo che si è rotta il bacino", altri "si è rotta il femore". Io telefono a mamma è chiedo "stai bene ? Qui dicono che sei in fin di vita :-)".
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