sabato 19 settembre 2009

La privacy che non c'e'.

Mentre il premier denuncia a destra e ma manca chi lo fotografa assieme a donnine dalle tette di fuori ed invoca la privacy vediamo cosa mi succede navigando:

Vado in un sito e trovo la pubblicità per dimagrire rapidamente.
Vado in un altro sito ed appare la pubblicità per sbiancare i denti.
Vado in un altro sito ancora e trovo la pubblicità per siti di incontro con belle donnine straniere.
Vado in un altro sito e trovo assieme la pubblicità per un sito di incontri e quella che suggerisce una regola per avere il ventre piatto.

Se a questi siti si collega un amico la pubblicità cambia.

Si chiama "target advertising", ossia pubblicità mirata, dove si conosce l'obbiettivo e gli si manda un messaggio che colga i suoi bisogni.

Da qualche parte, fra Facebook e qualche sito di incontri io ho scritto che sono:

Un 35 enne
Single
Obeso
Che ogni tanto fuma

Nel mondo, dentro un megacomputer ci sarà memorizzato tutto cio' e quando entro in qualsiasi pagina, ecco la pubblicità personalizzata.

Immagino che da qualche parte avessi detto di essere povero mi sarebbe apparso qualcosa per fare soldi subito e viceversa, se avessi detto di essere ricco mi sarebbe apparsa l'opportunità di investire il mio denaro o di comprare beni di lusso.

Devo dire che non mi importa niente della privacy, io condivido le esperienze e non voglio nascondere chi sono. Mi è tornato sempre utile. Anzi, io la privacy l'abolirei perchè mentre tutte le multinazionali mi fanno firmare accordi per qualsiasi cosa e cedo la mia privacy, i grandi potenti la invocano per nascondere le malefatte. In poche parole la privacy per il cittadino comune è un fallimento, per le piccole aziende un costo ed una limitazione, per i veri manigoldi una pacchia senza fine.

Giuseppe Chillemi

mercoledì 16 settembre 2009

La vita vista da un negozio

Da due settimane ormai rimpiazzo mamma a tempo pieno: mi alzo alle 6 del mattino, mi faccio una doccia ed esco fra le strade semideserte per dirigermi al pastificio.
Qui arrivano i ragazzi alle 07:45 e comincia il tran-tran quotidiano che significa: le telefonate ai clienti; preparare un impasto per i maccheroni caserecci; approntare le consegne; fare bolle fatture; aprire la cassa e magari andare a comprare la colazione per tutti (con il rischio che facendolo ogni giorno lo stomaco si mette in disordine).
Durante le 12 ore che mia madre passa al negozio si intercalano clienti con le più disparate richieste, tante chiacchere e notizie portate da fuori, altre telefonate, la produzione e commenti dei ragazzi che lavorano sulle strabelle che ogni tanto passano. L'odore del pastificio è quello della farina e dei ripieni...
Li fuori c'e' il mondo ed ogni tanto mi affaccio per fumare una sigaretta. C'e' il ragazzo rumeno che cerca lavoro, quello con un braccio rinsecchito, il Sig. Pippo che ogni giorno con la sua ape vende frutta, il dipendente SOstare che vigila sui tagliandini e una miriade di turisti di tutte le razze...
Alle volte si fa una scappata al tabacchi a scambiare il denaro perchè gli spiccioli finiscono, altre ci si ferma a chiaccherare con questo o quel cliente, altre ancora si guarda il cielo per dirsi: sta per venire a piovere.
Arriva l'ora di pranzo e la routine vuole che un ragazzo esca a comprare un panino per chi rimane. Solitamente e per mia madre, in questi giorni è per me.
Si abbassano le saracinesche fra l'una e 30 e le 2 per poi riaprirle fra le 16 e 30 e le 17. Il pomeriggio prosegue come la mattina ed alle 20 e 30 dopo una sonora ramazzata al pavimento ed una pulita ai macchinari si chiude bottega. Fuori il paesaggio cambia e si vedono loschi figuri e prostitute ammiccanti provenienti da paesi lontani: c'e' la cicciottella bionda in minigonna, le giovanissime con gonnelline sopra i glutei e le under 30 in svariati vestiti.... specchio di questa civiltà incivile ed ingiusta che vuole qualcuno a mercificare il proprio corpo.
Si arriva a casa dopo 1/2 ora. Qui c'e' ad accogliere il sorriso di mia sorella, papa' e mamma ancora dolorante ma contenta di essere sopravvissuta.
Se lo stress non è troppo ci si addormenta subito, altrimenti si fatica un po'.
L'indomani è un altro giorno mentre domenica pomeriggio e tutto lunedi' sono i giorni di riposo.
L'estate si prende qualche giorno di ferie.
Fra salumeria e pastificio mia madre ha fatto questa vita per quaranta anni; si è costruita una famiglia, con suo marito ha avviato uno stabilimento e si prepara a trascorrere la vecchiaia.
Nipotini putroppo ancora nulla ma spero che quando sarà il momento lei sia ancora in vita per vederli.

Un bacio a tutti. Volevo solo darvi uno scorcio dell'esistenza di colei che più o meno bruscamente è entrata nelle vostre vite.

Giuseppe Chillemi

giovedì 10 settembre 2009

Sopravvissuta...

E' ormai trascorsa una settimana dall'incidente. Mamma è ancora viva sebbene ci sia ancora un lieve pericolo di vita. Fa impressione vederla con il collare, il lividi attorno al canale lacrimale per via dell'ematona alla testa che sta scendendo, lividi addosso ed i punti nella mano.

La cosa che mi fa più impressione è non potermi avvicinare perchè si terrorizza. Ha tanto male addosso ed alla testa che basta sedermi sulla panca un po' più velocemente che le vibrazioni la fanno impazzire. Per non parlare di carezzarla al capo: chiude gli occhi come se la stessero per bastonare. Non può nemmeno ridere o tossire che le duole tutto.

La vita è cambiata per tutti noi: mia sorella ha dovuto rimandare la partenza ed è diventata la "mamma" di casa; accudisce lei la mamma vera, prepara da mangiare, lava, fa la spesa... Lo sapevamo che era meravigliosa ma oggi lo dimostra ancora di più.

Io, dal giorno dell'incidente, mi trovo al negozio. Sveglia alle 06:15 (se non alle 5:45 come oggi), doccia veloce e via. Totalmente diverso dai miei orari abituali. Mi ritiro alle 21 e 30 di sera dopo una intensa giornata e vado a letto.

Papa' all'inizio piangeva sempre, ora un po' meno. Dorme assieme alla mamma nella stanza di sotto perchè lei non puo' salire le scale. Spesso è a casa.

Sperando in bene e pregando tutti i santi, la situazione dovebbe normalizzarsi fra circa un mese. E' il tempo della convalescenza e della ripresa.

Cambieranno molte altre cose in famiglia dopo quanto è accaduto.

Sempre grazie a tutti quelli che ci stanno vicino.

Giuseppe Chillemi

mercoledì 2 settembre 2009

Brutto risveglio

Oggi brutto risveglio, alle 7 e 20 è arrivato mio padre gridando "perchè non rispondete ai cellulari ?", ovviamente era fuori di testa perchè mia madre un'ora prima, mentre andava al lavoro, è stata investita da uno che è uscito come un folle dallo STOP.

Siamo subito corsi via da casa ed arrivati nel luogo dell'incidente ho visto il furgone su cui era mia madre tutto distrutto ed i carabinieri. Mamma era stata portata con l'ambulanza in ospedale.

Ci siamo sentiti tutta la mattinata ed ora è arrivato mio padre con notizie fresche e la sua borsa... tutta piena di sangue, fa impressione.

Ora mi trovo al negozio a fare le sue veci, in questa giornata calda ed afosa di settembre...

Giuseppe Chillemi

Non posso credere che siano trascorsi 4 anni in silenzio. Eppure è accaduto, la vita mi ha trascinato altrove. Il sorriso non mi manca ma l...